Articolo letto 126 volte dal 22/04/2014!
In Italia ci sono diversi tipi di permesso di soggiorno. Alcuni di loro sono a scadenza mentre gli altri non hanno nessuna scadenza perché sono a tempo indeterminato o illimitato. Per avere quest’ultimo tipo di permesso di soggiorno, cioè permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ci sono tanti requisiti che bisogna dimostrare tra cui il possesso d’un reddito, altrimenti questo permesso non è rilasciato. Attualmente con la crisi economica, non facile dimostrare un reddito continuativo: alcune persone sono state licenziate dal lavoro o hanno dei piccoli contratti a scadenza mensile o trimestrale. Allora, come fare se arriva il momento di aggiornare il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo? La questura ha diritto di revocarti questo permesso? Ecco la risposta in una recentissima sentenza del TAR della Lombardia.
I casi sono davvero tanti e spesso gli immigrati non hanno nessuna colpa in questo. Prima di parlare della sentenza del TAR della Lombardia, vi mostriamo uno dei tanti messaggi che ci arrivano ogni giorno:
Salve. Ho chiesto il duplicato del permesso di soggiorno CE perché l’ho perso e non ho avuto nessuna risposta fino adesso. Sapendo che ho fatto la richiesta alle poste dal 20 febbraio, adesso sono passati più di nove mesi. L’unica cosa che mi hanno detto in questura è che la mia pratica è nel l’ufficio revoche e rigetti della questura di milano perché non ho nessuna giustificazione di reddito da circa 6 anni. Ho cercato il lavoro ma in vano, cosa mi consigliate? Di crearmi un lavoro per forza o di fare il ricorso al TAR? E vorrei sapere se c’è un precedente o una sentenza che somiglia al mio caso, perché ho paura di perdere i soldi nel ricorso e poi il giudice darà ragione alla questura e la mia richiesta sarà rigettata, sapendo che io ho lavorato in regola per circa 12 anni!
Ecco i giudici hanno deciso di annullare la decisione della questura
Con la sentenza n.128 del 14 gennaio 2015, i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia hanno accolto il corso d’un cittadino immigrato che era in possesso d’un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ma la questura aveva rifiutato di aggiornarlo perché il richiedente risultava senza rapporto di lavoro regolare per permettergli di avere un reddito sufficiente al momento della presentazione della domanda. La stessa questura aveva deciso di revocare il permesso di soggiorno a questo immigrato.
Visto che il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo è a tempo indeterminato e viene rilasciato dopo seri controlli dei requisiti, sopratutto l’accertamento che il richiedente non è pericoloso per l’ordine pubblico, i giudici hanno dimostrato che l’amministrazione non può revocare questo tipo di permesso se non ci sono altri motivi aggravanti (comma 7 dell’art. 9 Dlgs.286/98). In questo caso non vale la regola generale sui controlli dei redditi per rinnovare il permesso di soggiorno, ma la legge specifica in materia del permesso di soggiorno UE per lungo soggiornanti. Per questo motivo, la revoca è stata annullata e il richiedente ha riavuto diritto all’aggiornamento del suo permesso di soggiorno.
Ovviamente bisogna sempre cercare un lavoro per vivere dignitosamente, ma, in caso di possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, l’aggiornamento non può essere rifiutato solo perché manca un contratto di lavoro duraturo. Finalmente, questa sentenza del TAR della Lombardia è la conferma.
Condividete questa notizia perché i casi come questo ci sono tantissimi, anche perché gli operatori dell’Ufficio Immigrazione delle questure spesso commettono gli errori e spesso gli immigrati ne sono solo delle vittime.
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