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Il piacere di sperimentare ...................

Da Piccolina
DA CUI ...... DUE RICETTE PER LA SFIDA DI GENNAIO
Di Vittoria
Mi piace sempre più questa sfida che mi sta aprendo nuovi orizzonti culinari e mi porta a fare nuove esperienze di tecniche che non ho mai osato.
IL PIACERE DI SPERIMENTARE  ...................
Questo mese ci siamo dovuti cimentare con la mitica sfoglia per la pasta.
Dovete sapere che nella mia famiglia di origine nessuno cucinava volentieri e tanto meno faceva la pasta fresca in casa… figuriamoci tirare la sfoglia a mano!!!!
Quindi da quel lato lì esperienza trasmessa con il latte materno …NESSUNA.
Mia mamma si che cucinava per passione (chissà da dove gli è saltata fuori) e mi ha insegnato quasi tutto quello che so, ma sul fronte pasta fresca nulla, nisba, nade de nada, nothing ……….insomma il buio totale. Così sono cresciuta (poco in altezza e parecchio in larghezza) pensando alla sfoglia come a un mostro sacro intoccabile e inarrivabile e non mi sono mai buttata a sperimentare fino a che……….
…….eccole loro dell’ MTC che vengono a stanarmi.
Ale, Dani e Giorgia di Menuturistico e la colpevole del mese Ale di Ale only kitchen che ci ha spiegato benissimo come si fanno le tagliatelle in un post dettagliatissimo, ma si sa, tra il dire e il fare........
Non sia mai che lascio cadere una sfida senza raccoglierla!!!!!
E ALLORA MI SONO DOVUTA BUTTARE, MA IO L’HO FATTO CON IL SALVAGENTE!
Dopo qualche notte insonne in cui mi sognavo inseguita dal matterello, soffocata dalla pasta e molto molto sgridata da moltitudini di sfogline inorridite, mi sono decisa a chiamare mia sorella Agnese e a chiederle se si poteva organizzare una lezione di sfoglia da sua suocera che con la sfoglia penso ci sia nata. Insomma è di Cesenatico, quindi…..
Detto fatto contattiamo Nonna Anna e organizziamo la lezione a cui abbiamo partecipato io e due delle mie sorelle, Agnese e Francesca.
IL PIACERE DI SPERIMENTARE  ...................
Vedere lavorare lei era un piacere. Ovviamente fa tutto a occhio, non si parla neppure di pesare nulla e tira la sfoglia con una mano sola sul matterello mentre tiene ferma la pasta con l’altra. Sfoglia perfettamente tonda ……..finchè non ci abbiamo messo le mani noi. Mi sentivo imbranatissima, ma piano piano qualche cosa l’ho imparato.
Per un po’ ci ha lasciato fare poi ha decretato che ci mettevamo troppo e la sfoglia si asciugava eccessivamente e ha finito lei con poche passate di matterello.
Quel giorno però abbiamo fatto i cappelletti ripieni di ricotta e noce moscata (deliziosi, devo rifarli assolutamente).
Quindi dovevo rifare tutto a casa per le famose tagliatelle.
E il tempo cominciava a stringere. L’altra sera mi ci sono messa e in un’ora e mezza sono riuscita a portare in tavola delle buonissime tagliatelle al sugo di coniglio.
Per le tagliatelle ho usato ricetta e dosi di Ale che trovate da lei QUI; sono le classiche delle Simili, circa 100 gr di farina per uovo e pizzico di sale.
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IL PIACERE DI SPERIMENTARE  ...................
Per il sugo (e il secondo) ricetta umbra presa da La Grande Cucina Regionale Italiana – Primi piatti - di Fernanda Gosetti e ovviamente un po’ modificata da me
SUGO DI CONIGLIO
Un coniglio con le sue frattaglie e anche la testa che poi si leva, ma fa il sughetto buono.
Salsa di pomodoro circa 400/500 gr più un po’ di concentrato
Olio extravergine oliva
Trito abbondante di 1carota/1cipolla/1 gambo sedano
1 spicchio di aglio
2 foglie di alloro
1 bicchiere di vino bianco secco
Brodo di verdura o carne (io avevo quello di pollo)
Sale pepe
Fare il soffritto con aromi e olio e rosolare i pezzi di coniglio tagliati abbastanza piccoli. Bagnare con il vino e quando è evaporato aggiungere il pomodoro e un po’ di brodo. Aggiungere cuore, fegato, rognoni e polmone tagliati a pezzetti molto piccoli. Salare e fare cuocere semicoperto per circa un’ora. Se asciuga troppo aggiungere brodo.
Togliere dal sugo i pezzi di coniglio; scegliere i pezzi meno belli e pregiati (la parte delle costole e della pancia) e disossarli sminuzzando la polpa a pezzettini piccoli. Rimetterli nel sugo che dovrà essere abbastanza denso ma non asciutto.
Cuocere le tagliatelle e condirle con burro e pepe, poi con parte del sugo (per 3 era molto abbondante). Rimettere i pezzi di coniglio nel loro sughetto e tenerli in caldo da mangiare come secondo.
Servire le tagliatelle con parmigiano a parte.
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La famiglia tutta ringrazia e ancora si lecca i baffi.
Ho le braccia doloranti, ma sono soddisfatta del risultato.
Forse le ho tagliate un po’ troppo larghe, ma mi perdonate vero? Alla peggio finisco fuori concorso per tendenza alla pappardella, ma spero di no.
Ora ci ho preso gusto, chissà che oggi non riesca a fare anche il timballo che mi invoglia parecchio………
…….eccomi!!!! ci sono riuscita a fare il timballo, ora però non so se riesco a pubblicarlo perché non solo è l’ultimo giorno, ma è pure tardissimo!!!!
TIMBALLO DI TAGLIATELLE
Da Il nuovo Codice della Pasta di Vincenzo Buonassisi (dosi riadattate)
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Scaldare il forno a 180 gradi
Preparare le tagliatelle come da ricetta di Ale QUI
Con 2 uova ne sono venute circa 300 gr.
Preparare una pasta da patè con 200 gr di farina, 80 gr di strutto (io burro), 2 rossi d’uovo, poca acqua (io non l’ho messa, ho messo il bianco di un uovo), sale. Io ho aggiunto un bel pizzicone di pepe.
Impastare tutto come per una frolla, dividere in 2 palle una doppio dell’altra e fare riposare in frigo.
Stendere la più grande e rivestire uno stampo a bordi alti a cerniera diam.22 facendola sbordare.
Preparare una besciamella con 50 gr burro, 50 gr farina, ½ lt latte. Quando è pronta e intiepidita aggiungere parmigiano e un uovo battuto. Io ho aggiunto un bel po’ di berberè, mix di spezie etiopi molto profumato.
Cuocere le tagliatelle lasciandole molto al dente, scolarle, condirle con la besciamella e metterle nella scatola di pasta preparata.
Tirare la seconda palla di impasto per fare il coperchio del timballo. Fare un foro al centro, sistemarla sul timballo saldare i bordi pizzicando le 2 sfoglie e tagliare l’eccesso di pasta.
Con i ritagli fare le decorazioni (io ho fatto delle foglie). Spennellare la superficie di uovo battuto e latte, incollare le decorazioni, spennellarle e infornare per circa 40 min, finchè è dorato.
Eccone una bella fetta fumante e profumata
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Queste ricette partecipano all’MT Challenge di gennaio.
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