Magazine Diario personale
Quando si avvicina la fine dell'anno è inevitabile guardarsi indietro e ripercorrere i dodici mesi precedenti. E se io confronto questi giorni con i corrispondenti dello scorso anno o di quello precedente, noto come ogni volta la mia vita sia riuscita a cambiare radicalmente, pur restando sempre la stessa.
Questo 2014 ha visto parecchie novità per me: nel corso di questi ultimi mesi la mia vita ha preso nuove strade, direzioni diametralmente opposte tra loro eppure così legate una all'altra. Ho fatto cose di cui non mi sarei creduta capace, ho imparato molte cose, prima di tutto che sono molto più forte di quanto credevo, forse proprio a causa di quelle mie estreme sensibilità ed empatia che ho sempre ritenuto la causa di ogni mio dolore. Ma ho imparato che sono proprio loro a rendermi così forte.
La decisione più importante di questo 2014 è stata per me iscrivermi all'Accademia di Danze Irlandesi. Sì, lo so, a prima vista può sembrare un episodio da poco, ma per me percorrere ogni settimana quasi duecento chilometri per poco più di un'ora di danza è veramente importante. Devo questa decisione a una somma di piccoli avvenimenti del tutto slegati tra loro che sono avvenuti nel corso dell'ultimo paio d'anni: il trasferimento in Irlanda, che mi ha davvero portato moltissimi insegnamenti che non voglio più dimenticare; l'allontanamento dalla mia vita di chi non voleva farne parte, che ha contribuito a spingermi a pensare un po' di più al mio benessere; una innocente battuta che è stata la goccia fondamentale, che ha permesso di cucire insieme tutte le tessere del puzzle per farmi dire, una volta per tutte, "adesso o mai più".
Ebbene, ho avuto la riconferma che io sono una persona da "adesso" e non da "mai più", da rimorsi per cose che ho fatto piuttosto che da rimpianti per cose che non ho fatto, da azioni piuttosto che passività.
Ci sono alcune piccole cose che sono sufficienti con la loro estrema semplicità a cancellare sconforto e dolore, e vale la pena sopportare piccoli sacrifici pur di tenersele vicine il più possibile. Questo è il più grande insegnamento di un 2014 che mi ha portato insieme grandi gioie e profondi dolori. Ma so bene che il mondo non è mai solo bianco o solo nero, che soltanto il buio può farci apprezzare la luce: probabilmente, se questo mio anno non avesse conosciuto quei dolori non avrebbe mai neppure conosciuto quelle gioie, quindi sono grata davvero a tutto, anche alle avversità, per avermi aiutata ad arrivare dove sono ora.
Auguro a tutti, in questo periodo festivo, di trovare la mia stessa gioia nei dolori, di imparare ciò che ci fa bene, di inseguire sempre ciò che ci rende felici, di scoprire sempre il lato positivo delle negatività. Perchè il lato positivo esiste sempre. Ogni evento, per quanto doloroso, è una tessera indispensabile per godere a pieno di tutte le piccole e grandi fortune che la vita ci regala.
Auguro quindi a tutti un nuovo anno di ottimismo, di gioia, di crescita, di salute, di buone lezioni.
Che questo Natale porti a tutti ciò di cui il proprio cuore ha bisogno.
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