Magazine Diario personale

il valore della noia

Da Ducdauge @ducdauge

Qualche tempo fa, non molto a dire il vero, ad un incontro di lavoro i responsabili dell’azienda che ci “testava” (già come fossimo delle macchine, né più né meno – “Toh,vediamo quale velocità raggiungono, l’efficienza dei freni, in quanti secondi passano da zero a cento” – queste cose così, però applicate a delle persone, essere umani, a giovani ricercati come se fossero pezzi di ricambio per un grande macchinario – già proprio così) hanno accolto me e gli altri ragazzi con “qui non c’è tempo di annoiarsi, chi lavora qui non si annoia di certo!”
Ho passato gran parte di questi giorni a non annoiarmi, anche se per altri motivi, vagando di strada in strada per una grande metropoli in cerca di una casa insieme ad un amico, cercando riparo ogni tanto in qualche caffetteria in attesa di una telefonata che ci annunciasse un appuntamento, un colloquio di lavoro o un semplicissimo “avete vinto un milione di euro, fateci quello che vi pare”, anche perché quando alla sera non hai un cuscino su cui poter poggiare la testa e sentirti a casa inizi a pensare di tutto, anche che le persone intorno a te possano fermarti, sorriderti e dirti “Amici, come state? Avete bisogno di aiuto?”.
Non in una grande città.
Non c’è tempo di annoiarti.
Sarà mica questo il motivo per cui tutti sono così stressati? Che corrono a destra e a manca senza neppure guardarsi intorno, guardare in faccia la gente e qualche volta sorridere un poco – ché qualche volta un sorriso può far bene soprattutto a sé stessi?
Quando qualcosa ti manca, la desideri più di ogni altra cosa. Adesso mi manca annoiarmi. E mi annoierei volentieri se sapessi che domani il futuro di ognuno di noi possa essere migliore.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog