Magazine Psicologia

Immaginazione e Memoria: Stanza n.8

Da Lemat @LeMatPercorsi
by Matteo Ficara

Cari amici lemattiani,mente
procediamo con la penultima tappa del percorso “Le Stanze dell’Immaginazione”, interamente dedicata alla facoltà della Memoria, che, come vedremo a breve, è intimamente connessa all’Immaginazione.

Chi ci segue da tempo sa bene quale sia il legame che intercorre tra le due facoltà, ma ne diciamo subito qualcosa, anche per chi non lo sapesse ancora, e poi procediamo oltre.

La nostra mente funziona attraverso rappresentazioni

1. Cervello e Mente

La corteccia cerebrale è un ammasso di sinapsi, gangli, dendriti, neuroni.
A vederla da vicino potrebbe assomigliare ad un intricatissimo sistema autostradale, in cui scorrono “veicoli elettrici” ad altissima velocità.
Questi veicoli sono le informazioni, gli stimoli della nostra mente.

Che cos’è la Mente?
Difficile rispondere a questo quesito, soprattutto oggi, quando ogni disciplina ne rivendica una certa paternalità (le neurologia la vuole riportare ad un sistema meccanico di stimoli, la filosofia ad un sistema di facoltà, la psicologia la assimila ad una sorta di elaboratore, la fisica quantistica ne parla come di un ammasso di probabilità eidetiche).

Per cui, al di là di darne LA definizione, condividiamo “una definizione”, la nostra:
la mente è un insieme di facoltà, sostenute assieme dal principio di identità, l’IO.

Tra le molte, moltissime, facoltà mentali (Sibaldi ne identifica più di 12, nel suo “Libro della Personalità”), riconosciamo distintamente:

  1. la MEMORIA: facoltà di stoccaggio e recupero delle informazioni (anche anticamente si parlava di una triplice funzione della memoria: immagazzinare le informazioni, mantenerle, recuperarle);
  2. la FANTASIA: capacità di mescolare insieme informazioni contenute nella memoria;
  3. l’IMMAGINAZIONE: per secoli l’Immaginazione, nel gergo quotidiano, è stata considerata al pari della fantasia. Studi di carattere filologico e filosofico, invece, testimoniano non solo un’autorevole indipendenza, ma evidenziano il legame dell’Immaginazione con la Magia (se vuoi scoprirne di più –> http://eepurl.com/s5-yr).

In ognuno di questi casi, la mente lavora con l’occhio interiore, ovvero proiettando rappresentazioni grafiche delle informazioni.

Facciamo un gioco/esempio:

  • (prima leggete l’esercizio ^_^) Chiudete gli occhi. Pensate a voi stessi mentre tornate a casa. Siete davanti alla porta di casa e cercate le chiavi nelle tasche o nella borsa. Di che colore è la porta? E la maniglia? Che sensazione sentite quando la impugnate?
    Nella Memoria non finiscono SOLO le informazioni che inseriamo volontariamente, ma anche tutti quegli stimoli sui quali non portiamo direttamente la nostra attenzione (se conosciamo le tecniche di Memoria, questo processo di immagazzinamento e recupero, funzionerà molto meglio!)
  • ora, invece, pensate ad un essere umano qualsiasi. Ora ad un toro. Infine, chiedete alla vostra mente di fondere insieme queste due informazioni. Ecco che la fantasia è il motore della creatività, perché è la facoltà delle associazioni inusuali alla base della mitologia, ad esempio, delle favole e della generazione di nuove idee!
  • come ultimo gioco, invece, scegliete una parola qualsiasi (ad esempio “Cane” o “Vaso”) e ripetetela mentalmente, tenendo gli occhi chiusi. Vedrete che la vostra mente vi restituirà un’immagine (o una serie di immagini, un film mentale, un vissuto).
    Questo accade perché le parole sono dei detonatori ai quali, nel sistema mentale, rispondo dei contenuti complessi, i concetti.

Il concetto (cum+capio, prendere assieme):
internamente è un insieme di immagini ed emozioni (vissuti) ed esternamente un insieme di parole detonatore.

In ogni caso, quindi, che sia Memoria, Fantasia o Immaginazione, la nostra mente lavora per immagini, o – meglio ancora – per rappresentazioni mentali.

2. Memoria ed Immaginazione

Giunti qui, possiamo affermare che l’Immaginazione e la Memoria sono due facce di una stessa medaglia, la rappresentazione.

E a che cosa ci serve questa informazione?
Ci serve per comprendere l’utilità della Stanza n.8. Come abbiamo già visto, tutto il sistema di “Le Stanze dell’Immaginazione”, oltre ad essere l’unico sistema integrato di tecniche di sviluppo individuale, è l’unico percorsi di risveglio della facoltà dell’Immaginazione.

Per poter permettere alla mente di ri-collegarsi con il piano dell’Immaginazione è necessario scendere in un profondo rilassamento.
Dal Regno dell’Immaginazione, quindi, è possibile riemergere dimenticandosi di tutte le informazioni perché, rientrando nel qui e ora, dobbiamo ri-attraversare il filtro della mente razionale (emisfero sinistro).
Ed è qui, che si innesta l’utilità della Stanza detta “degli Appuntamenti” (della Memoria).

Come avrete notato, è inserita esattamente dopo la stanza della Discesa nel Regno dell’Immaginazione (Stanza gibson_johnny_mnemonic_36, “dell’Amico Animale”) e di quella dove possiamo avere una traduzione dei “messaggi in bottiglia”, che l’Immaginazione ci fa arrivare dal futuro (Stanza 7, “dei Giochi di Bimbo”). E’ proprio qui, infatti, che arriviamo in stato di primo risveglio, ancora abbastanza vicini al rilassamento della Stanza 6, capaci di comprendere il significato del Viaggio (Stanza 7) ed anche abbastanza attivi mentalmente per sfruttare le immagini vissute, per memorizzare le informazioni.

Ecco, quindi, chiarito uno dei Poteri della Stanza n.8.
Andiamo a vedere gli altri.

3. Arredamento ed altri Poteri

Infine (lo stavate aspettando? ^_^), l’arredamento!
La Stanza “degli Appuntamenti” è simile ad un bar, con le scaffalature vuote, fatto tutto di vetro, legno e metallo.

bar

Il suo “nomignolo” (“degli Appuntamenti”), ci indica uno dei suoi poteri secondari: il fatto che qui si possono incontrare i propri maestri interiori del passato, i Saggi della Storia (una sorta di Consiglio dei Saggi dell’antichità), ma anche tutte quelle persone che SONO nella nostra Memoria.
Che ci sono ADESSO, in questo momento.

Dato che la Memoria è l’altra faccia dell’Immaginazione, in essa possiamo trovare anche cenni dei nostri “IO” futuri.
Passano nel bar come fantasmi e portano, di tanto in tanto, venti, sospiri, sussurri di informazioni utili al nostro sviluppo individuale. Con queste entità spirituali potete felicemente accomodarvi ad uno dei tavolini, per parlare con loro, ascoltarli, imparare.
Se conoscete le tecniche di Memoria (ad esempio la conversione fonetica, i loci, etc…), qui potete usarle, amplificando incredibilmente la potenza della Stanza n.8 e della rammemorazione delle informazioni ricevute.

Inoltre, sugli scaffali vuoti, potrete inserire tutti gli oggetti/bottiglie ricevuti nelle due stanze precedenti, così da ricordare sempre tutte le info (è bene avere anche un quaderno di Viaggio, in cui segnare le impressioni e le informazioni ricevute di volta in volta).

Infine, in questa stanza POTETE anche attivare la vostra facoltà della Memoria.

4. La facoltà della Memoria

Brevemente: la facoltà della Memoria non è solo quella di immagazzinare, mantenere e recuperare le informazioni, ma è – e dovrebbe essere – un allenamento alla presenza nel qui e ora.

Pensateci: che cosa avete fatto ieri?
Chi avete incontrato? Dove siete stati?
Che avete mangiato a pranzo?
E stamattina?

Troppo spesso non siamo capaci di rispondere a queste domande per il semplice fatto che NON ERAVAMO PRESENTI.

Allenare la Facoltà della Memoria è semplice, anche se richiede impegno costante.
L’esercizio può essere fatto anche all’infuori del sistema SdI – “Le Stanze dell’Immaginazione”, ma ho notato quanto, integrato in esso, non solo si potenzi negli effetti, ma diventi più semplice e rapido nell’attuazione.

L’esercizio da fare è uno solo: fermarsi, prima di andare a dormire (l’ora suggerita per SdI sono le 22:00), e ricordare ogni momento della giornata. Anche se all’inizio sembrerà difficile, diventerà più facile dopo poco tempo e le pochissime informazioni recuperate nei primi giorni, diventeranno molte, moltissime, dopo i primi 21 gg. di applicazione.

Perché riattivare la facoltà della Memoria?
Perché, per riflesso, noi saremo sempre più PRESENTI nella nostra vita, rendendola veramente VISSUTA e non subita.

by Matteo Ficara, LeMat

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Matteo Ficara, LeMat


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