Magazine Attualità

Immigrati e migranti: l’emergenza e le bufale

Creato il 18 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
immigrati

Photo credit: Vito Manzari / Foter / CC BY

La marina militare statunitense ha tratto in salvo 128 immigrati al largo di Malta. I migranti, a bordo di un gommone, erano rimasti in balia del mare agitato e hanno trovato la loro salvezza nella nave americana Uss San Antonio.
I profughi hanno ricevuto cure, cibo e un riparo temporaneo.
Questa ennesima operazione di salvataggio è stata possibile grazie all’allarme della guardia costiera di Malta.

Sono 128 anime che si aggiungono agli altri profughi che hanno raggiunto le nostre coste: 24mila in tutto negli ultimi 12 mesi, secondo i dati del Ministero degli Interni.
Più del 2012, ma comunque cifre uguali agli anni precedenti.
L’attenzione dei media verso il problema dell’immigrazione è altalenante e spiazza i lettori.
Un giorno pare esserci un enorme problema di spazio nei CIE e centri di accoglienza, un altro (il 15 agosto) il ministro Alfano dichiara che “La situazione non è ingestibile” perché nel centro di Lampedusa “ci sono 67 migranti”.

Bisogna ricordare però che la maggior parte degli immigrati non arriva in barca. Le fantasia popolari dei disperati sui barconi sono vere per il 12% degli irregolari in Italia. E come arrivano gli altri?
In aereo. Con visto turistico.
Chi è dell’idea di sparare ai barconi, dovrebbe dunque prendere in considerazione anche la possibilità (immaginaria!) di installare una contraerea anti immigrati.
Meglio portarli indietro dopo, come successe per i profughi libici del 2009: decisione che ci costò una multe dall’UE e vari risarcimenti.

Un grande tema sollevato dall’emergenza migranti (che tale poi è da anni, se si guardano i numeri) sarebbero i fantomatici “rimborsi” agli extracomunitari.
Numerosi sono i link su Facebook, come questo , che diffondono informazioni essenzialmente errate ma che trovano grande presa nel gioco del razzismo.
Come sottolineato dal giornalista Michele Santoro nella puntata dell’11 ottobre di Servizio Pubblico, del costo che un immigrato ha per i cittadini italiani, il 75% serve a pagare proprio gli italiani che lavorano nell’accoglienza. Soldi che rientrano nelle casse dello Stato e che comunque (state tranquilli, difensori della patria!) vanno in tasca a connazionali.
E i rimborsi mensili, verrebbe da chiedere, un po’ come tra i tavoli del bar si sbraita “E allora, le foibe?!”.
Essenzialmente bufale. Bugie tirate su per far piacere a chi gode nel definirsi razzista etico.
Al grido di “prima gli italiani”, si accettano informazioni da link che poi risultano clamorosamente falsi (come questo, smentito qui , o questo ) o che non citano alcuna fonte su cui effettuare una ricerca più approfondita, o che dopo tale ricerca si rivelano infondati nella maniera più assoluta.
Un grande danno per l’informazione, se si abitua la gente a ragionar di pancia.

Molti degli immigrati che arrivano in Italia hanno nella maggior parte dei casi l’intenzione di raggiungere altri paesi nel nord Europa, dove li aspettano parenti o amici, dove hanno il più delle volte un lavoro.
Eppure restano qui, schiacciati dalla burocrazia.
Sicuramente mandarli via tutti (anche chi qui vive e lavora) potrebbe far piacere a non pochi elettori, gli stessi che si indignano per i 210milioni di euro per far fronte all’emergenza. E che forse non sanno che perdere questi immigrati porterebbe a un calo del 4,3 per cento sull’Irpef nazionale, dato che rappresentano il 5,4 per cento dei redditi complessivi versati nel nostro paese, ovvero 43,6 miliardi di euro. Arrivando a produrre oltre il 10% del PIL.
Tutto ciò per gli immigrati regolari, non per quelli che ricevono lavoro in nero o irregolari, che sono comunque circa l’1% della popolazione totale.

Le leggi italiane (a parte la Bossi-Fini, puro palliativo a parte la parte in cui si obbliga l’immigrato a scontare la pena nel proprio paese) ci sono e sarebbero anche efficaci: accompagnamenti alla frontiera, leggi regionali che aiutano tutti, decreti di espulsione, lassi di tempo in cui è proibito l’ingresso, fino a 10 anni.
Quanto è facile stilare una lista dei reati degli immigrati, come quello sul forum Politica in Rete su “Crimini commessi da allogeni”? Facile come poi fare i complimenti alla civiltà dell’italiano che denuncia solo un immigrato su 11mila. Ma potremmo dire esattamente il contrario: come sono bravi i restanti 10999 immigrati che si comportano bene!

Concludiamo con qualcosa di ovvio.
La fame sarà sempre più forte di qualunque barriera: non fare qualcosa per sfruttare, anche egoisticamente, l’onda di migranti non solo sarebbe stupido, ma dannosissimo.
Chi commette un reato deve, poi, sempre essere punito. E chi vuole lavorare deve poterlo fare.
L’Italia vive momenti terribili e nessuno deve venire lasciato solo. I nemici in questo momento non sono uomini in fuga dalla guerra, ma l’evasione fiscale, gli sprechi, la burocrazia macchinosa, la corruzione. L’Italia va salvata, proprio come si salvano gli immigrati.
La legge per farlo c’è. Applichiamola.
E se non c’è ancora, si può creare.
Per tutti: italiani compresi (non temete!).


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :