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Creato il 11 luglio 2011 da Ilpescatorediperle
E' pomeriggio inoltrato. Aspettiamo con ansia l'appuntamento con Gisella Brembà. 25 anni, di Forlimpopoli, Gisella è una delle rivelazioni del nuovo cinema italiano, pur avendo lavorato quasi esclusivamente per la televisione. Ci accoglie nel suo bellissimo attico romano, con vista sul Cupolone. Una polo, un paio di jeans, ci fa accomodare nello splendido salotto. Gli ambienti sono molto aperti ma allo stesso tempo molto raccolti. La luce, la tipica luce romana, è luminosa ma anche opaca. Amo questa casa, la sto arredando poco a poco con Marcantonio.Marcantonio Magone, il rugbista della nazionale italiana, non è in casa. Sta facendo qualche foto per un calendario, afferma Gisella.Le chiediamo di svelarci qualche segreto della sua vita privata.
Segreti non ne ho, dice prelevando un oggetto cilindrico da sotto il cuscino del divano e nascondendolo in un cassetto. Ma ho molti desideri inespressi.
Perché non provi ad esprimerli ora?, ne approfittiamo subito.
Sai, non è facile. Sono attrice, madre, ho un compagno. Sono tante cose, e ho solo 25 anni. 
Mentre parliamo, entra Filippo, il bellissimo figlio di Gisella e Marcantonio.
Ha tre anni, dice lei, rivolta verso il ragazzo alla pari austriaco che accudisce Filippo.
Heinz è molto rigido, vuole che Filippo faccia bagni gelati e impari la scherma. Ma a me sembra un po' presto. Sono tutte idee di Marcantonio, sospira.
Heinz porta via Filippo, diretti al poligono di tiro.
Hai una bella famiglia.
Grazie. Sì, sono molto felice. Siamo molto uniti.
Visto che Gisella non si sbottona, cambiamo argomento.
Parliamo del tuo lavoro, dunque. Allora, cara Gisella: ti senti affermata?
Qualche particina, finora.
Di grande successo, però!Tutti ricordano la scena di nudo in "Non vado in giro a distribuire Sperlari."Ma era un nudo artistico.
Certo, ce ne siamo resi conto subito. Ma dimmi, quali sono i tuoi sogni come attrice?Esprimermi.
In che senso?
Come attrice.
Con chi vorresti lavorare?
Stanley Kubrick, Fellini.
Punti molto, molto in alto...
Sì, è chiaro, sono delle vette. Voglio dire, Pasquale Panuzza è stato un ottimo inizio. Ma non potrò fare la scosciata per tutta la vita, no?
Forse no.
E quindi sì, "Cuore di donna" è chiaramente una tappa che mi ha aiutato a sciogliermi, ma voglio andare oltre.
Un ruolo da protagonista?
Perché no? Penso di poter dimostrare qualcosa di più. Mi sono espressa come cadavere, come ragazza in coma, come vittima seriale. Vorrei interpretare altri ruoli.
Per esempio?Un film in costume. Sogno di interpretare la regina Elisabetta.
Bette Davis, Cate Blanchett... Sì anche.Voglio dire, ti misuri con grandi precedenti.
Certo, posso imparare da loro. Per la parte della dimostratrice di tritaverdure ho chiesto consiglio a Nella Majello, che l'ha interpretata varie volte. Per altri ruoli, parlerò con le dirette interessate.Parlaci un attimo di "Cuore di donna."Un grande progetto. Una fiction importante, direi. Un soggetto nuovo. Una donna che tradisce per amore.
Sei tu?
No, io sono la figlia nata dalla relazione adulterata. E che cosa ti succede?
Ho una scena molto intensa in cui piango. Poi muoio in un incidente domestico.Di nuovo il tritaverdure?Eh sì, e indovina un po', di nuovo Nella Majello in consolle, se così si può dire!Mentre ridiamo di cuore, arriva il cameriere Paco con il caffè. Gisella, nel tentativo di accarezzarlo, "noi amiamo i nostri domestici, sono persone come noi, no?", gli versa addosso parte del caffè, provocandogli un'ustione di secondo grado. Paco cela una smorfia di dolore dietro un sorriso ebete.
Vedi, anche lui soffre, come me, commenta Gisella.
Ecco, parliamone. Quando hai sofferto?Sono una donna che ha vissuto molte vite. Sono partita dal nulla, e ora guardami: ho un attico in centro a Roma!
Ma la sofferenza?Beh, non è stato facile. Non è che un produttore viene e tac, ti danno una parte ... Recitare non è così facile.  Bisogna avere un po' di vita, un po' di emozioni. L'ho imparato da Mirna.
Mirna Ballo?
Sì, certo. Abbiamo lavorato insieme in "E così via."Giusto, lei era un'aviatrice fascista, tu una centralinistra che moriva fulminata nel secondo tempo.Sì non ci siamo incontrate molto sul set, ma mi ha dato molte idee, sai?Su che cosa?Sui contorcimenti. Il problema è essere realistici... mimare la scossa... deve sembrare vero al cinema, non come nelle fiction!Nelle fiction non serve mimare?Beh, è diverso. Basta che cadi a terra e la gente lo sa che sei morta. Non ci sei più nelle puntate dopo. Un film invece dura poco. Devi spiegare tutto, non basta l'immaginazione.Abbiamo letto che ti vuole Gilberto Frasetti... dacci uno scoop: è vero?Ebbene sì, dice molto tesa.Che ne pensi?
Ovviamente sono onorata. Lui fa dei film molto impegnati, molto impegnati. Non avrei mai sperato di lavorare con lui, ma dice che mi ha notata. Ha in mente un progetto e me ne ha parlato.Ci vuoi spiegare meglio?Ecco, è un film sulla sinistra italiana.Un film politico...Sì, ma io sono apolitica eh, la politica non mi interessa. Però Pasquale Panuzza dice che se lavori con Frasetti poi ti prendono tutti, perché diventi un'attrice vera, a quel punto. Fermo restando che io un'attrice vera lo sono già, Frasetti mi ha offerto una parte. E io ho accettato.Ma questa è una vera notizia! E chi interpreterai?Una giovane dissoluta e disperata. Mi offro a tutti e nessuno mi vuole.Cioè?
Frasetti mi ha detto che sono la personificazione della Cosa2. Un ottimo traguardo, no?
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