Se pensate che il massimo degli animali non domestici che possono intrufolarsi non invitati in casa vostra siano ragni, gechi, alligatori o, come nel mio caso, un intero ecosistema di mostriciattoli anaerobi che vivono nell’ irraggiungibile doppiomento sottovuoto dei vostri neonati, potreste avere delle sorprese.
Queste immagini meravigliose vengono da Obernberg Am Brennen, un angolo di paradiso a 1.300m di altezza e situato a sud di Innsbruck. Bello. Bellissimo. Ora però immaginatelo col buio, di notte. Siete praticamente soli in mezzo alla foresta. Ansia. ANSISSIMA. Ma Bettina Moser lì ci vive, è tranquilla, non ha paura della solitudine, del buio pesto e del silenzio. Fino alla sera in cui sente dei rumori, dei versi angosciosi. Dei lamenti che sembrano venire dall’oltretomba. In realtà non vengono proprio dall’oltretomba. Vengono dalla canna fumaria. Uno spirito nel caminetto? Si ripete la stessa scena, inevitabile a Obernberg come in qualsiasi altro angolo di mondo.
Squilla il telefono nella caserma dei vigili del fuoco. I Vigili del fuoco dormono, perché figuriamoci cosa c’è da fare a Obernberg. Lì per lì non riconoscono nemmeno il suono del telefono perché non lo sentivano da anni. Trovano il telefono sepolto nello stanzino delle scope, dietro un muro di ragnatele, lo spolverano e rispondono.
“Vigili del Fuoco di Obernberg, mi dica?”
“Buonasera, sono Bettina Moser e il mio caminetto si lamenta.”
“Buonasera a lei, sono Rutger e anche mia suocera si lamenta di continuo, non per questo la importuno in piena notte.”
“Ok, ma sua suocera non lancia lamenti da dentro la canna fumaria del caminetto…”
“No, purtroppo no.”
Tant’è i prodi vigili si recano a casa della signora Moser e scoprono che a lamentarsi da dentro la canna fumaria è un gufo rimasto incastrato. Non resta che tirarlo fuori, ma come? I potenti mezzi dei pompieri di Obernberg non sono consoni per questa evenienza. Il bello dei vigili del fuoco di tutto il mondo, però, è che aguzzano l’ingegno. Sgonfiano un pallone, lo legano ad una corda e lo calano nella canna fumaria. Il gufo, istintivamente, ci si aggrappa e riescono a portarlo in salvo. Che detta così sembra facile, ma in realtà ci sono volute tre ore.
Resta solo da capire le motivazioni per cui un gufo si debba infilare in una canna fumaria. E’un ladro? Si crede Babbo Natale? Doveva consegnare una lettera per l’invito ad Hogwarts? Era rincorso da un gufo bullo (la versione prepotente del gufo bubo)? Non lo sapremo mai. D’altra parte, nel corso degli anni, abbiamo già incontrato gufi che proprio tanto dritti non erano, che dipendesse dall’alcol o da un eccesso di zelo e Vetril da parte di una casalinga inglese
Altre circostanze che non conosceremo mai sono quelle che hanno quasi provocato a Jeff Shockley, di Benton, Illinois, un infarto in bagno. Mr. Shockley va in bagno, tira lo sciacquone e sente degli strani rumori provenire dal wc. Tira nuovamente l’acqua e una mostruosa creatura appare dentro il water agitandosi e cercando di fuggire. Uno scovolino del water posseduto? Il nostro uomo inizia a urlare, chiude a chiave la porta del bagno e prende la fuga. Fortunatamente, nella sua corsa si imbatte in un operaio della manutenzione che viene suo malgrado rapito e costretto a esorcizzare il bagno dal demonio zuppo che lo infesta, pratica che – stranamente - non figura nel ccnl del poveretto. L’operaio entra in bagno e scopre che la terribile creatura altri non è se non…uno scoiattolo zuppo fino al midollo ma di buona salute. Come sia finito nel water, è da capire. Forse, dal tetto, è in qualche modo caduto negli scarichi. Tra parentesi, abbiamo già visto che pure gli scoiattoli non brillano certo per furbizia. Sembrano davvero portati per infilarsi dove non dovrebbero.
A questo punto, che dire, la prossima volta che sentite un rumore provenire dallo stanzino delle scope, non date subito la colpa “agli scricchiolii delle vecchie case”, ma controllate. Non si sa mai che non ci si sia nascosto un orso Kodiak.