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Infinità d'amore

Da Perla

Se ancor non ho tutto l'amore tuo,cara, giammai tutto l'avrò;non posso esalare un altro sospiro per intenerirti,né posso implorare un'altra lacrima a che sgorghi;ormai tutto il tesoro che avevo per acquistarti- sospiri, lacrime, e voti e lettere - l'ho consumato.
 J. Donne
Non tutti sono attratti dai “bilanci”. Bilanci della propria vita intendo, che quegli altri son materiaper ragionieri. C’è chi non  fa mai bilanci della propria esistenza anche se poi arriva un momento,  nella vita, che è il “bilancio” a cercarti. Ti si forma in testa  di soppiatto, come un’idea fastidiosa, come il ronzio minaccioso di una singola zanzara, che non riesci ad individuare per farlo tacere.Gabriella realizzò, così, all’improvviso, che aveva sbagliato tutto , nella vita.Aveva rinunciato all’amore, perché  quando lo aveva incontrato non lo aveva riconosciuto, semplicemente , buttandosi, poi, in storie destinate in partenza al naufragio, caratterizzate da continui stop & go,  in una stressante altalena di euforia e tristezza da farne delle vere e proprie “storie bipolari”.Aveva rinunciato a partire, ad andarsene lontano per poter costruire un suo percorso lavorativo, finendo per vivere al margine di se stessa, sacrificando agli affetti la sua più intima  “essenza”. Per amore, si era detta,  quando si era trattato di scegliere, in un sublime artificio della mente per ingannare le ragioni del cuore, perché forse non era stata una scelta d’amore, forse era stata una scelta di paura. Chissà come sarebbe andata se avesse preso quel treno. A noi esseri umani non c è stata accordata la licenza di  sapere, quando scegliamo, a cosa rinunciamo, quali intricati percorsi avremmo fatto, dove saremmo arrivati, quale felicità – o dolore – non sapremo mai di aver perso. Non ci è dato sapere nulla ma, non si sa bene perché, quel che non conosceremo mai  ci rimbomba dentro: ha sempre  i colori più belli, avventure più fantastiche, in un corto circuito di rimpianti  che trascinano al fondo, tagliando l’anima con la lama del fallimento.Avrebbe voluto dirlo a lui, che non gliene fregava niente se aveva una gamba di legno, venti anni di più; se le aveva mentito  su età, situazione sociale,  colore degli occhi: ma che importanza potevano avere queste e tante altre cose, se quel che li avvicinava era una affinità straordinaria, se lei nelle sue parole aveva trovato quel refrigerio per l’anima cercato per tutta la vita? Ma non gli aveva detto niente e così aveva firmato il suo ennesimo fallimento. Forse l’ultimo della sua esistenza, in campo sentimentale. Ma l’ultimo fallimento era consapevole perché frutto della sua più intima convinzione: alla persona che vorresti accanto per tutta la vita puoi  offrire, oltre al tuo "cuore", soltanto motivazioni per rimanere e non lacci e laccioli. Alla persona che ami puoi solo offrire ali per volare, radici per tornare e, appunto, motivi per rimanere.  Niente altro.
Il paradosso d'amore consiste nel fatto che, sebbene il tuo cuore si diparta, tuttavia rimane, e tu col perderlo lo conservi. Ma noi terremo un modo più liberale di quello di scambiar cuori: li uniremo; così saremo un solo essere, e il Tutto l'un dell'altro

Questo post fa parte di un gioco di scrittura tra blogger su parole scelte a turno dai partecipanti. Parole e partecipanti li potete trovare sul blog "Verba Ludica", al link:   http://carbonaridellaparola.blogspot.it/

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