Giuseppina Torregrassa e le minne, famosissimi dolci siciliani
Per una grande appassionata di Gastronomia quale sono io, non è difficile comprendere come abbia conosciuto prima lettererariamente e poi in un secondo tempo virtualmente Giuseppina,
Il suo romanzo “Il conto delle Minne” ha proprio nell’incipit la ricetta di questi buonissimi e tradizionalissimi dolci siciliani, e divorare il suo romanzo percependone sapori, odori colori della sicilia è stato culturalmente e letterariamente appagante .
Nata a Palermo, consegue una laurea in medicina presso l’università di Roma “La Sapienza”, e si specializza in ginecologia ed ostetricia, ed ha svolto la sua attività professionale a Roma, presso la clinica ostetrica dell’università di Roma – Policlinico Umberto I. Per maggiori curiosità su di lei vi invito a visitare il suo personalissimo sito, dove avrete la possibilità di scoprire anche la sua bibliografia
Nei suoi romanzi protagoniste sono le donne e si respira la passione, l’amore per la sua terra.
Lei stessa in una intervista ha dichiarato:
“La Sicilia per me è un luogo dell’anima, ma è anche un luogo fisico, perché qui ci sono nata. Vivo a Roma e mi struggo per la lontananza da questo posto che mi cura le ferite. Quella che metto nei miei romanzi non è una Sicilia inventata: è genuina, anche nel suo essere un’isola vinta. Le buone pratiche ci sono, ma non sono contagiose, qui. C’è come una rassegnazione atavica al fatto che non si possa fare niente per migliorare le cose”.
Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Giuseppina: – Sono politicamente scorretta e mangio tutto quello che capita e in qualunque momento
- Il conto delle minne
Angie: – Hai mai scritto ispirandoti a qualcosa di culinario?
Giuseppina: – Si certo, i dolci sono una fonte inesauribile di fantasie
Angie: – Cosa significa per te mangiar bene?
Giuseppina: - Cibo sano, gustoso e ben cucinato
Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Giuseppina: – Non so se ho ben capito la domanda, comunque ho fatto la ginecologa e adesso scrivo
Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare?
Giuseppina: – No preferisco mangiare a casa
Angie: – Sei mai stata a dieta?
Giuseppina: – Lo sono sempre, solo che dura poco e il giorno dopo ricomincio
Angie: – Meglio carne o pesce?
Giuseppina: – Pesce
Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Giuseppina: – Gelo di melone ( gelatina di anguria con gocce di cioccolato e profumata con acqua di gelsomino)
Angie: – Vino?
Giuseppina: – Rosso, nero d’avola
Angie: – Il tuo punto debole:
Giuseppina: – La paura di diventare obesa
Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Giuseppina: – Pomodoro fresco e bottarga di tonno
Angie: – Qual è il piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Giuseppina: – Caponata di melanzane
- Cassata siciliana
Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Giuseppina: – Cassata siciliana
Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Giuseppina: – Golosa
Angie: – Di cosa sei più golosa? e cosa proprio non ti piace?
Giuseppina: – Dolci di qualsiasi tipo , odio lo zabaione
Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Giuseppina: – Menta, basilico, cannella
Angie: – Non puoi vivere senza…
Giuseppina: – Arance
Angie: – Che cosa secondo te conta nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare Giuseppina: – saper parlare di cibo
Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori
Giuseppina: – Bianco mangiare: latte cannella bucce di limone amido. Addensare a fuoco dolce. Lasciare in frigo e ricoprire con scaglie di cioccolato
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Giuseppina: -L’amore al tempo del colera di Garcia Marquez
Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Giuseppina: – Atom earth mother punk floid
Angie: – Hobby?
Giuseppina: – Ballare
Angie: – Qual è il tuo sogno più grande?
Giuseppina: – Un viaggio con tutti e tre i miei figli
Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Giuseppina: – Che sono una dura
Angie: – Ti fidanzeresti con uno chef?
- Spaghetti pomodoro e basilico
Giuseppina: – Oh si certo!
Angie: – Un piatto della tua infanzia :
Giuseppina: – Cotolette e patatine fritte
Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Giuseppina: – No per favore, la cucina regionale e preziosa
Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Giuseppina: – Spaghetti pomodoro e basilico
Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Giuseppina: – la libanese
Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista
prettamente gastronomico?
Giuseppina: – Agro dolce