In primo luogo abbiamo chiesto quali siano i numeri della vendita di libri di carta da quando c'è il digitale, e in particolare se i numeri reggono ancora oppure si sta andando sempre più verso un panorama digitale di fruizione dei contenuti: i dati variano a seconda del paese in base a una serie di parametri, ma il più importante è senz'altro la presenza o meno di Amazon con la piattaforma Kindle su quel particolare mercato. Dove c'è Amazon con Kindle, spiega Matteo, i numeri vanno rapidamente alle stelle, anche perché Amazon ha una capacità di fuoco di marketing molto maggiore rispetto a qualsiasi altro competitor.
L'appetito per la lettura digitale c'è eccome, dunque, ma ci deve essere un ecosistema che consenta al lettore di trovare un catalogo di libri digitali sufficientemente fornito, la possibilità di comprare i libri in maniera user friendly, e infine avere delle piattaforme di lettura che consentano di leggere in modo piacevole e non intrusivo. [video]
Un'altra domanda che abbiamo fatto a Matteo riguarda le modifiche subite da aNobii nel corso del tempo, e le motivazioni che le hanno causate. Matteo distingue aNobii in due fasi: durante la prima fase la piattaforma si è evoluta in modo puramente crowdsourced. Il fondatore Greg Sung ha creato un sito in cui le nuove features venivano scelte dagli utenti; aNobii 2, oltre a questo aspetto che verrà senz'altro mantenuto e sviluppato, anche l'obiettivo di offrire una piattaforma di scoperta dei libri, anche per i lettori meno interessati a mantenere una libreria digitale. [video]
Abbiamo chiesto in quale modo un autore o un editore potrebbe sfruttare una piattaforma come aNobii: l'idea di base è che diventi una specie di caffè letterario, un punto di incontro tra editori, scrittori, pittori, e quindi tra contenuti, recensioni, libri e librerie. Così come un utente può creare una libreria, così anche un editore o un autore può farlo, mettendo così in evidenza i propri contenuti in modo nuovo. [video]
Un'altra domanda fatta a Matteo rigurda l'approccio che l'editoria dovrebbe avere verso il digitale: a suo avviso l'editoria deve posizionarsi in modo molto semplice, ovvero come intermediario tra lo scrittore e il lettore. Gli editori dovrebbero quindi pensare in questo modo, non vedersi come procacciatori di copyright da spremere per ottenere ritorni maggiori in termini economici. [video]
Abbiamo chiesto a Matteo se vede la lettura su ebook più adatta alle letture per piacere o per studio: secondo lui è perfetta per entrambi gli usi, e sicuramente sono perfetti per lo studio. Si evita infatti di portare libri fisici molto pesanti, e di spendere soldi su volumi che alla fine dei corso vanno al macero. [video]
Matteo ha spiegato anche quali saranno le evoluzioni nel mondo ebook, considerando anche la strategia di aNobii, e ci ha rivelato che sarà possibile acquistare i libri attraverso la piattaforma stessa: non creeranno un negozio, non ci sarà un negozio aNobii, né una classifica dei libri più venduti oppure offerte speciali, ma ci saranno i link ai negozi dove sarà possibile comprarli.
Il modello di business di aNobii dunque si basa sulla vendita di ebooks, anche perché Matteo non crede sia possibile implementare in questo caso un modello alla Spotify, con subscription mensili. Il modello economico intorno egli ebook è molto complicato e non si presta né all'affitto né alla sottoscrizione mensile. [video]
Infine abbiamo chiesto se ci sono prospettive per iniziative di promozione della lettura, sfruttando l'enorme community online della piattaforma aNobii: secondo Matteo sarebbe un'idea molto interessante ma difficile da strutturare a partire dal team stesso, che è molto ridotto. Quel che è possibile fare è dare la possibilità alle persone che hanno interesse a organizzare questo tipo di iniziative sulle piattaforma, e promuoverle nel modo più adeguato.
La cosa importante non è che gli utenti comprino libri da aNobii, ma che compri libri in più posti possibile: se tutti comprano i libri in un posto solo, infatti, si viene a creare un monopolio che non è salutare per nessuno. In Inghilterra, ad esempio, l'incredibile popolarità di Amazon sta contestualmente causando la chiusura di numerosi negozi di libri.
Invito tutti naturalmente a visionare l'intervista integrale, molto più ricca rispetto a questa mia breve sintesi!
Buona visione!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
Intervistato.com | Matteo Berlucchi
Some time ago we had the pleasure of interviewing Matteo Berlucchi, (now former) CEO of the famous social network dedicated to reading, aNobii.com. From digital publishing to new business models, Matteo explained his vision of how content fruition will evolve.
First of all we asked what the numbers of the selling of paper books are since the digital came in, and in particular whether the numbers still work or we're going towards a digital scenario when it comes to content fruition: the data vary according to the country, based on a series of parametres, but the most important of them is whether or not Amazon is present with Kindle on that particular market. Where you have Amazon with Kindle, explained Matteo, the numbers skyrocket rapidly, because Amazon has a great capacity for marketing, more than most of its competitors.
The appetite for reading digital is definitely there, but there has to be an ecosystem that allows the reader to find a digital books catalogue that is sufficiently rich, the possibility to buy books in a user friendly fashion, and finally having the reading platforms that allow you to read in a pleasant and non intrusive way. [video]
Another question we asked Matteo was about the modifications that aNobii has undergone in time, and the motivations behind them. Matteo distinguishes aNobii in two phases: during the first phase the platform has evolved in apurely crowdsourced fashion. The founder, Greg Sung, has created a website in which the new features were chosen by users; aNobii 2, apart from this aspect that will definitely be maintained and developed, also has the goal of offering a book discovery platform, for those readers who aren't that interested in keeping a digital library. [video]
We asked in what way an author or an editor might take advantage of a platform such as aNobii: the basic idea is that it becomes a literary cafè, a meeting point between editors, writers, painters, contents, reviews, books and libraries. The same way a user can create a library, also an editor or author can do it, putting the contents on display in a whole new way. [video]
Another question we asked Matteo was about the approch editors should have towards digital: he believes publishing should stay very simply as an intermediary between writer and reader. The editors should think this way, not see themselves as copyright hunters, that they can juice in order to get more revenue. [video]
We asked Matteo whether he sees reading on ebooks as more suitable for leisure reads or study reads: he believes it's perfect for both, and surely fantastic for study. You avoid carrying heavy books around, and spending a lot of money on paper that at the end of classes ends up to get macerated. [video]
Matteo has explained what the evolutions of the ebook world will be, considering aNobii's strategy, and has told us that it will be possible to buy books through the aNobii platform: they won't create a tore, there will be no aNobii book store, nor a top 10 best selling list, nor special offers, but there will be links to the stores where you can buy them.
The aNobii business model is based on selling ebooks, also because Matteo doesn't believe it is possible to implement a Spotify model in this case, with monthly fees. The economical model around ebooks is very complicated and doesn't mix well with renting or monthly subscriptions. [video]
Finally we asked whether there are perspectives for initiatives of reading promotion, exploiting the giant online community of the aNobii platform: Matteo believes it would be a great idea, but difficult to put together by the team, which is really small. What it is possible to do is giving the possibility to people who are interested in organizing these types of initiatives on the platform, and promoting them in the most adequate way.
The important thing isn't that people buy books from aNobii, but that they buy books from as many places as possible: if everyone buys their books in one place, a monopoly is created that isn't good for anyone. In England, for example, the incredible popularity of Amazon is also making numerous bookshops close the doors.
I invite everyone to view the full interview, much richer than my brief synthesis!
Enjoy!
Maria Petrescu | @sednonsatiata