Abbiamo chiesto a Michael come ha iniziato a occuparsi di marketing nel settore della musica: ha iniziato giovanissimo, con la radio del college, e poi ha proseguito lavorando e promuovendo band e organizzando eventi. La svolta è arrivata quando ha cominciato ad appassionarsi di Macintosh ed HTML, all'epoca una novità assoluta. Si è proposto dunque di costruire un sito web per imparare come si fa, ed essendo un grande fan dei KISS, ha scelto proprio loro come tema centrale.
Pubblicato nel 1995, il sito ha avuto un successo enorme, tanto che qualche anno più tardi Gene Simmons lo chiamò per costruire il sito ufficiale della band. Trasferitosi a San Francisco, Michael si è occupato a tempo pieno della costruzione, lancio e gestione di pagine web per band e celebrità, dai KISS a Britney Spears, da Madonna agli U2 passando per Ozzy Osbourne.
Lo scopo principale di questi siti era di vendere merchandise online, una volta che tutti i tour erano finiti e le vendite ai concerti venivano dunque a scarseggiare.
Abbiamo chiesto in quale modo sia cambiata l'interazione con i fan con l'avvento dei social media, e secondo Michael si è trattato di un cambiamento epocale, senza dubbio per il meglio. Prima di avere a disposizione i social media, interagire con i fan era molto difficile e dispendioso in termini di tempo, anche perché molto spesso si voleva evitare l'interazione diretta con i fan per ovvi motivi di privacy e sicurezza. Con Facebook e Twitter si può dialogare direttamente con i fan in tempo reale ed avere una protezione completa: certo, dipende sempre da quali e quante informazioni si decide di divulgare su queste piattaforme.
Quanto all'aspetto delle vendite, secondo Michael non dovrebbe mai essere il primo motivo per cui si è online. Non dovrebbe mai essere il motivo principale per aprire una pagina Facebook, un account Twitter o un sito web: le vendite verranno da sole una volta instaurato il rapporto con i fan. Bisogna semplicemente stare online e parlare, perché al centro dei social media c'è proprio questo: parlare e ascoltare, conversare con gli utenti.
Le aziende hanno paura di una presenza sui social media perché temono quello che i clienti hanno da dire. Nel caso invece degli artisti, la questione si fa più delicata: bisogna, secondo Michael, non prenderla mai sul personale. Tutti hanno un'opinione, e non esiste opinione giusta o sbagliata: sono solo opinioni. Quello che non bisogna fare mai è cancellare i commenti che non sono graditi, in quanto si otterebbe l'effetto contrario.
Abbiamo chiesto a Michael come si concilia il social media marketing con l'industria dell'intrattenimento per adulti. Si tratta senz'altro di una sfida: Facebook ha delle policy molto stringenti, e non permette nemmeno la pubblicazione di link che puntano a siti con contenuti per adulti. Quello che si può fare è promuovere il “glamour”, e costruire una relazione con gli utenti, in quanto vendere e promuovere il contenuto in sé non è assolutamente possibile.
Quando si parla invece di celebrità su Twitter, bisogna distinguere: ci sono alcuni VIP che si avvicinano per la prima volta a questi mezzi, e non li usano al meglio per promuovere le proprie attività o creare conversazione con i fan. Le star nel mondo dell'intrattenimento per adulti, invece, sono un ottimo esempio di utilizzo “virtuoso” dei social: conversano, rispondono, parlano di qualsiasi cosa, e i fan ne sono estasiati.
Invito naturalmente tutti a visionare l'intervista integrale, decisamente più ricca di questa mia breve sintesi.
Buona visione!
Maria Petrescu | @sednonsatiata
Intervistato.com | Michael Brandvold
Together with Michael Brandvold, communication and marketing expert in the music and adult entertainment industry, we tackled a few topics such as crisis management online, using social media to increase sales and how VIPs should interact with fans.
We asked Michael how he started working in marketing in the music industry: he started very young, with the college radio, and then continued working and promoting bands and organizing events. The real change came when he started getting passioned about Macintosh and HTML, which at that time was completely new. He set himself the goal of learning how to program, and decided to build a website. Since he was a great KISS fan, he decided it would be a KISS website.
Published in 1995, the website had a huge success, so huge that a few years later Gene Simmons called him to build the official website of the band. He moved to San Francisco, and there spent the following few years working full time at building, launching and managing websites for celebrity bands and singers, from KISS to Madonna, to Britney Spears, to U2, and Ozzy Osbourne.
The main goal of these websites was to sell merchandise online, once all the tours were finished and it wasn't possible to sell on site during concerts anymore.
We asked how interaction with fans has changed with social media, and Michael thinks it has been a major change, without a doubt for the better. Before social meda, interacting with fans was difficult and very time consuming, because often, especially in the case of big celebrities, they didn't even want to interact with fans directly for obvious privacy and safety reasons. With Facebook and Twitter, they can talk directly wit fans in real time and have complete protection (well, it depends on what information you decide to publish on these platforms, of course).
As for the selling aspect, in Michael's opinion it should never be the first reason to be online. It should never be the main motivation to open a Facebook fanpage, a Twitter account or a website. Selling will come along once the relationship with the fans is built. You simply need to get online and talk, because at the core, that's what social media are all about: talking, listening and holding conversations.
Companies are extremely afraid of getting online because they don't want to listen, they're afraid of what clients might have to say. In the case of artists, the matter is even more delicate: Michael says that they need to get a very tough skin, and never take criticism personally. Everyone has an opinion, and there's no right or wrong: it's just an opinion. The biggest mistake is to delete unpleasant comments, because in that case you would only get the opposite effect.
We asked Michael how social media marketing works in the adult entertainment industry. It's a challenge: Facebook has very rigid terms and conditions of use, and doesn't even allow the publication of links pointing to an adult website. What can be done is promoting the "glamour" and building a relationship with the users, since selling the product isn't possible.
Talking about celebs on Twitter, a distinction must be done: there are some VIPs who are only now starting to use these tools, and just don't get them. On the other side we have the adult entertainment stars, who are a great example of using Twitter the right way: they talk, answer, talk about anything on their profiles, and fans absolutely love it.
I invite you to view the interview, definitely richer than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu | @sednonsatiata