Se avete anche voi una mamma che fa pressing affinché le mostriate la vostra nuova conquista, o volete zittire quintali di parenti che non credono alla vostra (finta) relazione p ancora fare uno scherzo ad amiche e amici, ecco una APP che arriva in vostro soccorso: invisible boyfriend!!!
Non è un sito di incontri, non è un
supermercato virtuale di uomini/donne e nemmeno un posto dove prendere in
affitto fidanzati a tempo determinato. Matthew Homann, la “mente” dietro a questo servizio (a pagamento, che
anche se sono invisibili, le relazioni costano) ha messo su questa app per offrire prove concrete a chi ci tartassa dalla mattina alla sera per rimuoverci dallo status di “
single” (
che sia mai uno ci stia bene in questa condizione),
dando la possibilità di interagire con messaggi reali (di testo, vocali, foto e pure note scritte a mano)
con il fidanzato fuffa che ci siamo costruite. Sì, perché
una delle cose divertenti è che “l’uomo-perfetto” te lo puoi costruire: dal nome al colore dei capelli, dalla personalità al tipo di sport preferito, i tratti del volto, le sue passioni…ogni dettaglio può essere pianificato a tavol…ehm, al cellulare!
Strisciata la carta di credito, puoi iniziare a
messaggiare con “LUI”. Che non è un sistema di risposta automatico. No, è un uomo in carne e ossa. Vero, anzi, veri! Sì,
perché dietro la app ci sono ben 200mila freelancer controllati da una società chiamata Crowdsource: una volta che il messaggio è stato inviato, passa attraverso questo canale che lo inoltra ad uno dei 200mila che risponderà al messaggio, guadagnando circa un paio di centesimi a risposta.
Regola fondamentale: “LUI” non vede il numero ed il nome e non è assolutamente autorizzato ad intraprendere una conversazione reale con il mittente. Già. Perché un’altra
regola altrettanto indispensabile del “fidanzato invisibile” è che gli utenti non devono mai e in nessuna circostanza innamorarsi dei fidanzati invisibili! Ma sì…figurati,
chi si può innamorare di uno che risponde sempre e nel modo giusto e nei tempi desiderati ai messaggi che gli invii? (
quando per elemosinare una risposta da un maschio-medio ci vogliono mesi e mesi di formazione che spesso non porta comunque ai risultati sperati?)
Matthew sostiene che non ci siano di questi pericoli: la app nasce per “ingannare” il prossimo, non per ingannare te stesso. E a questo proposito si sta attrezzando per inserire servizi che fuoriescano dall’etere e arrivino nel mondo vero sotto forma di mazzi di rose rosse spedite in ufficio o lettere d’amore profumate direttamente nella cassetta della posta. Ecco, a questo punto non so quanto il cuore umano possa reggere senza trasferire un minimo d’affetto a quell’invisibilità così concreta. Dopotutto, a detta di Mark Griffiths, psicologo che studia relazioni nate online (tipo su Second Life) «Internet è un medium che ci disinibisce proprio quando le difese emotive delle persone sono abbassate» e quindi “Non è difficile immaginare che qualcuno possa sviluppare dei sentimenti per un essere umano virtuale che provvede a ogni tua minima esigenza“!!! Soprattutto quando sulla Terra Ferma alle tue esigenze non ci pensa nessuno…
![Invisible Boyfriend: il fidanzato che c’è, ma non si vede! 02dc5f20-83c5-0132-1db0-0a2c89e5f2f5](//m2.paperblog.com/i/270/2709709/invisible-boyfriend-il-fidanzato-che-ce-ma-no-L-e9ZNWi.jpeg)
Correre il rischio di ingannare se stessi per dare “prove” agli altri o un gioco a cuor leggero per fare scherzi al prossimo?!? E’ un colpo di genio che sopperisce a mancanze reali o solo una app per gente triste e poco coraggiosa che non sa difendere le proprie scelte a voce alta? Io ci medito, se volete dare un occhio da vicino e provare la versione “beta”, eccola qui. Ah, ovviamente sono a disposizione anche carinissime fidanzate invisibili ;)