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Invisible Boyfriend: il fidanzato che c’è, ma non si vede!

Creato il 11 febbraio 2015 da Morgatta @morgatta

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Se avete anche voi una mamma che fa pressing affinché le mostriate la vostra nuova conquista, o volete zittire quintali di parenti che non credono alla vostra (finta) relazione p ancora fare uno scherzo ad amiche e amici, ecco una APP che arriva in vostro soccorso: invisible boyfriend!!! 

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Non è un sito di incontri, non è un supermercato virtuale di uomini/donne e nemmeno un posto dove prendere in affitto fidanzati a tempo determinato. Matthew Homann, la “mente” dietro a questo servizio (a pagamento, che anche se sono invisibili, le relazioni costano) ha messo su questa app per offrire prove concrete a chi ci tartassa dalla mattina alla sera per rimuoverci dallo status di “single” (che sia mai uno ci stia bene in questa condizione), dando la possibilità di interagire con messaggi reali (di testo, vocali, foto e pure note scritte a mano) con il fidanzato fuffa che ci siamo costruite. Sì, perché una delle cose divertenti è che “l’uomo-perfetto” te lo puoi costruire: dal nome al colore dei capelli, dalla personalità al tipo di sport preferito, i tratti del volto, le sue passioni…ogni dettaglio può essere pianificato a tavol…ehm, al cellulare!
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Strisciata la carta di credito, puoi iniziare a messaggiare con “LUI”. Che non è un sistema di risposta automatico. No, è un uomo in carne e ossa. Vero, anzi, veri! Sì, perché dietro la app ci sono ben 200mila freelancer controllati da una società chiamata Crowdsource: una volta che il messaggio è stato inviato, passa attraverso questo canale che lo inoltra ad uno dei 200mila che risponderà al messaggio, guadagnando circa un paio di centesimi a risposta. Regola fondamentale: “LUI” non vede il numero ed il nome e non è assolutamente autorizzato ad intraprendere una conversazione reale con il mittente. Già. Perché un’altra regola altrettanto indispensabile del “fidanzato invisibile” è che gli utenti non devono mai e in nessuna circostanza innamorarsi dei fidanzati invisibili! Ma sì…figurati, chi si può innamorare di uno che risponde sempre e nel modo giusto e nei tempi desiderati ai messaggi che gli invii? (quando per elemosinare una risposta da un maschio-medio ci vogliono mesi e mesi di formazione che spesso non porta comunque ai risultati sperati?)
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Matthew sostiene che non ci siano di questi pericoli: la app nasce per “ingannare” il prossimo, non per ingannare te stesso. E a questo proposito si sta attrezzando per inserire servizi che fuoriescano dall’etere e arrivino nel mondo vero sotto forma di mazzi di rose rosse spedite in ufficio o lettere d’amore profumate direttamente nella cassetta della posta. Ecco, a questo punto non so quanto il cuore umano possa reggere senza trasferire un minimo d’affetto a quell’invisibilità così concreta. Dopotutto, a detta di Mark Griffiths, psicologo che studia relazioni nate online (tipo su Second Life) «Internet è un medium che ci disinibisce proprio quando le difese emotive delle persone sono abbassate» e quindi “Non è difficile immaginare che qualcuno possa sviluppare dei sentimenti per un essere umano virtuale che provvede a ogni tua minima esigenza“!!! Soprattutto quando sulla Terra Ferma alle tue esigenze non ci pensa nessuno…

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Correre il rischio di ingannare se stessi per dare “prove” agli altri o un gioco a cuor leggero per fare scherzi al prossimo?!? E’ un colpo di genio che sopperisce a mancanze reali o solo una app per gente triste e poco coraggiosa che non sa difendere le proprie scelte a voce alta? Io ci medito, se volete dare un occhio da vicino e provare la versione “beta”, eccola qui. Ah, ovviamente sono a disposizione anche carinissime fidanzate invisibili ;)


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