Dite la verità: quante volte avete provato a farveli anche voi da soli i braccialetti “dell’amicizia”, magari seguendo i consigli dell’amica/o di banco, più brava e veloce nell’intrecciare i fili di cotone colorati?
E quante volte, presi dalla smania di essere riusciti da soli a realizzarne di carini, siete andati in giro mostrandoli a tutti, orgogliosi del lavoro appena compiuto?
Io ci ho provato per anni a realizzare da sola i miei, di braccialetti dell’amicizia.
Ero riuscita addirittura a saltare lo step del braccialetto semplice, quello classico ad una treccia, arrivando un’estate di qualche tempo fa a crearne di carinissimi con perline colorate, tutte mischiate tra loro, tres chic.
Poi i tempi sono cambiati. Abbiamo cominciato a considerarli troppo demodè, da “scuole medie” e “amichetto speciale” piuttosto che da “tipo figo delle superiori” e abbiamo optato per le polsiere e i braccialetti d’oro/argento ricevuti in regalo per le feste più importanti. Sopravvissuti così solo ai polsi di quelli che, non curanti delle tendenze ma superstiziosi al punto giusto, hanno deciso di non tagliarli via, aspettando come chiedeva la tradizione che cadessero da soli per consunzione; per anni, i braccialetti dell’amicizia sono stati dimenticati, smessi e conservati chissà dove insieme al diario segreto e alle penne profumate.
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