(In foto Samina Seyed, fotografa iraniana di alta moda di stanza a Bologna: ” Spero tantissimo nella fine dell’embargo. E’ una grande occasione per i marchi del lusso”)
Dopo l’intesa sul nucleare siglata a Ginevra, il made in Italy spera nella fine dell’embargo, che da anni blinda i confini iraniani. Il settore dell’alta moda è tra quelli che in queste ore stanno incrociando le dita. I grandi marchi del fashion in questi anni non hanno mai potuto aprire show room (sedi generali) per le proprie divisioni moda. In Iran sono presenti alcuni dei brand più noti, ma solo per il settore ‘casa’.
Tutti ora sperano nel via libera per approdare anche a Teheran.
“Spero tantissimo che la situazione si sblocchi. E’ una grande occasione per i marchi del lusso. E’ una grande occasione per l’economia” commenta Samina Seyed, fotografa d’alta moda, iraniana d’origine, ma bolognese d’adozione. Samina è l’unica iraniana nel settore, da sei anni immortala modelle nei palcoscenici più a la page del mondo. Ecco il link al suo blog: www.saminablog.net.
Quello dell’alta moda in Iran non è un sogno né impossibile né del tutto nuovo. Basti dire che lo scià di Persia Reza Pahlavi vestiva con abiti dell’alta sartoria napoletana. L’imperatrice, Farah Diba, è grande estimatrice dei brand italiani e francesi. Dopo gli anni dell’intransigenza di Ahmadinejad, ora il mondo guarda alla svolta ‘moderata’ di Hassan Rohani e alle aperture statunitensi.
Filippo Manvuller