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Com'è buono il pane in Irlanda. E anche di tante varietà differenti. Nel periodo trascorso a Cork ho scoperto in particolare il soda bread, sia white che brown (con farina integrale), che è il pane tradizionale della tavola irlandese e a cui è legata addirittura una Society for preservation of Irish Soda Bread, sito in cui trovare storia, ingredienti, procedura legati proprio a questo pane.La prima volta che l'ho comprato ero dubbiosa, credevo infatti dall'aspetto che fosse un pane poco friabile e invece... Quello che più mi piaceva era il sapore leggermente dolciastro, che però non riuscivo ad associare pienamente nè al latte nè allo yogurt.Nei pomeriggi irlandesi, tornata a casa esausta da una giornata intera di lezioni in english(che mi vedevano praticamente in arrampicata libera sulle irte pareti dell'ignoto), infreddolita dalle raffiche taglienti del vento del nord (che nostalgia) e dalle immancabili pioggerelle primaverili (pure, mi mancano anche loro), credetemi: era una gran bella consolazione affettare 'sto pane dal sapore misterioso e 'arricchirlo' con generosi strati di burro, burro e marmellata, ma anche formaggio, nutella...insomma, grazie a lui mi sono concessa davvero memorabili merende consolatorie!Finchè dopo un viaggetto a Londra di cui, tempo fa, vi avevo dato qualche tragicomica notizia, mi riporto a casa "THE HOMEBAKING BIBLE" di Jacqueline Bellefontaine. Ed è lì che l'ho rivisto. E ho pure scoperto il suo segreto, quel sapore indefinito: il latticello, buttermilk in english, era lui! :oQuesto sconosciuto, ho scoperto poi essere nient'altro che il liquido residuo della trasformazione della panna in burro. E, pure questa, una bella scoperta: possiamo fare un burro casalingo direttamente dalla panna fresca, sia attraverso una procedura meccanica, ma anche completamente a mano, che sembra quasi una magia! Potete vedere il procedimento sul blog di Bressanini dell'Espresso, è troppo divertente! Conto di farlo presto e di darvene notizia, ma torniamo a noi. La fortuna ha voluto che, nonostante le cattive notizie in giro per la rete, che lo danno come una cosa piuttosto difficile da reperire in Italia, io l'ho trovato al primo colpo all'Eurospin vicino a casa e questa, vi assicuro, è stata per me una gran bella cosa, visto che mi lamento tanto della periferia e visto che averlo bell'e pronto mi ha permesso di risparmiare un po' di tempo. La ricetta della Jacqueline è inoltre perfettamente fedele a quella della tradizione data dalla Società per la conservazione di cui vi dicevo. Quest'ultima consiglia però di cuocere il pane coprendo la teglia con un'altra teglia, per ricreare il più possibile l'ambiente di cottura tradizionale che prevede un recipiente provvisto di coperchio (si può vedere sulsito). Il soda bread non contiene lievito, l'agente lievitante è dato infatti dal bicarbonato di sodio che reagisce col calore al contatto con gli acidi del latticello e fa crescere la massa rendendola leggera e morbidissima. E questo, per tutti coloro che, come me, hanno qualche problemuccio coi lieviti, non è cosa da sottovalutare. In un'ora tra preparazione e cottura si ha la possibilità di avere un buon pane handmade!In giro per la rete ci sono ricette che prevedono l'aggiunta di zucchero. Io mi sento di sconsigliarlo, perchè anche fatto in casa senza aggiunte ulteriori il sapore, lo ricordo ancora bene, è proprio quello originale.ingredienti4oo ml di latticello4 cups di farina 00 (500g)1 tsp di sale (1 cucchiano)1 tsp di bicarbonato di sodio (1 chucchiaino scarso)Scaldare il forno a 220°C. Settacciare in un recipiente la farina, il bicarbonato e il sale e formare un buco al centro in cui versare poco alla volta il latticello. Potrebbe anche non servire tutto, l'impasto deve essere morbido e un po' appicicoso, ma non liquido. Impastare molto dolcemente. Infarinare una spianatoia e trasferirvi l'impasto. Lavorare molto delicatamente, arrotolandolo tra le mani senza impastarlo. Trasferirlo in una teglia infarinata e con un coltello praticare due tagli a croce. Ricorire con un'altra teglia e cuocere così per circa mezz'ora (anche un po' meno). Togliere la teglia superiore e continuare la cottura per ancora qualche minuto. Il pane è cotto quando battendo sul fondo ne risulta un suono 'vuoto'. Gli Irlandesi a questo punto avvolgono il pane in uno strofinaccio inumidito perchè in questo modo la crosta si ammorbidisce in po'.
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