Istericamente felice

Non son mica tutti dolori, nella maternitá. Che io qui mi sfoghi sulla mancanza di sonno, non vuol dire che le mie giornate siano buie e tristi. Anzi...durante il giorno ho il sorriso del mio pupetto a rallegrarmi, perché anche se dorme poco, o fa fatica ad addormentarsi, Gabi ha il pregio di essere sempre allegro e sorridente.
Il buongiorno la mattina viene con i suoi grandi occhioni che mi guardano, e il suo sorriso perfetto. Quel sorriso spontaneo, che non chiede niente, solo é felice di vedermi accanto a lui.
E allora penso che i figli amano i genitori incondizionatamente. Non hanno bisogno di conoscerci, loro ci amano e basta, accettando tutto di noi, o almeno lo fanno finché son piccoli! Comunque il fatto che Gabi mi ami per il semplice fatto che son sua madre mi fa pensare...perché lui deve "sforzarsi", all'inizio, per farsi amare, e il sentimento d'amore madre-figlio avviene poco a poco. Non é istantaneo, non é che come lo vedi la prima volta lo ami alla follia.
La prima volta che l'ho avuto tra le mie braccia lo amavo, ma nella maniera in cui si ama un esserino fragile, indifeso, un cucciolo, bello ma che ancora non si conosce.
Poi ci son state 3 settimane difficili, dove solo lo allattavo, e non dormivo chiaramente, e mi sentivo un contenitore di latte, niente altro. Ma una domenica pomeriggio lui si é addormentato sulla mia pancia, per ben 3 ore, e in quel preciso pomeriggio é iniziato l'amore unico e incredibile che sento per lui, perché in quel momento lui non mi chiedeva niente, solo voleva dormire sulla mia pancia, vicino a me, niente latte, niente tetta, solo io come persona.
Puó sembrare strano, ma fino a quel giorno mi sentivo un pó male...la classica depressione post-parto, quei giorni di lacrime facili e ormoni impazziti, la stanchezza, le tante cose da fare, il dolore della cesarea. In fondo non avevo avuto un momento per pensare, per sentirlo questo sentimento nuovo.
E cosí la conclusione, Gabi mi ama perché son io, e niente altro, con o senza tetta, con o senza abbracci, lui é nato predisposto ad amarmi, mentre io ho avuto bisogno di tempo.
Devo meritarlo questo suo amore.
Voglio meritarlo.
Ed é bello, ogni giorno, prenderlo in braccio, sentire il suo corpicino stretto al mio, le sue manine che prendono i capelli, i vestiti, che indagano, sbavocchiate, lui che guarda curioso tutto ció che lo circonda, che apre quegli occhioni azzurri e sorride a tutto.
Ed é bello quando entri nella stanza e lui ti vede a sorride.
Ed é bello sentirlo "parlare" a modo suo, mentre gli fai il bagnetto e ti fa capire che gli piace, mentre lo allatti e lui ti prende le dita, mentre gioca e senti che sta bene, che é felice.
Perché i bimbi nascono felici, loro lo sono davvero. Non hanno bisogno di niente, solo dell'indispensabile. Non gliene frega niente dei vestiti firmati, del passeggino di lusso, delle ferie, della casa moderna. Loro son felici perché li ami, felici perché non hanno freddo, perché possono mangiare, perché dormono e si sentono tranquilli e protetti.
Loro nascono felici, e noi adulti con il tempo li roviniamo. Che peccato....
Avere un figlio non é certo facile, un esserino cosí piccolo richiede tempo ed energie, ti sfinisce, ti rende anche isterica, bisogna ammetterlo. Ma poi ci pensi e ti rendi conto che é tutto cosí semplice, che solo perché i nostri ritmi cambiano, solo perché non si accetta subito la trasformazione il tutto richiede uno sforzo maggiore.
Soprattutto quando sono sola con lui cerco di seguire i suoi ritmi. Come ora che si é addormentato e dovevamo uscire. Che fare? Niente, lo lascio dormire, usciremo piú tardi, e intanto io approfitto di questo momento di relax, ecco tutto. Non forzo la situazione, c'è sempre tempo per tutto. E intanto lo guardo dormire, cerco di mettere nella mia testa il ricordo di quel visino rilassato, quel corpicino piccolo, quel bimbo che cresce troppo in fretta e che ogni giorno fa nuovi progressi.
E lo adoro. Lo amo.
Perché anche di felicitá si é isterici.