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Italiani….un popolo inesistente ammalato di qualunquismo

Creato il 25 gennaio 2012 da Malpaese @IlMalpaese

Innanzitutto diamo una spiegazione di cio’ che si intende con la parola QUALUNQUISMO . Cito da Wilkipedia : ” Con il termine qualunquismo si indica un atteggiamento vagamente ispirato alle azioni del movimento dell’uomo qualunque, che rinnega o intenzionalmente ignora l’aspetto politico del vivere associato . Comparve in Italia nell’ immediato dopoguerra ad opera del suo ideologo, Guglielmo Giannini. E’ caratterizzato da una generica sfiducia delle istituzioni, viste come distanti, perniciose o comunque di disturbo, di intralcio nell’autonomo proseguimento delle scelte soggettive individuali. Questo atteggiamento e’ considerato negativamente dagli uomini politicamente attenti, che ne sottolineano i rischi connessi al rifiuto della partecipazione in un sistema democratico ” !!!! Questa E’ la vera malattia degli italiani , di tutti i ceti sociali e di ogni credo politico. Perche ‘ vedete, non si spiegherebbero altrimenti certe frasi , esternazioni e luogi comuni che ogni giorno sentiamo in ogni luogo e situazione. Fa’ anche stupore sentire certe affermazioni da persone che credavamo fossero, per cultura e intelligenza immuni da questo qualunquismo. Mi sono spesso domandato come sia possibile che un popolo antico come il nostro, che abita una terra meravigliosa , che e’ stata la culla di una delle civilta’ piu’ evolute, abbia potuto subire questa regressione culturale e ideologica. Come sia possibile che, pur non avendo zavorre di monarchi e dittature, non si riesca ad avere nel Paese quell’idea di appartenenza allo Stato, visto sempre come nemico e mai come un qualcosa che ci appartiene e a cui noi apparteniamo. Come non si riesca a capire che ognuno di noi sia un CIVES che debba avere come unico scopo l’interesse della POLIS . Sono quindi giunto ad un’ amara considerazione : GLI ITALIANI NON SONO UN POPOLO MA UNA SOMMA DI TANTE TRIBU’ , che si ribellano solo quando il sacrificio tocca loro stessi e che ritrovano sotto la stessa bandiera solo in occasione di vittorie sportive. I rappresentanti  dello Stato vengono visti come nemici da cui difendersi, dimenticando da chi sono stati eletti . Lo Stato diventa quindi una sorta di debitore – creditore da cui esigere e a cui ribellarsi, secondo la famosa formula del CHIAGNI E FOTTI . Pure il nostro vedere sempre il marcio in ogni cosa , il sospetto sempre vivo verso tutto e tutti e’ lo  specchio riflettente che mostra l’ immagine di come siamo realmente.  Non abbiamo al nostro interno alcuna capacita’ di critica, di senso civico e siamo quindi portati a sfogare sullo Stato tutti i nostri malumori e a dargli la colpa delle nostre carenze. Siamo come topi, incantati da  un qualche pifferaio di turno che ci annebbia le menti e ci toglie ogni capacita’ di ragionamento. Quando finalmente capiremo che un popolo, per definirsi tale, deve avere come unico obiettivo il bene comune prima ancora di quello personale, allora e solo allora potremmo davvero costruire un Grande Paese.

 

GIANLUCA BELLENTANI

 



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