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L'abito fa il monaco?

Creato il 02 dicembre 2010 da Jollyroger
Comincio proprio a scocciarmi che il mio piccolo sovrappeso (novantacinque chili per un metro e ottanta non credo mi rendano un’attrazione da circo), sia diventato un argomento di conversazione come il tempo o la partita di domenica scorsa.
Ieri, per esempio, chiama con skype un vecchio collega di mia moglie, in pensione da qualche anno. È in partenza per le maldive; come si diceva una volta: “Bisogna davvero vederle prima che l’oceano se le inghiotta”. È uno a cui piace spendere in cose belle e costose: tv bang & olufsen, iphone, indumenti in cachemire. Ha un paio di maglioni che non mette più, uno di missoni e l’altro in cachemire, chiede se li vogliamo per mio figlio, “Mica per tuo marito, non ci entra di sicuro. Ma adesso quanto pesa?”.
Ma guarda un po', il solito argomento di conversazione. Non glielo dico, sono cazzi miei, io non ti chiedo quanto ce l’hai lungo o se ti tira ancora.
L’altro giorno, il direttore, che mi telefona esclusivamente durante il pranzo e la cena, mi chiede cosa sto mangiando. “Due barrette ai cereali” rispondo io. Lui si fa molto interessato, so che la moglie lo tiene a stecchetto e so anche che è uno a cui non piace ingrassare.
“Ah, quelle barrettine della kellogg’s, e come sono? Poi non ti viene fame? Ma sei dimagrito?”.
Che noia dover parlare sempre di queste cose, doversi ogni volta sottoporre a una radiografia malcelata da parte di tutti quanti, come passare attraverso dei maledetti body scanner che ti riducono ai minimi termini.
E riparlando del direttore, salta fuori che il catalogo, che all’inizio avrebbe dovuto rendere un tot di euro cash e poi invece qualche euro in più ma fatturato, oggi è calato nuovamente alla cifra cash, ma fatturata. Fra un po’ andrà a finire che dovrò pagare io.

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