Magazine Racconti

L'amore è un coltello affilato

Da Weirde
Mi sono accorta che è un bel po' che non presento un mio racconto sul blog, perciò ecco qua:
 Mi sono accorta che è un bel po' che non presebMiM
L'AMORE E' UN COLTELLO AFFILATO
jamie-chung-photography
Lisa iniziò a camminare lentamente intorno a Jace. Lui era seduto, a capo chino, su una sedia in ferro posta al centro del soggiorno.Ogni volta che i tacchi di Lisa colpivano il pavimento in legno Jace serrava la mascella, ma non tentava di liberarsi dalle manette che gli imprigionavano i polsi dietro lo schienale della sedia. Lisa si fermò dietro di lui, gli afferrò i capelli e tirò con tutta la sua forza. La testa di Jace si piegò all’indietro, ma nessun suono fuoriuscì dalla sua bocca.

-Niente da dire Jace? Come siamo silenziosi stasera. Come mai? Credi che se non ti ribellerai la tua punizione sarà più lieve? O forse il senso di colpa ti ha tagliato la lingua? Non credo, visto che sono convinta che tu non sappia nemmeno cosa significhi sentirsi veramente in colpa per qualcosa.
Lisa fece scorrere una delle sue unghie laccate lungo la guancia di Jace.
-Credi che dopo averti punito ti perdonerò Jace?
Jace rimase in silenzio.
Lisa lasciò andare i capelli di Jace e poi si sedette a cavalcioni su di lui. Il viso a pochi centimetri dal suo –Credi che dimenticherò il fatto che tu sia andato a letto con quella puttana? Sei veramente convinto che perdonerò il fatto che il tuo corpo, che appartiene solo a me, sia stato toccato ed usato da un’altra?
Iniziò a sbottonare la sua camicia, un bottone alla volta. –Che lei ti abbia assaggiato…. - Lisa avvicinò il volto al petto di Jace e leccò un suo pettorale, poi, con una smorfia di disgusto sputò sul pavimento. -Hai ancora il suo sapore addosso!-  Si alzò e prese dal tavolino poco distante un coltello. -Ancora muto Jace?
Jace alzò il viso e la guardò negli occhi -Niente di ciò che potrei dire cambierebbe la situazione. Ho fatto tutto ciò di cui mi accusi, ma resta il fatto che io ti amo.
Lisa lo schiaffeggiò e godette nel vedere la sua guancia diventare violacea. –Mi ami? Interessante modo di dimostrarlo.-  Sorridendo gli conficcò il coltello nella coscia - Ma preferisco il modo in cui io ho deciso di dimostrarti che non ti amo più!
Jace non emise un suono, ma il sangue colava copioso dalla ferita. Lisa si leccò le labbra –Ho ancora sei coltelli da usare. Non sei curioso di sapere dove li utilizzerò? Sfregerò le labbra che lei ha baciato? O taglierò il pene con cui l’hai scopata? Cosa preferisci?
Prese un altro coltello e lo usò per incidere le parole BASTARDO TRADITORE rispettivamente sul petto e sulla schiena di Jace, ma ancora una volta lui non reagì né le rispose. Spazientita Lisa gli conficcò il coltello nella coscia rimasta illesa fino ad allora. –Urla! Impreca! Pregami di smettere! Non restare lì muto e docile! Non tieni al tuo aspetto? Non tieni alla tua vita? Lacerai che ferisca ancora? 
La voce di Jace risuonò sommessa nella grande stanza in cui si trovavano -L’unico modo in cui potresti veramente ferirmi sarebbe andando a letto con un altro. Puniscimi pure, uccidimi se ti può rendere felice, a me non importa. Prova solo che tu sei ancora mia e io ancora tuo. Si ferisce solo chi si ama. 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :