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Il primo Capodanno post rivoluzione e’ stato festeggiato con un bellissimo evento in Piazza Tahrir, con musica, balli e partecipazione non solo Popolare ma anche di personaggi famosi. Un’evento bellissimo che ha segnato la fine del 2011 e l’inizio di un nuovo anno all’insegna del cambiamento. Potete guardare un po’ della serata in questo video qui.
La messa di fine anno e’ stata celebrata come da tradizione, in tutte le chiese Copte egiziane e l’afflusso di credenti e’ stato affiancato da una grande partecipazione di cittadini musulmani. L’Egitto intero si e’ mobilitato a favore della Santa Messa: volontari si sono recati in chiesa con i credenti, altri hanno protetto l’esterno delle strutture ed il coinvolgimento della Popolazione e’ stato altissimo. Avevamo parlato qui dell’attentato del 2010 in cui la Chiesa dei Santi ad Alessandria d’Egitto fu fatta esplodere provocando molti morti e feriti. Proprio per evitare che una cosa del genere si ripetesse, il gruppo dei Fratelli Musulmani aveva chiesto alla Giunta Militare di proteggere ogni Chiesa d’Egitto. A questa richiesta si e’ affiancata la partecipazione Popolare, un’ulteriore dimostrazione e prova che in Egitto nessuno fa differenza tra una religione ed un’altra. Chi ha creato differenze, fino ad ora, e’ stato il Governo prima ed i media dopo.
Il Natale Copto, celebrato il 6 Gennaio con la Messa della Vigilia a Mezzanotte ed il 7 Gennaio come festivita non solo Cristiana, ma nazionale, e’ stato festeggiato in maniera del tutto tranquilla e tradizionale, senza problemi di nessun tipo da parte di alcuni.
Dal fronte politico invece, si concluderanno l’11 ed il 12 Gennaio le elezioni Parlamentari, con il ballottaggio previsto dopo i risultati dell’ultima tranche del 3 Gennaio scorso. Dopodiche’, il Parlamento sara’ pronto e si comincera’ a lavorare sulla nuova Costituzione. I risultati fino ad ora mostrano il Gruppo dei Fratelli Musulmani come quasi certo ”vincitore”, seguito dal Partito Salafita “Nour” ed il Partito Liberale “El Waft el Gidid”. I seggi sono ben distribuiti e per la prima volta in Egitto, un vero arcobaleno di Partiti colorera’ il cielo Parlamentare egiziano. Tutti avranno voce, ed il risultato di queste prime elezioni post rivoluzione, secondo me, e’ il primo vero figlio della Rivoluzione. Potra’ non piacere all’estero, e nemmeno agli europei ed americani che in Egitto vivono come non potrebbero nel loro Paese, ma questa e’ la realta’. Se i Fratelli Musulmani hanno ottenuto questo risultato e’ perche’ il Popolo ha voluto cosi’. E se il Popolo li ha scelti un motivo ci sara’. Perche’ a votarli non sono stati solo i musulmani, ma una bella fetta di egiziani di tutte le religioni e livello sociale.
I Fratelli Musulmani, da sempre infatti, sono stati vicino al Popolo.
Quando la dittatura creava la poverta’, negli anni passati, I Fratelli Musulmani erano nei quartieri popolari, aiutavano economicamente il Popolo anche con iniziative sociali. Creavano banchi di merce a poco prezzo, dagli alimentari al vestiario, dai libri alle medicine, supportavano quella parte del Popolo che soffriva, e che soffre finora. I Fratelli Musulmani sono parte della gente, per questo hanno avuto la maggioranza. Ed e’ un vero peccato sentire frasi del tipo “Fare una rivoluzione per poi avere I Fratelli Musulmani al potere”.. Si perche’ una frase come questa, cosi’ in voga in rete in questo periodo e’ sintomo di poca stima nei confronti del Popolo, e poca tolleranza nei confronti delle scelte altrui.
Gli egiziani hanno fatto una Rivoluzione per poter essere liberi di scegliere, e se la loro scelta e’ questa, tutti dobbiamo rispettarla. Loro hanno lottato, loro hanno dato la loro vita e quindi loro devono decidere.
Io non ho votato il Gruppo dei Fratelli Musulmani, e nessuno li ha votati in casa mia o tra miei amici o parenti, ma non mi dispiacciono. Un gruppo cosi’ vario, in cui donne, Cristiani Copti e Musulmani cooperano per la riuscita della stessa missione e’ senza dubbio da appoggiare.
Intanto oggi Moubarak e’ tornato in aula, e dalla settimana scorsa si parla della richiesta di applicazione della Pena Capitale per l’Ex Rais. Continuano all’esterno dell’Accademia di Polizia le manifestazioni di appoggio per l’ex Rais e le manifestazioni di rabbia dei genitori e amici dei Martiri della Rivoluzione. Moubarak rischia la Pena di morte se sara’ provato che ordino’ di sparare sui Manifestanti durante la Rivoluzione causando la morte di 850 giovani egiziani.
Chissa’ se lui, l’ex Faraone d’Egitto, se ne rende conto.
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