Puntata speciale, fuori dal palinsesto settimanale, con tanti ragazzi nello studio de La7 dove si registra la trasmissione dell‘Infedele. L’argomento di attualità che ha motivato gli straordinari a Gad Lerner è legato alla formazione del nuovo governo. Facce nuove alla guida del nostro paese e facce nuove nello studio televisivo. Numerosi i volti giovanili che siedono e sono in collegamento esterno per indagare la linea di governo tracciata dal Premier incaricato Mario Monti, dopo la presentato della nuova squadra di governo.
Gli opinionisti hanno invece volti conosciuti come il professor Roberto Perotti dell’Università Bocconi di Milano; lo storico Marco Revelli; il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti; la politologa Sofia Ventura; il presidente del Consiglio regionale lombardo, Davide Boni della Lega; e i giornalisti Massimo Mucchetti, Antonella Mascali, Luigi Amiconi.

Supermario ha preso in mano la situazione, una sorta di curatore fallimentare che si è affacciato alla guida del nostro paese. La nostra ultima speranza. Qualcuno di competente, credibile per rincollare l’immagine italiana e ricostruire fiducia all’interno e all’estero. Una situazione non piacevole, certamente non facile, ma è la realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Una realtà dall’esito è incerto. Una scommessa che speriamo non fallisca.
Anche se sulla nuova ricetta anticrisi, ci sono opinioni differenti.

Siamo convinti che il percorso sarà lungo e difficile, che Supermario, si troverà di fronte sacche di resistenza che non vedono di buon occhio la sua serietà e sobrietà e che al contrario, farebbero bene ad assecondarlo se vogliono riguadagnare punti sull’elettorato.
Sappiamo che la politica precedente non ha saputo dare le risposte giuste.
Sappiamo che il sistema Berlusconi non ha funzionato.
Sappiamo che non è affatto scontato che Mario Monti riesca a evitare un dissesto del bilancio statale italiano, e quindi della moneta unica europea.
Sappiamo che il tecnocrate è partito con la disposizione d’animo giusta anche per realizzare quei tagli ai costi della politica tante volte promessi e rimasti sulla carta.

Sappiamo che c’è l’ansia per la crisi e la curiosità per l’uomo nuovo, ma intanto abbiamo voltato pagina.