Quotidianamente la Digos, una divisione operativa della Polizia di Stato che si occupa di contrastare l’eversione dell’ordine democratico (attività di antiterrorismo) individua e controlla cellule pericolose della società. Dal 2010 nel loro taccuino nero è finita anche l’UAAR, l’associazione di atei reazio-razionalisti italiani.
In particolare, l’attuale segretario Raffaele Carcano, è stato schedato assieme agli altri responsabili dell’associazione durante la Giornata di memoria della breccia di Porta Pia a Roma nel settembre del 2010. Gli organizzatori dell’evento avevano rifiutato il solito sermone conclusivo degli atei integralisti, escludendoli dall’elenco degli invitati, e nel contempo chiedendo la partecipazione del segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. Una delegazione di responsabili dell’UAAR ha così deciso di sfidare il divieto e ha organizzato una marcia non autorizzata per infastidire lo svolgersi dell’evento. Gli agenti della Digos li hanno però fermati requisito loro i documenti, li hanno schedati per bene e hanno restituito i documenti solo al termine della manifestazione.
In questi ultimi due anni non sono certo passati inosservati gli auguri di morte e i festeggiamenti per la morte di credenti, che continuamente compaiono nei commenti sul loro sito web, i contatti tra l’UAAR e i neofascisti di Casapound, l’iniziativa di recarsi nel centro sociale Acrobax -i cosiddetti “sfascia vetrine”- a proporre lo “sbattezzo”, sopratutto dopo che il Capo della polizia Manganelli ha informato che in questo centro sociale vengono nascoste le armi per i Black Bloc. Così la Digos giustamente continua a braccare l’associazione, a monitorare ogni attività, a fotografare e schedare i responsabili. Ad esempio gli agenti hanno stazionato fissi durante i vari “Darwin Day” organizzati il mese scorso. Giulio Mastrogiuseppe, tra i responsabili dell’associazione nell’Abruzzo, ha quindi deciso di rivolgersi in una delirante lettera aperta al Prefetto dell’Aquila scrivendo: «vorrei sottoporre alla Sua attenzione la strana storia d’amore sbocciata tra la Digos di Sulmona ed il circolo UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) cittadino in particolare nella persona della sua coordinatrice». Mastrogiuseppe si è lamentato contro la «presenza della suddetta Digos in manifestazioni assolutamente pacifiche e civili come la conferenza per il “Darwin day”», e delle «forze dell’ordine che fotografano a mo’ di schedatura i presenti». Il militante ha quindi elogiato i membri dell’associazione, che sono «cittadini rispettabilissimi e dalle fedine penali immacolate», che «nessun ateo ha mai fatto guerra per le sue “non credenze”» (saranno d’accordo i reduci degli ateismi di stato?), affermando che «la Digos dovrebbe essere presente in tutte le chiese, sinagoghe e moschee in occasione di tutte le messe e funzioni religiose officiate in Italia in quanto, storicamente, molto più pericolose di una riunione di pochi, sparuti non credenti».
L’infastidito uaarino Mastrogiuseppe ha anche ipotizzato che il Prefetto Iurato o stia trattando l’UAAR come una cellula terrorista o stia complottando contro Charles Darwin e l’evoluzionismo, temendo che per la Digos, l’UAAR sia «una cricca di pericolosi sovversivi perché diffidano delle teorie creazioniste». A questo punto possiamo dire che -dopo il vigile urbano Dante Svarca che ha chiesto l’analisi chimica delle ostie consacrate, il filosofo-fai-da-te Bruno Gualerzi, la neopagana responsabile del sito web Florasol Accursio, il responsabile di Roma Marcello Rinaldi che contatta per parcondicio i neofascisti Casapound dopo aver solidarizzato con i centri sociali di estrema sinistra e Massimo Maiurana, membro del Comitato del Coordinamento dell’Uaar, nonché responsabile della comunicazione interna dell”associazione che afferma: «Casapound non è un’organizzazione violenta come lo sono altre» – possiamo dire che in casa UAAR è nata una nuova stella: il complottista Giulio Mastrogiuseppe….benvenuto!