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L'universo femminile di Labaki

Creato il 02 febbraio 2012 da Presidenziali @Presidenziali
L'universo femminile di LabakiE ora dove andiamo, presentatoa Cannes nella sezione Un Certain Regard, é il secondo lungometraggio direttoed interpretato dalla regista e attrice libanese Nadine Labaki, e come nellasua opera prima Caramel, ci raccontal'universo femminile e l'amicizia, con ironia e un velo di poesia, ma mentre inCaramel si respira leggerezza eprofumo di caramello, e l'intimità propria delle donne si consuma tra un colpodi spazzola e una ceretta, nell'ultima pellicola l'unione supera le divergenzeideologiche e religiose, Labaki ci spiega come sarebbe possibile superare ladifficile convivenza tra mondo musulmano e cristiano, in una terra in cui leguerre si susseguono da decadi. Parte dal microcosmo di una comunità, dove ungruppo di donne musulmane e cristiane, sono unite da una profonda amicizia ecomplicità, ecco la possibilità di salvezza. Le donne e l'amicizia. Labakicomincia con una forza espressiva e diretta, con la scena delle donne vestitedi nero,  che dondolano cantando unalenta litania, dirette al cimitero, in una terra polverosa, alcune indossano ilvelo altre portano al collo la croce. Condividono lo stesso dolore, la mortedei propri figli e mariti a causa di una guerra di intolleranze. Perciò,condividono lo stesso scopo, cercare di portare la quiete e un equilibrio dipace tra i propri mariti e figli. S'inventano metodi più improbabili perdistrarre gli uomini del villaggio, assoldano un gruppo di ballerine dell'estEuropa, cucinano torte e biscotti di hashish, per abbonirli, inneggiano almiracolo e tingono finte lacrime di sangue alla Madonna. Con ilarità il film sbeffeggiae minimizza ridicolmente la figura maschile, valorizzando al massimo l'amiciziatra queste donne che supera la credenza religiosa, più forte della fede in Dio,in un mondo prettamente maschile, dove i diritti non sono scontati, e si vivein bilico tra continue tensioni interreligiose, in un tempo in cui il passato èdoloroso, il presente è instabile ma c'è una speranza, se ci si chiede doveandare. Tra lacrime e risate, senza ovvietà, Labaki propone la soluzione, convince,commuove, diverte, con estrema bravura mescola drammaticità e commedia, con sprazzidi musical e neorealismo, risultando capace di rapportare l'impegnocontenutistico a soluzioni formali di valore. 

Voto: 7


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