Quando ho messo in piedi la mia personalissima “fattoria degli animali” (che trovate esattamente al capitolo 3 di questo caro libro) mi sono scordata di inserire un animaletto che è molto diffuso, soprattutto oggigiorno, forse perchè non fa categoria a sé, ma è una possibile parte di molti animali “uomo” che si trovano in giro: la lumaca (o tartaruga). Ciò che accomuna entrambe le specie è sicuramente la lentezza, un pregio, in alcuni casi, sostenuto dal detto “chi va piano va sano e va lontano“, un difetto, in tanti altri casi, supportato dal pensiero “cazzo, ti muovi o ti serve un reattore (che non ti dico dove perchè in fondo sono una signora)?“.
L’uomo lumaca è lento nelle azioni, nelle reazioni, nelle relazioni, è minuziosamente attento (e questo rientra tra i pregi) tanto quando deliziosamente perso nel suo mondo che si porta appresso sotto forma di guscio o corazza. E’ elegante nel suo ponderare frasi e gesti, ipnotico mentre tra una parola e l’altra fa passare quel quarto d’ora di poesia nel quale ogni donna avverte quella strana sensazione di vuoto che si prova lanciandosi dal trampolino più alto prima di riuscire ad avvertire la presenza del mare. E se in alcuni momenti la lentezza è un irrinunciabile valore aggiunto, in altri è snervante. Qualche sera fa, mentre declamavo queste sante perplessità in un locale pubblico (ovviamente le declamavo perchè stavo parlando con la mia amica che lavorava), allo stesso tavolo con un conoscente uomo gentile e di bell’aspetto, dopo una decina di minuti di invettive contro l’esemplare-lumaca, lui alza la testa e serafico afferma: “Io sono lento“!
“De’, me n’ero accorta” è stato il primo pensiero. Poi ho riflettuto: meglio indagare e sfruttare l’esemplare per cercare di capire cosa passa nel cervello di una lumac…cioè, di un uomo non proprio rapido. Ebbene, ho scoperto 3 varianti fondamentali della lentezza maschile (per arrivare alle quali mi ci è voluta una discreta quantità di tempo, oltre ad una serie infinita di domande dirette per tirare fuori queste verità)…
1-L’uomo è lento perchè naturalmente pigro! Non tutti abbiamo gli stessi ritmi vitali, quindi bisogna accettare le differenze e farsene una ragione. Non sono tutti rapidi, non hanno tutti la battuta pronta, non tutti hanno una velocità nel passare dal pensiero all’azione in pochissimo tempo. Quindi? Niente, per relazionarsi con la lumaca vera bisogna avere pazienza e soprattutto non tentare in alcun modo di accelerarla. Lumaca è e lumaca resta.
2-L’uomo è lento perchè non gli importa di voi! Se ci mette anni a rispondere ad un messaggio o non richiama o non manifesta nessuna voglia di rivedervi è probabile che tutta questa lentezza non sia altro che un temporeggiamento a caccia di scuse. E qui non possiamo permetterci dare del lento ad uno che in realtà non sa essere diretto. Meglio chiamarlo con il vero nome…;)
3-L’uomo è lento perchè preciso, pignolo e dedicato. Fa le cose con cura, senza tirarle via, evita di rispondere cose-a-caso solo per la necessità di essere rapido magari mentre è nel pieno di una riunione o poco prima dell’inizio di una partita a calcetto. Dedica attenzioni quando ha tempo, quando se la sente, quando è sicuro di poterlo fare al meglio. Il “quando” è una variabile temporale sconosciuta (possono passare ore come mesi). Un uomo quasi d’altri tempi, in questi moderni giorni nei quali o sei in grado di fare molte cose contemporaneamente o sei un cretino. Questa variante è la più auspicabile…anche se non per questo meno snervante.
Riconoscere se la lumaca ci è, ci fa o è stronza…questo lo lascio decidere di volta in volta alla vostra sensibilità e all’immancabile intuito femminile! E cmq…
Ah, ancora un paio di settimane e poi ci risentiremo anche in radio, sempre su m2o, sempre in compagnia di Mariolina Simone, ma con un cambio d’orario: 18-20, tutti i venerdì…aggiornamenti prestissimo!