La battaglia elettorale comasca si fa a colpi di social network. I candidati "spammer", ora mandano messaggi privati su Facebook per convincerti a votarli, gli aspiranti assessori linkano post sulle bacheche dei malcapitati amici virtuali, o ancora si viene aggiunti all'insaputa a nuovi gruppi, slogan come immagini di copertina. Addio, dunque, ai vecchi "santini" oramai troppo obsoleti per le nuove generazioni, le campagne elettorali ora sono interattive, i candidati rispondono a qualsiasi domanda in poche ore al massimo grazie ai commenti su Facebook, oppure twittano il proprio pensiero, qualcuno, i più insistenti, addirittura te lo mandano per e-mail. Una scelta che potrebbe essere volta a ridurre i costi delle classiche campagne elettorali le quali, tra volantini, manifesti e gazebi spesso erano davvero troppo ingenti e si sà, la necessità aguzza l'ingegno, visto anche il gran numero di liste civiche che la pubblicità la pagano con le proprie tasche ed il periodo di crisi economica che stiamo attraversando.
Voi cosa ne pensate?
Valentina Nichele
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