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La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna

Da Sorelleinpentola
La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna
Un venticello lieve muove le fronde degli alberi. La ghiaia scricchiola sotto i sandali. In fondo, la sagoma di un vecchio casale rosa che si apre in una rustica e accogliente corte dai colori tenui e delicati.
Siamo a Cannigione, in provincia di Olbia-Tempio, a pochi passi da Arzachena, nella splendida Costa Smeralda, in Gallura. E proprio nel paradiso di acque cristalline, residence da sogno, campi da golf, porti turistici e locali alla moda che si materializza questo luogo incontaminato, questa struttura agrituristica che offre al cliente locale o turista, il modo di estraniarsi dalle luci e dalla confusione dell'estate smeralda e vivere la vera Gallura, la vera Sardegna.
La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna
Entriamo nel locale ed ecco che l'atmosfera si fa calda, familiare. Per un attimo dimentichiamo di essere in vacanza al mare e ci lasciamo guidare dalla cucina tipica di questi luoghi. Qui non compare il menu, il pescato del giorno in bellavista, non ci sono neon luminosi e neanche volti noti dello spettacolo.
La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna
Ci sediamo. Tavoli in legno d'olivo, tovagliette in cotone color vaniglia, piatti e bicchieri semplici, luci soffuse e colori pastello alle pareti, fiori, piante, erbe aromatiche ovunque e un buon profumo di cose buone.
Un buon inizio.
Una sorridente signorina ci porta le bevande e poi con rapidità (a volte eccessiva) un susseguirsi di antipasti di terra di vario genere (dai salumi locali, alle verdure in pastella, ai formaggi di capra e pecora), per poi continuare con i primi classici della cucina gallurese: i puligioni, tipici ravioli ripieni di ricotta, conditi con salsa al pomodoro, la dorata e caldissima suppa cuàta (un piatto di facile realizzazione ma che ha bisogno di amore, ingredienti giusti  e calore per essere esaltata al meglio: è una zuppa di pane, formaggio fresco a fette, coperta di brodo di manzo o pecora e lasciata cuocere a dorarsi in forno caldo.) 
In Gallura non c'è agriturismo o ristorante che si rispetti che non faccia la suppa cuàta. Ma è anche vero che molti cercano di utilizzare brodi vegetali, formaggi stagionati, verdure lesse o anche pesce. Diffidate.
La suppa si riconosce dal profumo e dall'aspetto. Profumo di cose buone, aspetto appetitoso, croccante e dorato. E un consiglio: mangiate prima la parte interna, tenera, filante e per finire la parte croccante e saporita. Il piacere durerà più a lungo.
La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna
Ma il piatto forte, quello per cui vale la pena fare qualche km in più è il porcetto, porceddu, maialino allo spiedo fatto cuocere per ore. E alla fine della cottura questa preparazione antichissima raggiunge la sua esaltazione massima. La cotenna del maialino diventa dura, del colore della terracotta, croccante sotto i denti, e la carne è morbida e succosa e ha il profumo del mirto, del rosmarino, dell'alloro, ha il calore del fuoco. Il tutto condito con un vino rosso, senza pretese, della cantina di famiglia.
La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna
E per concludere la serata, una dolce sorpresa: le pardulas calde. Dei dolcetti ripieni di ricotta, chiamati anche ricottelle, deliziosi.
A cadenza settimanale a La colti si cambia il menu, cambiano i piatti in base alla disponibilità dei prodotti, alla fantasia delle cuoche. Si, in cucina ci sono le donne e allo spiedo un uomo, come nella più antica tradizione di famiglia.
La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna
La Colti, agriturismo Cannigione, Sardegna

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