Magazine Diario personale

La conchiglia della presuntuosa

Da Nina
Quando ha deciso di scrivermi la sua conchiglia lei era alla sua seconda Fivet eterologa e io avevo appena scoperto che la mia aveva portato il risultato sperato. Da una parte io, con la mia gioia, dall'altra lei, poco dopo, con il suo dolore. Vicine, seppur lontane geograficamente e per esperienza di vita. Questo le scrivevo:
Non considerarti al 10° tentativo, sono due percorsi diversi quelli dalle IUI e delle Fivet. Forse questo potrà aiutarti a non sentirti così sconfitta e a uscire da quel meccanismo insano che ti fa sentire parte di statistiche e calcoli. Noi non siamo numeri, non siamo casi, siamo corpi, sangue, anime, ognuna con la sua storia e il suo percorso. C'è che riesce alla prima, come me, ma deve passare il calvario di amputarsi parti del suo corpo e chi magari dopo 3. Nulla è detto, siamo troppo diverse le une dalle altre. Prenditi il tuo tempo, sana la ferita, accogli il tuo senso di fallimento, la sconfitta, sapendo che è proprio da questo dolore che nascerà la forza straordinaria che solo noi donne possediamo: quella di risorgere, rinascere ogni volta, rinnovate. La stessa forza che ti porterà a cercare ancora, ma con una consapevolezza nuova.
E in questo io credo ancora. Poi è arrivato il turno della sua conchiglia, proprio mentre è nel pieno del suo terzo tentativo. A noi piace credere nelle coincidenze, qui nella spiaggia di Nina e soprattutto nel potere terapeutico della Rete che qui si è formata. Il 24 farà le beta, questo è il modo più dolce e concreto che conosco per aiutarla a far passare questo tempo infinito - carico di paure, di pensieri, di immagini e mostri - e  per sostenerla con la nostra energia positiva. Gooood Viiiibes!
LA CONCHIGLIA DELLA PRESUNTUOSA LA CONCHIGLIA DELLA PRESUNTUOSA
LA CONCHIGLIA DELLA PRESUNTUOSA Illustrazione di Francesca Ballarini
*
Eccomi qua: LaPresuntuosa…  Mi presento a voi mettendo in conto di risultarvi subito un bel po’ antipatica e confidando però nella vostra assoluzione: io sono quella che ha tifato contro di voi, da febbraio ad oggi. Eravate le mie competitors per una questione di probabilità statistica, e mentre speravo che a me andasse tutto bene, mettevo in conto che per voi arrivassero gli insuccessi.  Mi spiego: la ginecologa al primo colloquio disse “la media dei tentativi di IUI prima di avere un positivo è 5” e io come lo recepii?: “a me ne basterà 1…peccato per la poveretta che per far la media con me, ne dovrà fare 9!” Statistiche alla mano, se io avessi fatto in fretta, qualcun’altra avrebbe impiegato di più… e la cosa, devo dire a mia difesa, non mi faceva affatto gioire, ma tant’è, era il prezzo che un’altra avrebbe dovuto pagare, per la mia felicità…  Dunque in sostanza ho tifato contro di voi…ho pensato “ok la partenza è in salita, ma ora mi gioco bene le mie carte.. .e tempo un mese, massimo due o tre, io tutto questo mondo della fecondazione assistita me lo lascio alle spalle, lo lascio ad altre donne, altre che hanno problemi da risolvere, anti mulleriani non da 10 e lode come il mio, tube chiuse, endometriosi… lo lascio a loro”  A voi quindi…ed oggi ve ne chiedo scusa.  Poi per completezza d’informazione vi dico anche che di fatto se non siete rimaste incinte in questi mesi, non è stato per fare la media con me, perché col cavolo che a me è andata bene al primo tentativo! Mentre vi scrivo sono in Nord Europa in attesa domani del mio 10° tentativo..e così arrivata proprio a quel numero che mesi fa mi sembrava lontanissimo da me, quasi per chiudere un cerchio, mi sono messa a scrivere a te Nina, e a tutte le altre con te, se tu riterrai di volere condividere la mia storia. Ho letto le vostre conchiglie, ogni mese un po’ meno sicura di me, ogni mese un po’ meno presuntuosa; ho condiviso il dolore di chi le aveva scritte prima di me, ho riconosciuto la stessa incredulità mia, nelle altre, nel realizzare che essere fertile non è scontato, che portare avanti una gravidanza non è scontato, riesce bene a quasi tutte le donne del mondo, ma non a tutte; ho pianto tanto perché ogni mese dovevo arrendermi all’evidenza che io non ero tra quelle tutte; mi sono tenuta ancora più forte a MrMarito e così ho scoperto cos’è la vera pazienza, la vera perseveranza, il rimanere positivi davanti al Clearblue negativo, in attesa un giorno di essere premiati e dare un senso al tutto.  La nostra storia comincia con un tumore al MrMarito quando era ancora un bambino, quindi continua con un secondo tumore l’anno prima di sposarci, e con gli accertamenti vari per vedere se le cure chemioradioterapiche non hanno all’ epoca fatto danni, poi prosegue con il duro verdetto della azoospermia, e lo smarrimento suo e mio, che però dura giusto un attimo, perché presto viene superato dall’idea che i figli sono di chi li cresce e la loro origine biologica ci importa relativamente. Da qui in poi inizia la nostra vita fuorilegge (orrore orrore! per la Legge 40  è questo che noi siamo: dei fuorilegge) fatta ogni mese di un volo, una semplice inseminazione con il seme di un donatore anonimo, la mia bellissima sensazione di essere incinta per le 2 settimane successive, e poi, dopo la famosa “prova contraria” , la tristezza più cupa. Così avanti, mese dopo mese, (perché quando mi ci metto sono una stakanovista, dunque niente pause, il giorno dopo si ricomincia) non và la prima IUI, e io faccio la seconda, poi la terza, la quarta, la quinta, la sesta, la settima e l’ottava… otto mesi di seguito: mi sono fatta prendere la mano direte voi..ed oggi lo dico anch’io, ma lì per lì, ogni volta sentivo che sarebbe stata quella buona, i miei esami dicevano che ero tutta a posto e non occorreva la FIVET, ed io mi sono lasciata cullare da questo approccio scandinavo un po’ tutto natura, cicli spontanei, al massimo qualche stick Clearblue per capire quando avviene l’ovulazione. Rivista oggi mi faccio un po’ tenerezza.  Per dirla tutta dal 4° tentativo ho cambiato approccio, iniziando i monitoraggi, le punture di Gonal F, il Gonasi, il progesterone per favorire l’impianto, ecc… e da allora lo stress è solo aumentato a causa delle due scuole di pensiero diverse, con la clinica che dava istruzioni vaghe, il ginecologo italiano che non mancava mai di farmi pesare che lui avrebbe fatto diversamente, se solo mi avesse seguito lui per tutto, ed in mezzo io, sempre più confusa, che mi domandavo che senso avesse parlare così a una donna che di fatto non ha altra scelta. “Vado forse all’estero per capriccio? Io e mio marito secondo te non spenderemmo più volentieri i nostri soldi per un viaggetto di piacere, che per una bella inseminazione in terra straniera?” Traspare stress dalle mie parole, vero? Tu leggerai e penserai che sono al limite, ma non è del tutto vero. Sono provata, provata dalle 8 IUI e dalla prima FIVET, ma tranne alcuni momenti di vero dolore e sconforto, in generale sto ancora bene, sono ancora capace di condurre una vita semi-normale; ho però una paura folle che al prossimo giro, se non dovesse andare bene questo, proprio questo, il fatidico 10°, si potrebbe instillare in me, senza volerlo, lo stupido pensiero che superati i dieci non rientro più in nessuna delle famose medie, e la mia marcia spedita alla ricerca di un figlio potrebbe subire un stop; tutta la forza che mi ha fatto andare avanti in questi 10 mesi potrebbe abbandonarmi.. La gioia vera l’ho provata alla prima FIVET, 12 splendidi ovetti, tutti fecondati al 2° giorno, 6 diventati blastocisti al 5° giorno, due trasferiti: i miei splendidi due minuscoli bimbi, che mi hanno fatto consumare nell’attesa del post-transfer per poi darci la gioia inebriante del vedere scritto su Clearblue “Incinta 1-2”, e noi due scemi, davanti a quel responso, lacrime e risate incredule, felicità, realizzazione, amore all’ennesima potenza, noi due capaci di superare gli ostacoli ed ora pronti a partire per quella magnifica avventura …poi i giorni successivi, le beta che precipitavano, la sentenza del ginecologo che la chiamava “gravidanza biochimica”, “mi spiace signora, ma non può farci niente” ed io che neanche sapevo cosa fosse una biochimica, io che ero tornata LaPresuntuosa, io che non potevo credere che stesse succedendo a me..non lo avevo proprio messo in conto. Ora so anche questo, so che non devo dare per scontato proprio niente. Poi però di fondo rimango positiva e ancora credo che tutte noi, tutte quante, le donne che fanno l’amore in vitro col proprio compagno, o che usano semi, ovuli ed embrioni di sconosciuti, le donne che un figlio lo cercano da sole o con la propria compagna, ma anche gli uomini che si affidano agli uteri in affitto, insomma tutti noi abbiamo il diritto di sognare di farcela un giorno ad avere tra le braccia nostro figlio; e ce lo meritiamo pure, ecco. Così domani affronterò il nuovo pick up e poi aspetterò che due nuovi minuscoli bimbi tornino da me, sperando che sentano quanto io e il loro papà li desideriamo, e che facciano anche loro la loro parte, per rimanere con noi.  Questa è la mia storia, raccontata un po’ così, usata forse come terapia per esorcizzare la paura di domani.  So dall’ultima conchiglia pubblicata che in questi giorni in cui tu stessa stai maneggiando Meropur e Cetrotide hai giustamente scelto di startene in pace tranquilla, dedicarti solo a te, al tuo amore e all’avventura che state per affrontare, che vi auguro con tutto il cuore vi porti tra 9 mesi ad abbracciare il vostro bimbo.  So quindi che non leggerai subito questa mia lettera, ma confido che lo farai un giorno. Intanto ha fatto bene a me scriverla, dunque ti ringrazio comunque perché il tuo blog mi ha spronato a farlo. Ora vado a dormire, che domani la sveglia suona presto… un abbraccio AGGIORNAMENTO DI DICEMBRE 2012 Erano 9, erano meravigliosi, o almeno erano meravigliosi per me, poi sono rimasti in 4, li hanno portati alla sesta giornata perché sembravano forti, e solo in 2 ce l’hanno fatta; me li hanno trasferiti, ed io li amavo, avevo un nome per entrambi, ho scritto un sms a mia madre “purtroppo gli altri non ce l’hanno fatta, ma noi siamo felici perché ci sono loro due, le ginecologhe hanno detto che sono due blastocisti 4AA, e che devo stare tranquilla perché andrà bene e questo Natale avrò già un inizio di pancia!”  Così ho vissuto sulle nuvole per il post transfer…e sono ricaduta dolorosamente a terra da sempre più in alto. Beta basse. “E’ raro che due così bei blastocisti non si annidino…ma accade”..ed è accaduto. Ed io mi dispero ancora, sono costretta a mettere da parte tutti i bei film che mi ero fatta sulla gravidanza in inverno/primavera e il parto a luglio.. A voi capita di fantasticare? Io ormai ho fantasticato su tutto, nel delirio delle fantasticherie penso random “se nasce a luglio indosserò questo…..se avrò la pancia grossa a febbraio non potrò chiudere il piumino..cose sempre più stupide…se nasce in estate poveretto ai compleanni non potrà avere la sua festicciola con i compagni di classe…” Ma la festa è finita, per me e per Lui ora non c’è nessuna festa.  AGGIORNAMENTO DI MARZO 2013 Quanto è dura. L’ultimo anno è stato davvero una corsa a ostacoli e andando avanti mi pare che ‘sti maledetti siano sempre più alti, ma probabilmente sono solo io che sono più stanca e faccio più fatica a saltarli. E dire che ormai dovrei essere allenata a soffrire, tipo un’atleta che stringe i denti e và tranquillamente avanti.  E un po’ è così, sono assuefatta. I fallimenti fanno sempre male, ma mi sorprendono meno rispetto ai primi mesi.  Che tristezza però, che disincanto.  La Pma pure questo ha comportato: mi ha tolto spontaneità e onesta ignoranza, l’ignoranza ingenua di non sapere neanche quale strada dovessero fare gli ovuli lungo le tube o in cosa si differenziassero dai follicoli. Mi ha consegnato una Laurea Honoris Causa in “Ginecologia per principianti” conseguita grazie alla Tesi in “come può una donna calcolare i giorni fertili, mantenere la mano ferma con la siringa preriempita per evitare lividi alla pancia, prenotare il miglior volo low cost, assentarsi dal lavoro senza preavviso, continuare ad avere una vita sociale degna di questo nome, non provare sentimenti negativi verso le pance altrui, sperare ogni volta intensamente ma non illudersi, mantenersi disinvolta seppur nuda sdraiata e un po’ indifesa davanti all’ ennesimo divaricatore, ed altre amenità simili…” Nel frattempo mentre le mie conoscenze si ampliavano, ed io diventavo più umile di prima e per questo un briciolo meno LaPresuntuosa, i miei amici, quelli in carne ed ossa, quelli che mai avrei creduto di poter perdere, proprio loro, si sono volatilizzati. Altro regalo della Pma..mentre io faccio i conti con il mio nuovo mondo, loro continuano la loro strada. E’ capitato anche a voi?, mi domando.. è così difficile sentirsi compresi da chi non è passato per un’esperienza simile?  Per me lo è.  AGGIORNAMENTO DI GIUGNO 2013 Ad Aprile ho aperto un Blog e magicamente in pochi giorni sono arrivate tante nuove amiche, per lo più compagne di viaggio, anime che in un secondo mi hanno fatta sentire compresa, accolta e coccolata. Le ringrazio con tutto il cuore. Sabato 8 ho fatto il pick up Martedì 11 il transfer di 3 minuscoli embrioni che speriamo ci regalino la più bella sorpresina Kinder della Storia Lo stesso giorno Nina mi chiedeva di spedirle la mia Conchiglia: come non pensare che sia stata una magica coincidenza? Il 24 farò le Beta e per ogni aggiornamento vi rimando al mio Blog . Se ci sarà da festeggiare sarete tutti i benvenuti!!!....ma se anche non dovesse essere così, e per il lieto fine dovessimo ancora aspettare, quella tra me e MrMarito sarebbe comunque la più bella storia d’amore che io potessi augurarmi di vivere. LA CONCHIGLIA DELLA PRESUNTUOSA

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