Magazine Maternità
Ma state diventando così numerose che l'impegno si fa sempre più arduo da mantenere, perciò spesso preferisco tacere, lasciarvi spazio e parola e restare a guardarvi con il cuore spalancato e gonfio di gratitudine.
Questo è quello che farò con la conchiglia di oggi, che è entrata nella mia vita un giorno di luglio, con questimmagine e una splendida foto di girasoli, da cui spuntava un musetto di donna sorridente e gioioso:
Per lasciare il mio grazie, per l' emozione di aver letto parole vive in cui ritrovo anche un po' di me ed incontro altre donne coraggiose che credono che la condivisione sia più forte e radicata in noi femmine della vergogna, della paura del confronto nell'essere diverse, della solitudine. Ci sono anch'io perché mi piacerebbe raccontare la mia storia conchiglia che pero e' ancora un sassolino di sabbia, non ho ancora cominciato, mi sto caricando positivamente e per questo mio percorso, che è anche una rinascita per la donna che sono, mi voglio chiamare Girasole. Guardo al sole come ad attingere energia, e brezza nell'aria calda estiva e sono in un campo con tanti altri girasoli pieni di forza e speranza: le donne come me. Ecco ora mi sento davvero meglio in questa calda mattina estiva!
LA CONCHIGLIA DI GIRASOLE
Illustrazione di Francesca Ballarini
*
Raccontare la mia storia in un blog a persone che non conosco non è cosa comune per me; lo è stato invece in altri momenti della mia vita farlo, durante la mia psicoterapia e nel mio percorso di formazione umana/professionale per diventare psicoterapeuta. Lo farò oggi con una nuova emozione, come a dar luce ad una nuova vita nel dirvi chi sono e dove mi trovo. Mi presento: sono Girasole, per me e per voi in questo particolare momento della mia vita, ho 42 anni ed ho trovato solo pochi giorni fa il blog, è "venuto a me" come un segno... Sogno di essere madre forse da sempre, sicuramente da 12 anni, epoca del mio 1° matrimonio. Troppo giovani (di testa e di esperienze, perché a 30 anni non lo sei solo per un comune ginecologo se vuoi un figlio!) e senza convivenza per capire che non eravamo fatti per stare insieme bene: lui molto simile a me, riservato ai limiti però dell'introversione, la comunicazione è diventata sempre più difficile fino a quando la delusione per non avere figli ci ha definitivamente allontanati. Io volevo parlarne e fare qualcosa oltre una IUI su ciclo spontaneo che non è andata bene, e lui preferiva sotterrare l'argomento, non avevo il sostegno della sua famiglia (veniva da una famiglia molto fredda, poco propensi a dimostrarsi affetto; errore tipico: ci sono cascata pensando di cambiarlo perché ero una psicologa!) da cui la vergogna per il fallimento che vivevamo. Soprattutto mi sentivo sola... tanto che sono andata sempre più giù, in quel mare blu e profondo che è l'inizio della depressione, non sapevo più dove fosse di casa la felicità, il sorriso, la voglia di stare insieme, il confronto con gli altri. Sono scappata da tutto questo all'ennesimo tentativo di parlare e di fronte al suo evitamento... ho deciso di riprendere la professione che in quel momento avevo messo da parte privilegiando un altro lavoro che mi dava più sicurezza economica visto che mi ero sposata. Cosa mi può far bene e aiutare? della serie prova ad essere il medico di te stesso e cerca il tuo benessere. Mi iscrivo allora ad una scuola di specializzazione in psicoterapia dopo colloqui ecc... era il 2005. Qui mi trovo a rifiorire: riprendo a leggere, ad interessarmi degli altri e del mondo che mi circonda, sento che posso avere un'altra prospettiva di vita, fare il lavoro che mi piace, comincio ad essere più attiva, aperta con gli altri, recettiva... e sono particolarmente colpita da un mio collega psicologo. Come si parla bene con lui, è pure molto carino anche se mio marito lo è... cerco di salvare il salvabile cercando di chiarire a casa, di parlare di più di noi e di trovare una soluzione, ma quel mare è diventato ora una corrente che mi trascina con forza verso la vita, la spensieratezza, le emozioni ed anche verso il mio collega.
Lascio mio marito quando mi rendo conto che il mare dei miei sentimenti è molto burrascoso, provo a stare da sola, ma non riesco a non stare vicina alla persona che dopo tempo, un fidanzamento, una convivenza è oggi da tre mesi mio marito! E' incredibile anche per me se ci ripenso, mi sono innamorata come non mai nella mia vita, di un cuore che batte come il mio! niente più oscurità, senso di solitudine, ma una grande gioia di vivere anche se non è stato facile essere oggi a raccontarlo (una psicoterapia innanzitutto e molti momenti di insicurezza e paura nell'affidarmi nuovamente ad un uomo ed al suo amore). Sono stati quasi 6 anni meravigliosi, a volte difficili in cui si è litigato, ci si è messi alla prova, abbiamo anche lavorato insieme con dei gruppi di ascolto, ma mi sembra di essere molto più normale ora. Anche se arrivati a 42 anni (lui ne ha 40) ed avendo maturato da un pò l'idea di un figlio, quest'idea è diventata un potenziale amore per un bambino, un bisogno ed un progetto di vita. Non abbiamo problemi particolari fisici avendo fatto tutti gli esami per una PMA data la mia età, e ci apprestiamo a fare il primo tentativo privatamente nelle prossime settimane se le rosse saranno puntuali! All'inizio ero molto arrabbiata per tutto questo: volevo essere premiata dalla vita perché avevo sofferto tanto, anche lui doveva essere premiato perché ha un papà da 12 anni con l'ictus che assiste come se fosse suo figlio, ma la rabbia serve a poco o meglio va usata perché sotto ci sono molte altre emozioni e sentimenti in ballo, questo l'ho studiato... ma oggi lo so sulla mia pelle. Mi sono detta: anche se non hai niente, se lui non ha niente e donne fanno figli a 40 anni devi aiutarti, ed accettare che certe cose non le possiamo controllare, cose come la vita e la morte.
Sono religiosa ma non cattolica credo, provo a fare yoga, meditazione e mi sento vicina alla filosofia buddista... c'è un'armonia che cerco fuori e dentro di me, a questo sono arrivata a dirmi ultimamente. Mi sento in armonia se penso che anche se in provetta questo figlio se verrà sarà frutto di tanto amore. Mi sento in armonia se penserò alle punture o ai medicinali che prenderò come pozioni di salute e felicità. Mi sento in armonia quando quella rabbia diventa coraggio cioè sangue che scorre nelle vene, sguardo alto e deciso, forza nelle mani e sicurezza dentro di me e poi tanta calma e un piccolo sorriso sul viso. I girasoli guardano il sole e si caricano di energia, così voglio fare e spero facciano tante donne come me. Abbiamo anche presentato una domanda di adozione, perché vogliamo comunque diventare genitori, è una cosa diversa, ma anche lì mi sono emozionata e pianto tanto nel sentire le storie di donne che sono diventate mamme di cuore (rispetto alle mamme di pancia). Io il cuore ce l'ho grande, anche mio marito (il 2° ed unico, perché al primo ex marito neanche a parlarne di un figlio diverso da noi); è il caso di farlo battere ancora di più nell'intraprendere questo (quale poi?!?) percorso ma comunque mano nella mano. Tanta energia positiva a tutte,
Girasole
AGGIORNAMENTO DI FEBBRAIO
Il percorso nella PMA mi ha portato a 2 fivet con un trasferimento totale di 5 bellissimi embrioni, belli al microscopio perché in realtà non hanno attecchito. Grazie a questa esperienza ho scoperto un uomo profondamente innamorato che non mi ha lasciata mai sola (sopportando gli alti e bassi dell'umore), momenti in cui ci siamo uniti ancora di più, fortificati. Purtroppo la mia tiroidite autoimmune non mi aiuta nell attecchimento ed ora a 43 anni compiuti da poco possiamo pensare ad una ovodonazione in Spagna. Il percorso adottivo e' lungo e la burocrazia non invoglia coppie come noi anche se stiamo producendo tutti i documenti necessari, insomma tenta fatica e determinazione ci vogliono per essere felici in 3 o in 4. Io però ho capito ancora di più cosa vuol dire esserlo in 2! In bocca al lupo a tutte,
Girasole
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