Magazine Per Lei

La conchiglia di lux

Creato il 13 aprile 2012 da Nina
Sono Donna.
Ho in me un Pozzo Senzafondo, ricco di tesori sconosciuti.
Quando mi sento persa, 
quando credo di non farcela, 
quando il mio piccolo mondo vacilla e pare,
oh si a me pare,
che stia per crollare,
è sufficiente che io allunghi una mano.
Non fuori
ma dentro di me.
A un passo dal mio stomaco.
Accanto al mio cuore.
Proprio lì, vicino alla gola.
Tra i miei lombi.
Al centro della testa.
Sulle spalle.
Sotto la superficie liscia della pelle.
Ecco si, proprio qui, qui dove c'è il mio Pozzo Senzafondo.
Non ha forma, scorre liquido.
E' una rotondità, una pienezza.
E' il mio posto segreto,
quello in cui mi riconosco fragile e forte insieme.
In cui proteggo i miei principi,
le mie verità, che sono tante e sfaccettate,
le mie salde convinzioni.
Quel che so di me
e quel che voglio essere e diventare.
Ciò in cui credo,
il luogo da cui vengo
e quello verso cui sono diretta.
Il mio Passato, il mio Presente.
Il mio Futuro.
E lo nascondo così bene questo posto
che a volte non lo trovo neanche io.
Perciò dimentico di cosa sono capace,
quel che riesco a fare.
Come so rialzarmi, dopo ogni caduta.
Come so sorridere, dopo ogni lacrima.
Come so dare, anche senza aver preso.
Basta che io allunghi la mano fin lì
e tutto torna su, chiaro e limpido.
Sono Donna
ma voi chiamatemi pure 
Piena
Tanta
Profonda e Immensa
Larga e Capiente.
Ogni volta io vi risponderò.
Accolgo la vita e la restituisco
e in questo eterno movimento ogni volta mi trasformo e cresco.
Io nutro, io creo.
Io sono Terra e Abbondanza.
Io vengo creata a mia volta, ogni giorno.
E ogni sera distrutta.
Io rinasco, sempre. 
Io mi rinnovo e rinasco.
Ho un Figlio in me, un Figlio che è solo mio,
che io ho generato.
E' nato con me e con me morirà.
E' una forza che mi abita, che mi possiede.
E' il Figlio della Vita.
Sono Io.
Madre di Vita.
Nina
* Questa la dedico a te, Lux, mia amica e compagna di viaggio. E a ogni Donna, come Noi.
L'ho scritta così, di getto, dopo aver riletto la tua conchiglia.
Mi hai ispirata e, come già sai, solo la sorellanza può tanto.
Grazie di tutto e per Tutto.
postilla: E' passato qualche mese da quando ho ricevuto questa conchiglia. Lux non ha sentito l'esigenza di modificarla o aggiornarla anche se quel dolore, col balsamo del tempo e la luce della consapevolezza, sì è trasformato in una ancora più ostinata e gioiosa voglia di vivere. Parola di Nina :)
LA CONCHIGLIA DI LUX
LA CONCHIGLIA DI LUXLA CONCHIGLIA DI LUXIllustrazione di Francesca Ballarini_Nel salottino di Nina cerco il mio posto, davanti ad una tazzina di caffè bollente e due pasticcini gustosi al cioccolato. Immagino di stare con te Nina e tutte voi che in questi mesi ho imparato a conoscere tra le righe del blog.Sono una donna che ha superato i trenta, felice di esserlo. Gli –enta mi hanno portato maggiore consapevolezza del mio essere donna, amante, amica, professionista e desiderosa di continuare a crescere e ad evolvere insieme a chi incontro lungo il mio percorso di vita e, ora, anche in quello virtuale.Quindi oggi eccomi qui, in rete a pubblicare la mia conchiglia…a lasciare che faccia conca a tutte queste emozioni che mi abitano, a tutti quei pensieri che si alternano nella mia mente assumendo talvolta forme virtuose e talvolta viziose.Sono qui a parlare di un figlio, di una nuova nascita: quella che accade dopo la morte e la perdita fisica di qualcuno che si ama. Sale l’emozione mentre scrivo ma va bene…sto imparando che il dolore, per far spazio a nuova vita va sentito, ascoltato, coccolato, espresso, assecondato e tenuto stretto accanto al cuore fintanto che si trasforma in un raggio di sole, in un nuovo tramonto, in una nuova musica e danza.In un mese ho perso due persone, una come un fratello per me l’altra un’amica carissima. Il primo ha scelto di morire togliendosi la vita, l’altra a causa di una malattia se n’è andata e ora anche lei non c’è più. Nonostante tutto, sono qui…Alcuni momenti “devastata”, altri triste, addolorata, arrabbiata ma, in altri ancora, attaccata fortemente al pulsare della vita che mi scuote e mi ridona le energie per riassaporare le piccole e grandi cose della mia quotidianità.Sono qui si…perché la mia amica mi ha insegnato e mi continua ad insegnare che anche quando ci sentiamo “ammalate” fisicamente o emotivamente, c’è comunque e sempre una parte sana in ognuno di noi, quella parte legata al piacere, alla gioia, al racconto di un momento, al sentirsi tuttUno con noi stesse, con l’universo e con l’Altro che ci ama, che ci vuole bene. Quella parte sana che ogni giorno, seppur nelle difficoltà, ci accoglie e ci dice “vai bene così, assecondati, segui il tuo ritmo, vivi l’emozione, esprimila, lascia andare…sii te” e così ci riappropriamo di noi Tutte Intere e Integre, alziamo la testa, allarghiamo le spalle e gli occhi guardano al presente e non a quel che è stato o a quello che sarà…ma a quello che c’è…qui e ora…giorno dopo giorno.Ogni giorno è una piccola rinascita, ogni giorno come in un gioco paziente e ostinato, il figlio della vita riprende forma dentro di me e mi abita.Salgono le lacrime e si affollano negli occhi…az…vedo un po’ appannato e mi ricordo del mio amico Humor! Compagno di serate meravigliosamente profonde nella leggerezza dell’animo.Lei…la mia amica, lo ha avuto per amico fino all’ultimo…l’ Humor…:una notte vaneggiava a causa delle dosi massicce di morfina e, nonostante tutto, anche lì ha “avuto l’ultima” sul suo compagno a cui, in un momento di lucidità, ha risposto con una sana e goliardica battuta!Me-ra-vi-glio-so!La vita ci stupisce…ma anche io mi stupisco di me e delle risorse a cui posso attingere nel tesoro prezioso della mia anima dandomi la possibilità di non chiudermi nel mio dolore, di non rimanere sola ma di sbocciare come un fiore e aprire i miei petali delicati…e… nudi all’Altro perché in questo modo apro pian piano il mio cuore anche all’amore per me stessa. Qualche volta mi chiedo: “Ma potrò fidarmi di me?...di queste sensazioni di vita e di amore, nonostante tutto?”…E poi mi dico: "Si, posso fidarmi di me”…Possiamo fidarci di noi, di quello che siamo, di quello che vogliamo, solo se ci diamo la possibilità, sempre e ogni giorno, di trasformare i sentimenti di Vergogna, la paura del Giudizio e dello sguardo degli altri, la rigidità che non ci permette di provare tenerezza nei confronti di noi stessi né di fare spazio ad un amore incondizionato verso il nostro corpo, la nostra anima, i nostri pensieri più virtuosi e più viziosi, le nostre emozioni più belle e più brutte…a ciò che siamo... prima che a ciò che facciamo!Questo messaggio, figlio della vita, lo raccolgo dalla perdita di chi era per me come un fratello.Ecco…nel flusso delle innumerevoli emozioni che ho provato scrivendo, sono giunta a quel momento di pienezza che mi fa dire “mi fermo qui!”…Lascio la mia conchiglia, su questa spiaggia…nel flusso delle onde blogger di Nina!Buonanotte a tutti…LuxLA CONCHIGLIA DI LUX

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