Magazine Per Lei

La conchiglia di simona

Creato il 12 ottobre 2012 da Nina
Quella di oggi è una conchiglia d'amore.  E' uno squarcio su una tela, che lascia intravedere il muro nascosto dietro.  La tenda spostata, l'affaccio che c'è oltre.  E' come guardare nella fessura della vita ed essere abbagliati dalla sua luce accecante.  Come guardare l'acqua e scoprire sulla sua superficie il nostro volto riflesso. Oltre il mio io di donna ferita, la mia esperienza individuale, oltre il dolore e le lacrime cosa c'è?  Cosa accade in quello spazio che ci separa e ci unisce al nostro compagno, all'uomo con cui condividiamo questo faticoso percorso? Ho pianto dopo averla letta, mi pareva incredibile che qualcuno mi avesse concesso tanto.  E poi quella sensazione forte di essere 'allo specchio'.
Simona, sono qui che piango fiumi di lacrime salate davanti al mio picci. A casa da sola. Sono io quella che ritrovo tra le pieghe delle tue parole, è il mio Lui quello che parla a te. Stesse emozioni, stessa posizione. Sono allo specchio. Giuro, quando leggevo la mail che ti ha scritto il tuo lui piangevo e sorridevo di commozione perché è lo stesso amore che ritrovo io, le stesse cose che mi sento dire io, l'immensa smisurata fortuna che ho io. E che spesso non vedo, chiusa nel mio sordo e muto dolore. Hai espresso così bene quel che viviamo, come donne e come coppie, quel che ci è toccato in sorte e che atterrisce. Quel che ci rende più forti e solidi nella relazione. Quel che piega, ma non spezza l'amore. Grazie, per questa botta di vita intensa e vera. Grazie per aver scelto me. Grazie per la fiducia, grazie per le tue parole. Grazie per la condivisione che dà senso a questo dolore.
E da allora ci siamo accompagnate, mano nella mano, attraverso le mie spiacevoli scoperte e le sue sue due Icsi. Una a giugno e una a ottobre. Ancora in corso. Se c'è un momento in cui spero che tutta l'energia che qui si genera si materializzi e prenda corpo, è proprio questo. Che la Spiaggia ti porti davvero fortuna, che sia il preludio di una nuova Perla. 
LA CONCHIGLIA DI SIMONA
LA CONCHIGLIA DI SIMONA
LA CONCHIGLIA DI SIMONA Illustrazione di Francesca Ballarini
* un giorno di fine marzo 2012
Carissima Nina, da circa un anno mi nascondo tra le righe del tuo blog, e mi disseto a questa prodigiosa fonte…e dopo mesi di silenziosi grazie, eccomi a te con un GRAZIE ufficiale! Grazie perché la tua ironia, la tua sensibilità e le amiche del blog, mi hanno aiutato moltissimo, soprattutto ad uscire dalla solitudine verso la quale questo percorso mi aveva ingabbiato! Ho imparato che se ne può parlare, ho imparato anche a riderci su (q.b.), a sdrammatizzare…è stato molto importante per me, e lo è adesso. Molto.
Ho scritto la mia conchiglia tante volte, ma poi il coraggio per inviarla non l’ho mai avuto. Lo faccio ora, nel momento più difficile di questi ultimi e lunghissimi tre anni. Sono nel punto più buio del mio tunnel, neanche un falò riuscirebbe ad illuminarlo! Sine causa, età anagrafica penalizzante (il 16 maggio saranno 41), 2 IUI fallite (gennaio e febbraio di quest’anno) ed ora l’attesa per la FIVET, il mio terrore di sempre (a volte penso di essermi portata sfiga..io me lo sentivo che saremmo arrivati a questo punto!). Contestualizzo quello che andrai a leggere: l’altro giorno durante il pap test la ginecologa riscontra un polipo, è piccolo, riesce ad asportarlo per metà, la prossima settimana terminerà il lavoretto. Nel frattempo durante l’ecografia mi riferisce, sorridendo, che la “situazione”, per come si presenta, potrebbe essere anche sintomo di una gravidanza oppure del ciclo imminente (bè dai…un bel range)!….seeeee dico io, rido… e lei mi rimprovera per la mia negatività. “Devi essere più positiva” …eccoci, mò comincia pure lei….Mi sento in colpa e mi giustifico pure. “Sono stanca” dico. L’ultimo anno è stato molto difficile (difficile???????). Rientro a casa e non ci penso più….non devo illudermi mi ripeto…se spero volo e se volo andrò in alto, e dall’alto farà male, farà ancora più male ! Arriva Pasqua…ritardo….pasquetta…continua il ritardo….non dico nulla a lui, non voglio fare come al solito che subito comincio a fare sorrisetti ed illudermi, poi gli tocca fare la parte di quello razionale che mi deve tirare giù dalla nuvoletta….poi gli tocca raccogliere i pezzi per l’ennesima volta. Passano i giorni e siamo a 7 dico 7 giorni di ritardo… mai successo in tutta la mia vita di donna, ti assicuro…..MAI SUCCESSO! Non riesco a raccontare tutto quello che mi è passato per la testa, la parte razionale di me che parlava con quell’altra, quella che mi fa impazzire ed è indomabile…quella che mi ha persino suggerito come dirlo a lui, come chiamarlo, quella che mi ha fatto immaginare il giorno del parto, e tutine e passeggini..possibile che dopo tre anni sono ancora a sto’ punto? SI. Insomma, non avevo intenzione di fare un test, e sai perché? Lo stato di grazia che ho provato in quei giorni è stata una pausa così meravigliosa, è stata la mia primavera, il canto delle prime rondini, i fiori, il profumo del mare, il cielo del primo mattino, e il profumo del caffè della domenica mattina, le passeggiate sui prati, le fusa dei miei gatti….è stato tutto! L’ho fatto quel benedetto test, me l’ha chiesto la ginecologa…ha detto “fallo subito” e incrociamo le dita. Io ero tutta incrociata, neanche alle lezioni di yoga mi incrocio così. Ma non è mica servito sai? Mi vergogno…mi vergogno moltissimo in questo momento. Non so perché, ma vorrei correre a nascondermi in camera mia come facevo quando ero piccola. La maledetta unica striscia gigante gigantesca ha salutato la mia giornata. L’ennesima. Ho fatto tutto in silenzio, volevo proteggere L., almeno a lui volevo risparmiare il solito straziante epilogo. Quello che non sapevo è che lui sapeva, mi conosce troppo bene….era di là, sotto le coperte, in attesa…quello che sottovaluto troppo spesso è il suo dolore, la sua delusione, le sue speranze che vanno in frantumi insieme alle mie, nello stesso momento. Siamo stati un po’ a letto senza parlare (anzi lui ci ha provato ma io non ho ascoltato nulla), abbracciati e poi di corsa in ufficio. Questo scambio di email che ne è seguito è la nostra conchiglia. E’ quello che più ci rappresenta ora. Siamo pieni di dubbi, addolorati e provati da questo lungo periodo. Questi siamo noi. Affido alla tua spiaggia le nostre paure, il nostro amore, i nostri interrogativi e le nostre speranze. Affido alla tua spiaggia questo nostro momento buio, in attesa che si trasformi in qualcosa di diverso. Lo lascio in compagnia delle altre conchiglie perché ognuna di loro è riuscita a regalarmi qualcosa di nuovo, importante e profondo, per il mio percorso di donna, di compagna, di persona. E’ un giorno di pioggia, fuori fa freddo, ma ufficialmente è primavera……"The Dark side of the spring” Con grande affetto e riconoscenza per la tua creatività e generosità Simona
Ps oggi è il 24 aprile, mi sono riappropriata dei giorni che scorrono e riesco nuovamente a viverli, piano piano, in attesa..sarà il tepore portato da Hannibal, sarà l’agopuntura, sarà che non ho voglia di pensarci ma mi godo questo passeggero momento di pausa “leggera”…e tra tutti questi sa e rà, c’è pure l’inizio della soppressione prevista per il 30 aprile! Mi unisco a te, mi unisco a tutte le donne che come noi stanno vivendo tutto questo. IO HO PAURA, ma faccio il primo passo…. _________________________________________________________________________________
Oggetto: rif…quello che ti direi se fossi qui con me!
Vita mia, una ragione non me la faccio...... e penso che non debba neanche fartela tu..... vogliamo un bimbo, due, tre, mille... e per quanto mi riguarda continuerò a volerlo anche oggi, domani, dopo la prima fivet che andrà male..... il mio dolore, soprattutto nel vederti così, non ha niente a che fare con una scelta o con una convinzione...... non posso decidere di controllare questo fiume di emozioni; oggi nel letto ascoltavo ogni piccolo rumore per cercare di capire se stesse succedendo qualcosa in bagno, qualcosa di bellissimo...... Amore mio, forse non riusciremo mai ad uscirne, non voglio neanche sforzarmi di farlo oggi.... la vita ci darà una risposta, nel mentre il dolore, la gioia, faranno parte della nostra storia; vedrai i giorni passare, alcuni velocemente, altri saranno lunghissimi..... mi basti tu, non per forza tu che ridi, tu che sei felice.... mi basti tu..... se non avrai mai un bimbo, ti dovrai consolare rendendoti conto che sei artefice della mia immensa felicità, di emozioni, di speranze, di timori, di quell'essenza speciale che crea giorno dopo giorno un’esistenza felice..... il nostro amore è nato e sta crescendo..... è vita anche questo.... anzi per generare una vita non si può che considerare un amore come il nostro come punto di partenza...... rimani con me, non scappare, non sentirti lontana dalla vita o con un'esistenza a metà.... A volte mi faccio coraggio pensando che anche quando abbiamo problemi e magari sono seri, tutto mi sembra così dannatamente romantico, perchè è struggente, perchè è vero, perchè è sincero..... siamo io e te, ci amiamo e stiamo vivendo, quello che, diciamocela tutta, sembra essere una vera ingiustizia....... lasciamo stare le formalità, l'etica, i valori..... secondo me finchè non riusciamo a dire che siamo incazzati, sfortunati, invidiosi, stressati, e continuiamo a parlare di altro e non della nostra vita reale, fatta di test di gravidanza, telefonate, appuntamenti con i medici, corsie di ospedali......finchè non lo faremo ci rimarrà dentro solo rabbia. URLIAMO e tiriamo il fiato amore mio, siamo a tutti gli effetti alle prese con una cosa più grande di noi, l'unico modo per continuare è ammettere oggi di essere stati sconfitti nei nostri sogni, nelle nostre speranze e che oggi, perchè è così ci sentiamo, tutto il resto non conta......
Vedrai, la forza la troveremo il giorno che ci stancheremo di sentirci tali, succederà il giorno in cui la nostra esistenza decideremo che non dipenderà più da un medico, dall'anagrafe, da ritmi biologici.... si, succederà quando disperati, ci renderemo conto che ci stiamo perdendo altro, che non è più vita, che forse stiamo sbagliando tutto.... la disperazione può farti commettere molti errori, ma tante volte è anche terapeutica..... Ma oggi abbiamo bisogno di essere disperati, fuori piove, stasera non dormiremo facile, i gatti lo capiranno e noi ci stringeremo forte, tanto forte da far capire alla vita che stiamo male, stiamo soffrendo, ma che così uniti il destino ci può avere solo per qualche ora, per qualche giorno, poi dentro quell'abbraccio nessuno può entrare, niente ci può ferire.... a testa bassa, fronte contro fronte, nel nostro letto, il nostro abbraccio ci difende da tutto e noi trarremo forza e respiro da noi stessi, dal nostro amore, dalla magia ristoratrice di noi.....e andremo avanti. Io morirò solo quando neanche una lacrima potrà essere salvata da NOI...
TI AMO
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Oggetto: quello che ti direi se fossi qui con me ora!
Caro Amore Mio, ho preso un caffè con i colleghi, mi sono lasciata convincere da una brioche con crema, mi è sembrata buonissima, l'ho divorata senza neanche alzare lo sguardo da terra, volevo concentrarmi sul gusto e le sensazioni regalate da questa piccola pausa…! E' appena arrivata la notizia che una delle colleghe incinta ha partorito la sua bella bimba di 3 kg, si chiama A...ho chiesto di lei, ho visto la foto e pensato che a volte il senso della vita mi sfugge, così come la sua potenza mi mette in soggezione...come quando viene al mondo una nuova vita, un nuovo battito di cuore, un nuovo respiro a dare linfa e speranza a questo mondo. Come si fa a non essere felici per una nuova vita? Ho scoperto proprio oggi che non si può non esserlo, è più potente di ogni dramma personale! Mentre cerco di togliere lo zucchero a velo dai tasti del pc, leggo le notizie dei quotidiani, Bossi e poi dritta vado al mio blog preferito, quello di Nina, hai presente? e mi si riempiono gli occhi di lacrime, la pioggia acida nascosta nel mio cuore sta tentando di trovare una strada, ma io sono più forte di lei....non piango, non voglio piangere, non voglio perdere tempo a piangermi addosso.
Ti scrivo tutto questo perchè stamattina mentre mi sussurravi le tue verità non avevo orecchie per sentirle, io Amore non ho sentito nulla, non ricordo nulla. Ancora una volta lentamente e silenziosamente stavo andando a pezzi. Ho cercato solo di concentrarmi sul mio respiro, sul battito accelerato del mio cuore. Tu lo sai, quando mi sento così devo chiudere tutto e tutti fuori e ritornare e prendere contatto con la parte di me che si nasconde, quella disperata. Solo lì si trova la verità, la mia. Sto lottando tanto sai? e lo so che tu sai tutto anche se non parli....lo vedo quando mi guardi e come mi guardi, e lo so che ti metti a fare battute dissacranti nel tentativo di strapparmi un sorriso! Questi anni hanno lasciato su di me la loro traccia indelebile: le rughe sul mio viso parlano, sono attorno agli occhi perchè li socchiudo in continuazione per cercare di filtrare il più possibile la realtà, sono sulla fronte perchè ho pensato e ripensato al passato al presente al futuro nel tentativo di individuare le colpe da espiare, macigni di cui non riesco a liberarmi (ma forse a questo punto sarebbe meglio accettare anche queste), intorno alla bocca perchè comunque riesco ancora a ridere "perchè la felicità non vuol dire assenza di problemi o turbamenti, ma la capacità di non identificarsi con essi" (non avrei saputo dirlo meglio di così..).
Per quanti sforzi io faccia, bilanci positivi e negativi, e bicchieri mezzi pieni...e tutti i buoni propositi della mattina quando mi alzo e mi armo di tutta la tenacia e pazienza che posso trovare in me, e per quanto io mi concentri per non cadere e mi ripeta che devo andare avanti, devo sperare, devo essere positiva, devo devo devo….e dei mille “io ce la devo fare”,che è diventato il mio mantra, io, Amore mio, oggi non lo so più se sarò in grado di resistere ancora …quello che ho dentro è diventato troppo pesante e prima o poi dovrà troverà la strada per uscire… Ho tanto male amore mio. E’ dappertutto e mi paralizza. Ma ti assicuro che desidero veramente arrivare fino in fondo e vorrei fosse subito, già domani. Il fondo! Il nostro fondo metterà fine a questo senso di alienazione che provo? questa inquietudine, questi punti interrogativi e questa fottuta paura del tempo che passa, un giorno scompariranno, e a cosa cederanno il loro posto? Ho quasi 41 anni. I mesi, i giorni, persino le ore risuonano minacciose....sta scadendo il mio tempo, ed io non so darmi pace. I miei compleanni oramai sono solo una sveglia minacciosa! La cosa che più mi fa impazzire è non avere più il controllo della mia vita, la nostra l'intimità è scomparsa, anzi si è trasformata in qualcosa che non conoscevo e forse ancora non conosco del tutto. Le nostre vite osservate, manipolate e riassunte in referti, schematizzate e tradotte in valori medici, scandite da appuntamenti e corse per arrivarci, e scuse fantasiose per liberarsi dagli impegni di lavoro. E poi attese…mi sembra di dover aspettare per tutto……ed io mi sento in gabbia, intrappolata e non so a chi dare la colpa, non so con chi prendermela, e tutta la rabbia continua a circolare dentro di me…… Perché la conseguenza dell'amore della maggior parte delle coppie è un matrimonio, una convivenza, una casa, figli, una famiglia. Perché per noi è diverso? Per noi è un'altra cosa…un lettino sul quale sdraiare le nostre ansie e speranze, affidandole alla "competenza" altrui. E' questo il nostro nido Amore? Inserisci i dati e premi invio? E se non funziona? Bè allora spegni e riavvia il sistema. E' questo? E se non riparte nulla, e se c'è un virus di cui nessuno si sta accorgendo?
Io credo di essere una persona positiva, e guardo avanti, e lo faccio perché ci sei tu al mio fianco AMORE al nostro sogno non riesco a rinunciare, ed ogni mese, nonostante la parte razionale di me mi prende per pazza e mi proibisce di fare voli pindarici...bè, io ogni santissimo mese ci spero...e ogni santissimo mese di questi ultimi 3 anni il nostro sogno puntualmente è andato in frantumi e dentro di me, ancora una volta qualcosa è andato in frantumi e perso per sempre. Quando tutto sarà finito rimarrà ancora qualcosa di me? mi riconoscerò ancora? Forse è necessario provare tutta questa disperazione, forse è l'unica strada per trovare la forza di arrivare fino in fondo....perchè “quando il dolore spazza via le illusioni, la fantasia, i sogni, ti rimane solo la forza di volontà la determinazione ed il coraggio per andare avanti”. Io sto lottando giorno dopo giorno per riuscire ad arrivare alla fine della nostra strada senza impazzire, senza abbruttirmi....ed evidentemente qualcuno ascolta le mie preghiere se stamattina sono riuscita a guardare la foto di questa nuova vita ..emozionandomi per i suoi genitori. E’ questo il miracolo che mi è stato concesso? Stasera mentre attenderò il tuo ritorno, preparerò la cena, guarderò i nostri gatti, ed aprirò quella bottiglia di vino che teniamo in frigo da un po’ mentre il fumo della sigaretta (quell’unica che oramai mi concedo per festeggiare il fallimento) mi pizzicherà gli occhi…Ho bisogno di te. Ho bisogno di vivere con te. Ho bisogno di piangere di gioia con te, guardandoci negli occhi. Ho bisogno di tutto e non ho più bisogno di nulla.
Vado avanti ogni giorno pensando che quel giorno, per noi due, prima o poi arriverà.  Ti amo.Per sempre.
AGGIORNAMENTO DI OTTOBRE
Il mio aggiornamento si chiama attesa. L'ultima. La delusione della icsi di giugno è stato un duro colpo, talmente doloroso da averlo 'quasi' rimosso. Vi confesso che ho addirittura avuto paura di non riuscire più a 'guarire'. "...e la vita è un po' più forte del tuo dirle "grazie no" ........ La pausa estiva è stata rigeneratrice, e portatrice di nuova linfa, di nuovi sogni, non necessariamente legati alla maternità. Un piccolo miracolo per me, per noi. Quest' ultimo anno e mezzo ci ha cambiato molto. Ci ha regalato una speranza, ci ha tolto serenità e positività, e infine, restituito una gran voglia di vivere "bene", di ricominciare a godere delle piccole cose che avevamo accantonato, sfiancati dalle fatiche del circuito della pma. Questo è lo stato d'animo con il quale abbiamo vissuto questa seconda (e ultima) icsi autunnale con i nostri ovociti congelati. Stavolta non ho trattenuto il respiro, ho accolto nella mia quotidianità quest' opportunità abbracciandola con la creatività: ho cucito, dipinto, frequentato un corso di fotografia, ripreso a praticare yoga, e una sera, poco prima di addormentarmi, mi sono sentita pervasa da una tale energia vitale da non riuscire a trattenere le lacrime....di commozione.....e mai lacrime furono più portatrici di bei sogni come quelle..... E ora? Ora, dopo queste due ultime settimane, siamo quasi arrivati alla fase del test. Martedì beta. Io non lo so come reagirò, con il tempo mi sono talmente abituata a pensare che per noi l'esperienza della genitorialità si ferma alla speranza e ai tentativi, che purtroppo non riesco ad immaginare un epilogo positivo.  E' più forte di me. Però io ci spero, noi ci speriamo, moltissimo. 

Ringraziamenti di una lettrice silenziosissima ma presente. Nina l'ho conosciuta praticamente all'inizio della pma, quando ancora ne sapevo ben poco, e nel momento di solitudine più profondo per me. Non posso non ringraziarla ancora per il suo prezioso lavoro. Anche grazie a tutte voi, alle vostre storie, raccontate con schiettezza, sincerità e umanità, ho imparato ad uscire dal guscio. Si è compiuta una vera e propria evoluzione/maturazione, e nonostante la naturale riservatezza che caratterizza me e mio marito, ad un certo punto ci è venuto spontaneo raccontare tutto ai nostri amici/amiche più vicini. Si è compiuto un vero e proprio processo educativo che è partito dalle famiglie e si è esteso alle amicizie più care, quelle che contano. Abbiamo creato una barriera spaziale attorno a noi. Ci protegge e ci fa sentire al sicuro. ...la mia attesa è anche la Vostra attesa e Voi siete compagne preziose di questo cammino...  


LA CONCHIGLIA DI SIMONA

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