La crescente non poteva che nascere a Bologna, città fantastica e solare a misura d'uomo, cuore pulsante e anima di una terra in cui il mangiar bene secondo tradizione, senza sprechi e 'locale' è ancora un imperativo.
Quello con la crescente bolognese (originariamente la crescenta, da pronunciare ' carsent ', con la s scivolata), è stato amore al primo assaggio. Per farla breve si tratta di una focaccia morbida, unta e un po' alta con dentro i ciccioli, i ritagli minuscoli di gambuccio di prosciutto o pancetta.
Un prodotto tipico di una bontà straordinaria, concepito come preparazione di riciclo, realizzato con quelli che una volta erano gli avanzi: la pasta avanzata del pane del fornaio e con i ritagli della parte finale del prosciutto, altrimenti destinata allo scarto. Niente male dunque la colazione del fornaio, che nei paesini era solitamente anche il norcino, che mischiava pasta e carne di prosciutto e preparava questa meraviglia di sapore e profumo.
La ricetta tradizionale (divenuta da poco Patrimonio Culinario e Culturale della "Dotta Città" di Bologna) prevede lo strutto, la farina, i pezzetti di prosciutto, acqua, zucchero, sale, biga e lievito. Noi però oggi ti regaliamo una versione un po' storpiata e modernizzata che fa parte di un vecchio libro di ricette di famiglia di una signora bolognese molto speciale che ci ha aperto il suo cuore e alla quale noi dedichiamo questo post con infinito affetto.
" Mi sembra passato un secolo dagli anni in cui preparavo teglie su teglie di crescente per la merenda di scuola del mio bambino" - (che oggi è un quarantaseienne di un metro e 94!) ci racconta Giuliana - " e mi fa piacere regalarla a voi perché so che ne farete buon uso e la regalerete anche voi ad altri. In questo modo sono certa che non andrà mai perduta ".
Visitando la città, che regala sempre tante belle sorprese, abbiamo fatto una bella scoperta: nelle scuole i ragazzi bolognesi fanno ancora merenda con la crescente.
La crescente bolognese integrale coi ciccioli
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr. di farina integrale
- 1 presa di sale
- 1 presa di zucchero di canna
- Mezzo bicchiere di olio di semi di mais o girasole
- Mezzo bicchiere di latte
- 2 bicchieri d'acqua
- 200 gr. di pancetta dolce o di prosciutto crudo a dadini
- 1 bustina di lievito secco di birra
Tempo: 1h + 1h di lievitazione in due fasi
Difficoltà: se sei a dieta e hai la crescente in forno, molta.
Procedimento
E' molto più semplice di quel che pensi. Scalda un po' il latte, scioglici dentro il lievito e lo zucchero e poi versa tutto nella farina che avrai disposto a fontana dentro una capiente ciotola dai bordi alti. Aggiungi l'olio e poca alla volta l'acqua, potrebbe bastarne anche meno di due bicchieri. Impasta velocemente tutto insieme, fai una palla di pasta e mettila a lievitare in forno preriscaldato a 50° nella ciotola coperta con un panno o con una cuffietta da doccia.
Quando l'impasto avrà più che raddoppiato di volume, diciamo dopo un'ora, riprendilo, appiattiscilo un po' con le dita come se dovessi stenderlo per una pizza, depositaci sopra la pancetta a dadini o il prosciutto e chiudi a saccottino rimpastando fino a che i pezzettini non saranno dappertutto. Stendi il tuo impasto in una teglia con carta da forno e lascialo a lievitare in forno preriscaldato a 50° per un'altra ora.
Trascorso il tempo necessario affinché la crescente bolognese si gonfi nuovamente, apri il forno, affossa un po' l'impasto picchiettando leggermente con le dita su tutta la superficie, inforna a 200° e cuoci per 20 minuti. Servila calda con un bicchiere di vino rosso o mangiala fredda, il giorno dopo è ancora più buona.
We Want You!C'è una ricetta tipica che vorresti rimodernare o variare aggiungendo qualche ingrediente sfizioso? Scrivici all'indirizzo [email protected] e noi saremo felici di ideare una variante originale del tuo piatto preferito.
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