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La crostata di datterini e il capo tribù

Da Lelaina17
Tutto comincia da un piccolo orto, molto curato, su cui nessuno di noi avrebbe scommesso, per difficoltà proprio fisiche e organiche, dato che il terreno è praticamente quasi tutta sabbia, roba che una volta annaffiato, ridiventa secco in un istante, da diventare matti! Solo la dedizione di mio suocero, poteva creare da quella desolazione qualcosa di speciale e la natura lo ricompensa sempre di tutti i suoi sforzi con dei frutti buonissimi e molto abbondanti, tra questi il "Capo tribù" è l'esempio di magnificenza, quello eletto a essere padre di una nuova semina...

La crostata di datterini e il capo tribù

Il capo tribù


Con questa premessa la ricetta di oggi vuole e deve essere un'omaggio a Francone (mio suocero) al suo orto e naturalmente al capo tribù
La crostata di datterini e il capo tribù

La crostata di datterini e il capo tribù

La crostata di datterini e il capo tribù

Crostata ai due pomodoriIngredienti:1 rotolo di pasta sfoglia integrale300g di stracchino4 fette di spek10/12 pomodorini secchi conservati sott'olio6 mandorle spellate1 cipollotto tritato10 pomodorini datterinipan grattatobasilico1 tuorlo1 cucchiaino di latte
Preparazione:Preriscaldare il forno a 200°. Rivestire lo stampo, io ne ho usato uno da 20, con la pasta sfoglia lasciandola nella carta forno in cui è arrotolata, ripiegare un pochino i bordi verso l'interno, bucherellarla, rivestirla di un'altro foglio di carta forno e riempire di fagioli secchi. Cuocere in bianco per 10 minuti, quindi togliere i fagioli, pennellare con il tuorlo allungato con il latte e rimettere in forno per qualche minuto, quest'operazione serve a impermeabilizzate un po' la pasta, in modo che il ripieno non la inzuppi troppo. Una volta fuori dal forno la lascio intiepidire e intanto preparo il battuto di pomodori secchi, frullandoli, senza sgocciolarli troppo, con le mandorle lasciando nel composto qualche pezzetto, così ogni morso sarà una sorpresa! Adesso si può procedere ad assemblare la crostata...rivestiamo il fondo con le fette di spek che serve, oltre che al sapore, anche a proteggere la pasta, sullo spek stendere uno strato di battuto di pomodori, coprire con lo stracchino che avrete prima lavorato con i rebbi di una forchetta, quindi i pomodorini datterini divisi a metà e spolverati con del pangrattato che ci aiuta ad assorbire un po' dell'acqua di vegetazione che sicuramente rilasceranno in cottura, del cipollotto tritato a chiudere il tutto e siamo pronti per il forno...15 minuti a 200° e 2/3 minuti sotto il grill caldo per far colorare la superficie. Naturalmente va mangiata e sformata fredda altrimenti lo stracchino sverrebbe nel piatto. Con questa ricetta partecipo al contest di diariodellamiacucina
La crostata di datterini e il capo tribù
  

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