Chi è più criminale, uno Stato che per salvarsi la vita, chiamandola Italia, spreme le persone fino all’ultimo cent o chi per fame (e non quella della signora vestita di giallo che chiede ad Ambrogio “avrei voglia di qualcosa di buono”), arriva a ferire due persone per avere un pasto?
Chi è più criminale, colui che legalizza lo sterminio della gente, o chi logorato dai debiti si uccide?
Chi è più criminale la fame dei poveri o la sete di denaro dello Stato?
Dopo aver risposto sinceramente a queste domande, allora leggeremo con occhi diversi la notizia che segue. Occhi che non giustificheranno la violenza, sia chiaro, ma che porranno qualche interrogativo in più rispetto a quello che si cela dietro a questa brutta storia.
Eppure, oggi, fa più notizia un povero che ha fame.
“Aveva fame ma i posti disponibili per l'abituale pranzo domenicale per i poveri, organizzato dal parroco della Basilica di San Maria in Trastevere a Roma, erano tutti occupati, così è stato pregato di tornare più tardi. Ma l'uomo, un marocchino di 34 anni, si è ripresentato con coltello ed ha ferito un volontario italiano di 41 anni e un altro immigrato di 21 anni, sembra un romeno. A bloccare il marocchino sono stati gli agenti di una volante del commissariato Trastevere che transitava vicino alla basilica. I due, entrambi feriti all'addome, sono stati portati uno al Santo Spirito e l'altro al San Camillo. Dalle prime informazioni non sembrano in pericolo di vita. L'aggressore si trova ora al commissariato Trastevere dove stanno vagliando la sua posizione”.
Mà
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