Il primo pasto di ogni bimbo – salvo, mi auguro, pochissimi casi – è quanto di più bello possa esistere al mondo.Il neonato, avvolto dal calore, dall’odore e soprattutto dall’amore della mamma, si nutre del latte, un nettare che è sempre disponibile alla giusta temperatura, della giusta diluzione, dolce al punto giusto.
Il bimbo cresce e il suo organismo ha bisogno di nutrienti diversi, differenziati nella cottura, naturalmente intensi, immediati nel loro gusto (alcune verdure, per esempio, si possono mangiare lesse, al forno, fritte, in vellutata e sotto forma di purè)
Si passa quindi dall’abbraccio materno, dove il bimbo viene nutrito anche dallo scambio di sguardi, ad una situazione completamente diversa: il corpo della mamma viene sostituito da un freddo seggiolone, il cucchiaino si manifesta in tutta la complicata gestione di utilizzo, bisogna anche coordinare il proprio equilibrio da seduti e, come se non bastasse, proprio a causa della postura l’eventuale pisolino pomeridiano si scontra con la scomodità della posizione e la inconfutabile durezza del seggiolone medesimo!Poveri piccoli! E poi, come se non bastasse, si passa da un liquido dolce, tiepido, sempre disponibile e “somministrato” in un modo così divertente ad una materia indefinita, dai colori neutri, raccolti in un contenitore così lontano dalla propria bocca e che alla fine del pranzo è sparsa per tutta la cucina.Non c’è da stupirsi allora dell’iniziale cocciutaggine con cui il neonato, che sta diventando un bimbo “grande”, si fa ostile al momento del pranzo durante lo svezzamento.Con i miei figli, durante questo periodo così complicato ma coinvolgente, ho cercato di giocare un po’ d’astuzia: niente televisione ma musica, niente giochini in plastica ma alcuni strumenti usati per cucinare, come un cucchiaio di legno o un leggero coperchio in metallo e tante fiabe da raccontare guardandoli con gli occhi sorridenti.E poi un altro piccolo segreto che, in effetti, mi ha dato tante soddisfazioni ovvero cucinare non solo per loro, ma per tutta la famiglia, pranzando tutti insieme. In questo modo i bimbi si sentono subito parte integrante, anche nella condivisione del medesimo piatto. Certo, alle volte non è semplicissimo ma la vita con un bimbo è sempre meravigliosa e ci rende particolarmente attenti nel studiare, e applicare, le giuste soluzioni.Un’oggettiva soluzione alla domanda “ma come faccio a non preparare sempre “doppio” sia a pranzo che a cena” è venuto proprio dal sito Alimentazione Bambini il sito che Coop ha elaborato per le esigenze specifiche dei bimbi e delle loro mamme: sfogliando tra le ricette per dare un consiglio ad un’amica alle prese con il suo “piccolo gourmet” ho trovato una fantastica ricetta che, appena modificata in versione “grande gourmet” consente a Giulia, mamma di Alessandro, di rendere un po’ più semplice la quotidianità.La ricetta che ho trovato nel sito, ovvero l’invitante Pastina con crema di zucchine e robiola , diventa una profumata Vellutata di zucchine alla menta con yogurt, così da soddisfare le esigenze di tutta la famiglia. E mi raccomando, a pranzo ed a cena la televisione è sempre una sgradita ospite!
Vellutata di zucchine alla menta con yogurtIngredienti per 4 persone500 gr di zucchine, 300 gr di patate farinose,2 scalogni, acqua o brodo vegetale o brodo animale, pepe nero, olio evo, qualche fogliolina di menta fresca, 5 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato, yogurt magro non zuccherato.Procedimento:Lavare le zucchine, sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti, mondare gli scalogni ed affettarli finemente.Appassire gli scalogni con un po’ di olio evo in una casseruola, unire la verdura cubettata, coprire di acqua o brodo (quello che si desidera) portare a bollore, coprire e cucinare dolcemente per circa 30’, facendo attenzione che la minestra non si asciughi troppo.Togliere dal fuoco, unire le foglie di menta, frullare con un mixer ad immersione, unire il parmigiano reggiano grattugiato e, eventualmente, regolare di sale.Servire la vellutata in ciotole o piatti fondi decorando un paio di foglioline di menta, qualche goccia di yogurt e una macinata di pepe nero.p.s.: se lo si desidera unendo un po' di pastina lessata a parte e versandone un mestolo sul fondo del piatto unendo, successivamente la vellutata e gli altri ingredienti: il piatto sarà ancora più completo.