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La fine del mondo

Creato il 11 maggio 2012 da Tnepd

LA FINE DEL MONDOSempre più frequentemente in questi giorni, girando su Internet ma non solo, anche frequentando gruppi new aegiani, ufologi, maghi, uomini di religione ed anche politici (WWF, Goletta Verde, Conferenza Mondiale del G8), si sente dire che il pianeta Terra sembra condannato a morire a breve giro di posta.

I diversi studiosi, religiosi, filosofi, sono d’accordo sul fatto che la Terra è in pessime condizioni sociali, politiche, religiose, economiche e presto scoppierà una catastrofe economica che ridurrà l’uomo sul lastrico, senza più essere in grado di gestire le risorse del pianeta. Oppure una mega disgrazia quale una collisione astrale renderà la Terra inabitabile per qualche migliaio d’anni. Il castigo divino si abbatterà su di noi sotto forma di pianeta od asteroide errante.

Se da una parte il religioso di turno sostiene che questo sarà un atto punitivo di qualche Dio contro le nostre malefatte, d’altro canto anche la scienza non scherza. Quale sarà il nome dell’asteroide che ci colpirà, lo dice la statistica. Esiste una certa probabilità che ciò accada nel 2035, ma prima potrebbe anche imprevedibilmente accadere qualche altro fatto. L’effetto serra infatti potrebbe creare un surriscaldamento dell’atmosfera del pianeta. Ciò potrebbe provocare una serie di piccoli, apparentemente insignificanti, cambiamenti sulla crosta terrestre che però, per noi, sarebbero fatali. Se la Corrente del Golfo dovesse aumentare o diminuire la sua temperatura di qualche grado, andremmo incontro ad una nuova glaciazione od ad un periodo di desertificazione del pianeta. Se l’aumento di CO2 producesse un innalzamento della temperatura, i ghiacci si scioglierebbero e tutti i livelli dei mari del pianeta aumenterebbero di almeno 40 metri e non in qualche centinaia di anni ma in pochi mesi. Ma nel frattempo non avremmo più ossigeno da respirare perché le piante si sarebbero bruciate non producendo più ossigeno. Ci sarebbero venti di 900 chilometri orari che spazzerebbero via chiunque esce di casa. Anzi spazzerebbero via direttamente la casa con te dentro. Fra vent’anni il petrolio africano finisce ma sembra che questo non interessi nessuno. Soprattutto gli Americani, che fanno orecchie da mercante al protocollo d Kyoto, non sembrano per niente preoccupati del fatto, ormai accertato, che se loro continuano ad inquinare la nostra atmosfera, a questo ritmo, tra vent’anni non ci sarà più nessuno a raccontarlo. Ci si deve chiedere perché!

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Che siano stupidi? Non fino a questo punto. Ed allora? Allora hanno in mano qualche carta, qualche dato che noi non abbiamo? Cerchiamo di esaminare anche questo punto di vista.

Accanto alla scienza ed alla religione, a gridare al lupo, ci si sono messi anche i maghi, i predittori del futuro vecchi e nuovi e gli ufologi, soprattutto quelli americani e quelli che si sono nutriti della loro letteratura.

Gli ufologi sostengono infatti che gli alieni arriveranno sulla Terra, che ingaggeranno una dura lotta contro l’umanità, ma poi l’umanità ridotta allo stremo comunque vincerà perché come al solito, gli Americani ci difenderanno. Da un attento esame della folcloristica letteratura di questo tipo, si capisce come si intenda far credere alla popolazione mondiale che, accanto agli alieni cattivi, che vogliono distruggerci, ci siano anche gli alieni buoni che alla fine, impietositi, ci verrebbero a dare una mano, cacciando gli alieni cattivi.

I fautori di questa ipotesi che per alcuni diviene una certezza, sono i famosi channelers o meglio canalizzatori: coloro che sono in contatto con entità aliene buone, che vogliono mettere in guardia l’umanità, preparandola a questa nuova era. Nuova era che comincerebbe con una grande disgrazia ma che procederebbe con una crescita della nuova Umanità, più bella, più buona e più adatta ad entrare nella sfera delle potenze galattiche a pieno titolo. Ma anche ufologi di grido, con l’avallare le mistiche visioni di molti contattisti “studiati scientificamente“ (sig!), sostengono l’idea che esista un teatro operativo in cui i personaggi che recitano, sarebbero, da un lato, la parte oscura del governo americano, in combutta con gli alieni cattivi, dall’altro il governo buono, che al momento opportuno verrà salvato dagli alieni buoni.

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Quando e perché accadrà

Esaminiamo rapidamente una carrellata degli eventi che ci attenderebbero, secondo i più svariati personaggi che sostengono una cosa del genere e poi faremo i conti con la realtà dei fatti e cercheremo di spiegare da cosa, ogni tanto nasca, l’idea di far finire il mondo. Cercheremo di dare una risposta infine, alla probabilità che un evento catastrofico possa effettivamente, in tempi brevi, portare all’estinzione, la razza umana.

I Maya

Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro (la quinta), terminerà il 21 – 12 – 2012. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali.

Secondo vari ricercatori, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta.

La Terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’eclittica del sistema solare. Ciò provocherebbe scenari apocalittici.

Le profezie che riguardano la fine dell’umanità sono innumerevoli: c’è chi prevede fiamme e fuoco dal cielo, chi terremoti e catastrofi naturali, chi l’impatto di un meteorite, chi parla di guerre nucleari a cui la razza umana non sopravvivrà o quantomeno solo pochi meritevoli o “risvegliati” o semplicemente sfigati.

Ciò che colpisce i lettori non sono le differenze tra le varie profezie, bensì le somiglianze. Avviene a volte, infatti, che autori diversi, senza sapere nulla l’uno dell’altro, appartenuti a epoche storiche diverse, descrivano scenari simili.

I profeti erano considerati dei viaggiatori nel tempo, riuscivano ad andare avanti e dare uno sguardo a quello che sarebbe stato il destino (o uno dei probabili destini) della storia umana.

Diverse profezie divenute famose descrivono una sorta di catastrofe che si abbatterà sul pianeta e sarà preannunciata da tre giorni di buio su tutta la terra…

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Gli ecologisti

“Tra 50 anni dovremo fuggire su altri pianeti”: se i consumi continueranno a questi ritmi le risorse si esauriranno presto… Il comportamento dell’uomo ha già causato l’estinzione di molte specie animali e vegetali allarmante rapporto del Wwf, l’inquinamento atmosferico e lo sfruttamento delle risorse naturali, renderanno invivibile la Terra…

Gli astronomi

Inversione dei poli e spostamento dell’asse terrestre. Se l’asse della Terra dovesse ribaltarsi completamente, tutto il pianeta sarebbe squassato da uragani e onde di marea; basta l’impatto di un corpo astrale con un diametro dai cinquecento ai settecento metri per spostare l’asse terrestre di circa venti gradi… ogni anno cadono sulla terra circa 12.000 corpi celesti ed alcuni di questi ci minacciano molto da vicino.

SAN FRANCISCO – La minaccia di Apophis, l’asteroide che potrebbe colpire la Terra il 13 aprile 2036, sta diventando così concreta che le Nazioni Unite saranno invitate ad assumere il coordinamento di una missione spaziale internazionale basata sul progetto innovativo di un «trattore gravitazionale» per deviare il corpo ed evitare il possibile impatto con il nostro pianeta. L’annuncio del coinvolgimento della massima rappresentanza dei governi mondiali nel caso Apophis è stato dato dall’astrofisico Russel Schweickart, capo di un gruppo di ex astronauti della Nasa ora impegnati a tempo pieno nei programmi di monitoraggio degli oggetti cosmici e difesa dai rischi di collisione con la Terra.

APOPHIS – «La settimana prossima ci sarà un incontro con il Comitato per gli usi pacifici dello Spazio delle Nazioni Unite, a cui presenteremo un rapporto aggiornato sugli asteroidi che costituiscono una minaccia potenziale per il nostro pianeta – ha riferito Schweickart ai membri dell’American Association for the Advancement of Science di San Francisco. Parleremo di Apophis, ma non solo. Abbiamo bisogno di mettere a punto dei piani per difenderci nel migliore dei modi dalle centinaia, se non migliaia, di piccoli corpi celesti le cui orbite si avvicinano pericolosamente al nostro pianeta. Per quanto basse, le probabilità d’impatto con uno di questi corpi non sono nulle. In caso di collisione, tutti i Paesi del mondo, nessuno escluso, sono a rischio».

PATATA ORBITANTE – Scoperto nel 2004, Apophis è un piccolo asteroide a forma di patata, con un asse maggiore di circa 400 metri e un peso di 46 miliardi di chili. La sua caratteristica più preoccupante è che, mentre compie un giro completo attorno al Sole ogni 323 giorni, incrocia l’orbita della Terra due volte l’anno, esponendoci a una serie di «incontri ravvicinati» che, a causa della potente forza di attrazione terrestre, prima o poi potrebbero farlo precipitare su di noi. Per l’incontro del 13 aprile 2036 le probabilità di caduta sono attualmente molto basse, circa una su 45 mila, ma poiché l’orbita di Apophis è conosciuta con una certa approssimazione, gli scienziati non possono esprimere certezze. Di sicuro si sa che, se l’impatto si verificasse, sarebbe catastrofico e solleverebbe polveri e gas fino alla stratosfera, oscurando per lungo tempo la luce del Sole e decimando la vita sulla Terra, come già è accaduto altre volte nella storia geologica.

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David Icke

David Icke propone una interpretazione inquietante dei probabili eventi del 2012: i Maya stavano semplicemente misurando il programma informatico e la catastrofica trasformazione annunciata, sarebbe illusoria come tutto il resto di questa realtà olografica dove il tempo non esiste. Gli alieni invasori del nostro pianeta ovviamente saprebbero tutto e farebbero in modo che l’umanità tornasse all’età della pietra per evitare che prendesse coscienza della loro esistenza, impedendo così di portare a termine la loro agenda, con la quale gli alieni organizzerebbero la conquista del mondo e l’assoggettamento di tutti i popoli, anche con l’aiuto di potenti famiglie terrestri corrotte con il potere alieno.

I meteorologi

Entro il 2050 L’Europa potrebbe perdere il 70% dei suoi ghiacciai. E’ previsto anche lo scioglimento delle distese di nevi ”eterne” dell’Himalaya.

I fenomeni meteorologici saranno sempre più estremi e ad uragani tipo ‘Katrina’ dovremmo farci l’abitudine. Il 30% di animali e piante del pianeta potrà estinguersi. Gli oceani prima del 2100 potrebbero crescere di oltre 1 metro. Mari ed oceani inizierebbero ad acidificarsi compromettendone la vita marina stessa. Al momento il fenomeno sta interessando negativamente tutte le barriere coralline. I deserti del pianeta entro la fine di questo secolo potrebbero raddoppiarsi e la foresta dell’Amazzonia trasformarsi in savana.

I fiumi delle latitudini equatoriali e tropicali potrebbero trasformarsi in torrentelli o diminuire la loro portata d’acqua di oltre la metà. L’Africa sub sahariana finirebbe per diventare una terra senza acqua e vita.

Le malattie tropicali, anche le più devastanti, vedi la febbre dengue e la meningite, si potrebbero estendere anche negli attuali Paesi temperati. Le economie dei Paesi tropicali o temperati che attualmente puntano sul turismo marino, a causa dell’eccessivo caldo, potrebbero fallire. Per la conquista dell’acqua potrebbero innescarsi nuovi conflitti e milioni e milioni di disperati fuggire dall’Africa per invadere l’Europa.

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Le religioni

Il 2034, una nuova scadenza? Nella Torre di Guardia del 15/12/03, p. 15, § 6-9, viene fatto un ragionamento che induce ogni Testimone di Geova a fare nuovamente i calcoli sulla data della fine. Infatti si fa notare che dal momento in cui venne detto a Noè di costruire l’arca fino alla data del diluvio sarebbero trascorsi 120 anni. Si osserva poi che dal 1914 ad oggi sono già trascorsi 90 anni, quindi, si conclude, la “fine” non deve essere lontana.

È vero che non viene esplicitamente indicata nessuna data precisa ma molti zelanti TdG avranno ‘logicamente’ concluso che la fine potrà avvenire nel 2034 o al massimo entro tale data. Va sottolineato come i TdG non ci abbiano mai azzeccato una volta nelle loro innumerevoli previsioni della fine del mondo, almeno fino ad oggi.

I veggenti

La religione cattolica possiede uno stuolo di veggenti che hanno locuzioni con la Madonna, i Santi, Gesù e quando si parla di fine del mondo si parla quasi sempre di un fuoco purificatore che verrà dall’alto.

Ma Malachia sostiene che la fine di Roma coincide con la fine del papato e con ovviamente una fine più o meno totale della Civiltà: il gran finale della sua profezia è l’indicazione dell’ultimo papa, che invece di essere identificato da un motto, come negli altri casi, è contraddistinto da un’intera frase latina secondo la quale “nella persecuzione estrema, il trono della Santa Romana Chiesa verrà occupato da Pietro il Romano, che pascerà il suo gregge fra molte sofferenze, finite le quali la città dei sette colli verrà distrutta e il tremendo giudice giudicherà il proprio popolo. Fine” (o Amen, a seconda delle versioni)

La fine del mondo sembrerebbe insomma piuttosto imminente. La profezia arriva al centoundicesimo papa, quello identificato come Gloria Olivae e poi parla di un ultimo papa, che secondo Nostradamus, in accordo con Malachia, dovrebbe regnare sulla Chiesa di Roma, solo per un giorno.


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