La libertà è un passero blu descrive la vita quotidiana di Marina, la nipote di Menina Carvalhais Medeiros, matriarca di una famiglia molto ricca e potente. Leggendolo entriamo nel suo spazio interiore e ne conosciamo la trasparenza e la leggerezza.
Conosciamo Meméia, la mulatta da denti limati che ha imparato a preparare le tisane più strane in virtù della sua fede nei pajés, per la sua credenza nel regno di Vajucà e negli amuleti invincibili fatti di tele di ragno avvolte in fili di seta ritorti. Incontriamo Dalva e il suo modo di essere, frivolo e distratto, che cerca di imparare tutto, ma non si ricorda mai di niente e dice di avere una testa come un colabrodo. Facciamo la conoscenza con la severa nonna Menina che comanda tutto e tutti dalla sua grande villa e dice che le donne non contano, così come i neri e i poveri. Impariamo soprattutto da João che è in prigione per aver scritto su tutti i muri: il passero è un uccello blu.
Heloneida Studart, che è stata una esponente di spicco del femminismo in Brasile, affascina con la sua narrazione poetica e il suo sguardo nitido, candido.
Affascina il suo realismo magico e il modo in cui descrive la frustrazione, la disperazione, la stanchezza di certi personaggi. Incantano la sua immaginazione e la sua sapienza simbolica così ricca, un’arte così fresca, vivace e delicata.
Twitter:@marcoliber
Heloneida Studart
La libertà è un passero blu
(traduzione di Amina Di Munno)
Marcos y Marcos
2012