La Camera ha approvato con 308 sì e 1 astenuto il Rendiconto generale dello Stato. L’asse PDL-Lega, causa dissidenti, è ora 8 punti sotto la Maggioranza assoluta a Montecitorio. Le Opposizioni, come suggerito da Napolitano che aveva a cuore il provvedimento, non hanno votato.
Berlusconi aveva dichiarato che avrebbe aspettato il voto per prendere delle decisioni. Anche la Lega si era espressa nelle ultime ore a favore delle dimissioni, promuovendo l’ipotesi di Alfano premier.
Berlusconi farà il fatidico passo indietro?
Bersani ha immediatamente ribadito che il premier non dispone più dei numeri per governare ed è dunque necessario che se ne vada.
Le Opposizioni, nonostante delle indicazioni che sembravano contrarie di Di Pietro, si sono compattate e non hanno partecipato al voto. Qualora Berlusconi non salisse al Quirinale, PD, Terzo Polo e IDV potrebbero presentare una mozione di sfiducia, anche se vorrebbero blindarla con 316 firme ed essere quindi sicuri che vada in porto.
Il deputato PDL Malgeri si è scusato subito dopo il voto per la non partecipazione in quanto in bagno in quel momento e sostiene che avrebbe votato a favore. L’unico astenuto è il deputato azzurro Franco Stradella, critico con il premier ma non contemplato tra i malpancisti.
Berlusconi ha consultato il tabulato del voto e ora è in riunione con i ministri per valutare la situazione.
Questi i deputati PDL che non hanno votato: Antonione, Gava, Destro. Pittelli, Buonfiglio (i dissidenti) e Alfonso Papa che è agli arresti domiciliari. A sorpresa non hanno votato i deputati del Gruppo Misto Calogero Mannino, Francesco Stagno d’Alcontres, Santo Versace, Luciano Sardelli (da poco uscito dal PDL).
Lupi e Brunetta sostengono la linea della continuità. Il vicepresidente dalla Camera afferma che l’Opposizione non ha la forza necessaria per portare a buon fine una mozione di sfiducia, il Ministro della Pubblica Amministrazione ritiene sufficiente che il governo abbia la maggioranza semplice.
Intanto spunta un bigliettino, immortalato in parte da un fotografo, su cui Berlusconi avrebbe annotato: “Ribaltone, voto, 308 meno 8 traditori, Presidente della Repubblica, voto, soluzione, dimissioni”.
Lo spread raggiunge il nuovo record di 500 punti, rendimento BTP a un passo dal drammatico 7%. Anche l’Europa chiede la risoluzione del problema istituzionale in Italia.
Berlusconi è atteso alle 18.30 in Quirinale. Tra i suoi avrebbe avanzato l’ipotesi di elezioni anticipate. Secondo fonti vicino al premier, Berlusconi non salirà al Colle con le dimissioni in mano ma per confrontarsi con Napolitano.
Seguiranno aggiornamenti.