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La manovra è pesante, iniqua, ingiusta, difficile da applicare perchè i ricchi ed il vaticano non possono pagare. Lo esige il mercato?

Creato il 18 agosto 2011 da Slasch16

La manovra è pesante, iniqua, ingiusta, difficile da applicare perchè i ricchi ed il vaticano non possono pagare. Lo esige il mercato?Non hanno mai pagato, nemmeno sotto al fascismo, figuratevi se pagano in democrazia, al massimo usufruiscono degli scudi fiscali, sanatorie, sconti e dilazioni con il fisco quando vengono scoperti.
Si parla di tassa sulle rendite patrimoniali o parassitarie ma è solo un modo per distrarre dal vero obiettivo del governo, un nuovo scudo fiscale per i capitali all’estero degli evasori, mafiosi e parassiti dell’economia.
La mafia e la malavita organizzata non hanno mai pagato, gli evasori se ne fregano ed anche se venissero scoperti pagherebbero si e no il 10% del dovuto dopo un contenzioso di anni.
Abbiamo a capo del governo un bandito che ha depenalizzato il falso in bilancio, pilastro fondante delle sue aziende che ne hanno fatto la loro bandiera.
L’unione Europea è in mano a governi di destra da sempre fiancheggiatori del capitalismo avanzato, sfruttatore e parassita, figuratevi se mettono in campo dei controlli politici e di regolamenti che abbiano un minimo di equità o una parvenza di socialdemocrazia che renda equo un qualsiasi intervento.
D’altronde tutta questa gentaglia che va dal mafioso al bravo imprenditore che evade il fisco o falsifica i bilanci non ha mai pagato il dovuto e non sarà l’ennesima crisi provocata dalle loro speculazioni, abbinate all’evasione fiscale, che li farà cambiare idea.
Loro hanno un solo obiettivo, da quando esistono il capitalismo, il mercato ed il profitto, quest’ultimo più sacro di Cristo, Maometto, Buddha e tutte le Madonne messe insieme, hanno sempre perseguito lo stesso obiettivo: privatizzare i guadagni e socializzare le perdite.
Il presidente del consiglio, Berlusconi per i leghisti, con frequentazioni al limite della legalità se non oltre, che ha avuto come stalliere un boss della mafia, che ha legalizzato il falso in bilancio, ha creato decine di società all’estero per nascondere utili ed evadere il fisco secondo voi, in combutta con il suo ex commercialista, fa una manovra che disturbi il suo lettorato di banditi,evasori,parassiti, bancarottieri e compagnia bella?
Siete illusi.
La cosa più triste in tutta questa faccenda è che hanno ragione, fanno bene, finchè vengono applauditi ed ammirati nei loro yacht da 35 metri dal popolino delle spiagge pubbliche che non vede l’ora che ormeggino per farsi una passeggiata a Porto Rotondo, o Punta Ala o dove cazzo volete voi nella speranza di fare una foto ricordo insieme al bandito, Briatore, il calciatore, la puttana famosa della televisione.
Insomma se questa gentaglia sono, rappresentano, le nuove divinità di questo sistema marcio, corrotto, puttaniere e delinquente non possono pagare le tasse, non devono. Gli dei non pagano, ricevono offerte.
Siamo noi la massa di pirla che invece di prenderli a calci, assalire le banche, impedirli di muoversi costringendoli al domicilio forzato nelle loro ville, sputarli addosso alla prima occasione propizia andiamo a leggere il giornale per sapere di quanto verrà decurtato lo stipendio, la pensione, quando dovrò pagare di ticket, quando perderò della mia pensione e facciamo la benzina alla macchina calcolando, ogni volta, quanto spendiamo in più grazie alla speculazione dello stato e dei petrolieri.
Qualche parola sul vaticano e sui privilegi della chiesa cattolica.
Ultimamente vedo che ne scrivono tutti, dall’ottimo Gramellini alle varie associazioni laiche, ai radicali a tanti blogger che non ne possono più dei privilegi del clero e del concordato che è servito solo a gestire le masse durante il fascismo, e dopo, una complicità che che fa orrore alla memoria delle vittime massacrate perchè volevano un mondo migliore e la democrazia.
Voglio ripetere qui un concetto già espresso nell’ottobre 2008 agli inizi della crisi globale non ancora esaurita, anzi direi rinvigorita.
Avevo usato una metafora che evidentemente non è stata compresa, questa:


La recessione è una montagna che dobbiamo scalare tutti, privilegiati e non, perchè dobbiamo portarci sul groppone il vaticano?


Adesso, visto che mi hanno compreso in pochi, voglio fare alcune precisazioni.
La recessione è una montagna che dobbiamo scalare tutti, infatti è globale.
Privilegiati e non era una sottile ironia, i privilegiati sono gli esenti, i mafiosi, gli speculatori, gli scudati, gli evasori, insomma tutti quelli che somigliano o si riconoscono nel bandito che è capo del nostro governo ed il vaticano, il clero, il Papa e tutti i suoi sottoposti.
E non, altra sottile ironia, siamo noi, i soliti che hanno sempre pagato e pagano sempre per tutti, i precari, i disoccupati, i pensionati, i giovani, e tutti quelli che avranno i servizi, scuole, asili, trasporti, ospedali, tagliati. Privatizzati.
Il Vaticano sul groppone è un’altra metafora, che vado a spiegare per i leghisti.
Nel post lo spiego, il vaticano è uno zaino pesantissimo che ci dobbiamo portare sul groppone, bambini ed anziani compresi, mentre dobbiamo scalare la montagna della recessione nella speranza di arrivare in vetta e vedere la ripresa, una vita migliore, una società più equa e giusta e non succube del profitto e della speculazione, non guidata dal mercato e dal capitalismo sfrenato.
Ora tutti sanno che scalare le montagne è dura, farlo con uno zaino pesante sulle spalle è ancora più dura.
Solo noi italiani abbiamo questo handicap, nel mondo, poi ci vengono a dire che la locomotiva tedesca, francese, cinese, thailandese, americana ( la mia è ironia) viaggia meglio della nostra e vorrei vedere che non fosse così.
Nessuna nazione al mondo deve affrontare i problemi economici, il debito pubblico, la corruzione che bene o male colpisce tutti, le crisi speculative globali dei mercati con una zavorra del genere.
Ci sediamo ad il tavolo della globalità per fare una partita di poker con l’economia capitalistica e non, tutti davanti alla loro postazione hanno il mucchietto di soldi a disposizione per la partita.
C’è chi ha un milione di euro, chi ne ha due, chi ne ha dieci, insomma ognuno gioca e punta quello che può.
Solo uno partecipa al gioco partendo con un debito, il suo tesoretto disponibile per il gioco, per tentare un poker o un bluff, è di 4 miliardi di euro in meno, di debito ed è l’Italia, siamo noi. E’ quanto ci costano i privilegi di cui gode il vaticano, il clero, i parassiti della religione, il Papa e tutti i suoi compari.
E’ come partecipare ad una corsa dei 5000 metri e presentarsi alla partenza con una borsa di 4 miliardi di euro, non dico in moneta, faccio il bravo e metto biglietti da 500 euro per alleggerire, legata alla schiena.
Vi sembra possibile vincere o arrivare a qualche decimo di secondo di distacco?
Questa volta penso di essere stato chiaro, altrimenti, per noi, non c’è più nessuna speranza.

E



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