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La minaccia “comunista”? Vogliamo i “colonnelli”!

Creato il 11 gennaio 2013 da Idispacci @IDispacci
11 gennaio 2013 by

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Questo paese ha bisogno della briglia, del morso e della frusta. Ordine, obbedienza, disciplina! Basta con l’antistorica uguaglianza!”

Fase I. Nel web si sa che le notizie girano, alcune più veloci e altre di meno. Ecco quindi che solo l’Espresso e il Giornale hanno scritto due righe in merito alle nuove nomine delle alte gerarchie militari, fatte proprio nell’ultimo CdM1 montiano. Dunque alcune domande sorgono spontanee, ed una potrebbe essere questa: la prima parte – l’analisi politica – è credibile e condivisibile, invece, la seconda parte, dietrologica, appare molto faziosa.

Fase II. I sondaggi effettivamente darebbero la vittoria alla coalizione di Centro-sinistra, ma a volte sfugge un dettaglio costituzionale: il Senato della Repubblica è eletto a base regionale (Art. 57 Cost.), e ciò comporta una complessa e complicata metodologia d’analisi. A render le cose ancor più difficili c’è poi l’attuale legge elettorale, detta Porcellum, che implica uno scorporo totale al Senato, ovvero quel correttivo che permette di attenuare gli effetti distorsivi del maggioritario e dare così una più corretta rappresentanza delle forze politiche sui territori. Perciò, essendoci situazioni critiche in alcune regioni, si paventa l’ingovernabilità del 2006. E allora, qualora ciò dovesse ripresentarsi, in prossimità del semestre bianco2, costituire un nuovo governo sarebbe nient’altro che un gioco machiavellico dei partiti parlamentari.

Fase III. Consapevoli delle difficili scelte che andrà ad attuare il prossimo governo, non si può non tenere conto delle possibili reazioni dei più disparati centri di potere, delle logiche economico-finanziarie, comunitarie, nonché internazionali, e – soprattutto – delle istanze sociali. Emergono così molteplici scenari di conflittualità e, allora, non remoti quelli di ordine pubblico. Su quest’ultimo punto, non va dimenticato che, l’apparato concettuale della polizia si differenzia più nell’intensità che nei contenuti addestrativi dell’esercito, un suo freddo utilizzo è già stato più volte sperimentato in questo disgraziato Paese: la violenza esibita nel corso delle manifestazioni di piazza contro i “professionisti della protesta”, la crudeltà con cui si picchiano giovani sbandati in strada, questure e celle, corrispondono probabilmente a una precisa visione del mondo e dell’ordine, oltre che alla percezione di stare agendo così come si attendono parte dei superiori e della società3. E se a questo dissesto, politico ed istituzionale, inseriamo pure il vuoto normativo sull’impiego di armi e mezzi non convenzionali in ordine pubblico  viene fuori un quadro fatale.

Fase IV. L’Italia, laboratorio sociale sui generis, ricorda poco i periodi bui e rinnega i tentativi eversivi4 di quella storia non lontana, caratterizzata dal fallimento e dalla frammentazione politica, in un vuoto istituzionale, sotto la minaccia comunista. Alla luce di un inefficiente governo, una duratura pacificazione sociale necessita sempre di misure eccezionali, di un governo “tecnico”, sicché, in attesa di tempi più stabili  vi sarà dunque un governo di transizione!

Per dio! Non saranno mica parole già sentite?

Buona visione!

BKS

Note:

  1. Consiglio dei Ministri n. 57 del 06/12/2012.
  2. Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, con l’integrazione salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura. (Art. 88 Cost.)
  3. Estratto da “Autoritarismo e costruzione di personalità fasciste nelle forze armate italiane: un’autoetnografia” di Charlie Barnao e Pietro Saitta.
  4. Interessate ricostruzione del Colpo Borghese de La Storia siamo noi.

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