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La Mora in:"San Valentino's night..."

Creato il 24 febbraio 2010 da Silvia


Ormai due domeniche sere addietro,il 14 Febbraio appunto,Marco è uscito da casa con una scusa banale(non era l'acquisto delle sigarette)e ne è rientrato con una simpatica signora chiamata baby sitter a pagamento,un fascio di rose rosse ed una lettera autografa con scritto "vestiti,sarà una serata indimenticabile...".
Io sono riuscita solo a balbettare un:"cosa mi metto?"e lui veloce e rapido come un rapace mi ha porto una scatola lunga e larga(purtroppo ancora troppo larga)che conteneva un meraviglioso vestito della mia taglia,elegante ma sobrio, un paio di scarpe tacco otto,molto belle ed un paio di calze di seta impalpabili.
Abbiamo salutato i bambini con gioia ed abbiamo viaggiato per circa un'ora chiacchierando allegramente,io adoro le sorprese,Marco non me ne ha mai fatta una e pertanto non volevo guastarla,facendo domande anticipatorie.
Siamo arrivati in un bellissimo e raccolto ristorante sul mare,il nostro tavolo,illuminato da una semplice candela bianca, era proprio davanti all'immensa vetrata,piena di sabbia,onde leggere ed un cielo con luna lattiginosa.
Un ragazzo suonava magistralmente il pianoforte ed eseguiva tutte le canzoni che hanno un posto speciale nella nostra storia d'amore(Marco doveva averlo istruito a dovere nella fase di progettazione della sorpresa).
Abbiamo riso e chiacchierato mangiando pesce freschissimo ed i crostacei che io adoro,vi confesso d'aver anche bevuto un bicchierino di vino fresco ed amabile(io che sono totalmente astemia da sempre).
Prima che arrivasse il dolce(sublime e spumoso) Marco si è alzato e mi ha offerto la sua mano per ballare(al centro della sala!)ed abbiamo danzato, stretti ed allacciati, senza quasi respirare, per alcuni lunghissimi minuti.
Alla fine del ballo mi ha sussurato nell'orecchio sinistro(famoso per essere particolarmente sensibile allo sfioramento):"Buon San Valentino amore mio..."
Amore mio?,Marco non mi ha mai detto "amore" in vita sua,non credevo alle mie orecchie,neanche a quello sinistro.
Una volta tornati in macchina,lui ha aperto il portabagagli,ne ha estratto un piccolo cestino simil pic-nic ed un plaid caldissimo.
Mi ha condotta sulla riva,sotto la luna,mi ha fatto sedere sul plaid nuovo,mi ha avvolta in esso e poi ha tirato fuori mille candeline glimma Ikea che ha acceso tutte intorno a noi sulla sabbia.
Poi si è semplicemente seduto accanto a me,abbracciandomi forte forte,e siamo rimasti così,zitti ed inebriati fino a tarda notte...vicino a noi solo il lieve dondolio delle piccole fiammelle accese ed il rumore del mare che risucchiava i nostri progetti identici e gemelli.
Ovviamente non è successo niente di tutto ciò,anche questo San Valentino è passato completamente inosservato agli occhi di Marco che dimentica pure gli anniversari ed i compleanni,figuriamoci una festa nazionale,ovviamente io ho fatto finta di essere una che queste stupide feste non le concepisce e che razza di senso hanno,ovviamente Marco è ritornato a casa domenica sera,con in mano un pacchetto di sigarette,un litro di latte e nessuna voglia di parlare.

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