La più grande Valanga Azzurra (by Marius)

La stagione di Coppa del Mondo di sci alpino  non è ancora terminata ma ormai si può dire senza fallo che la squadra veloce maschile ha riscritto la storia azzurra della disciplina. Giusto prima dei Mondiali di Schladming avevamo scritto che probabilmente quella attuale è la più forte compagine mai vista in Italia in discesa libera e SuperG in quarantacinque anni di storia e che Schladming avrebbe potuto vidimare questa “provocazione”. L’argento di Paris nella libera iridata ha aggiunto un mattone alla tesi, la discesa libera di Garmisch Partenkirchen di sabato ha confermato definitivamente l’assunto. Si dice che tre indizi facciano una prova, ora di indizi ne abbiamo a bizzeffe; su sette discese libere gli azzurri per cinque volte sono giunti davanti a tutti, anche se una volta a pari merito. Innerhofer e Paris hanno sbancato la specialità più veloce, solo un fuoriclasse assoluto come Svindal riesce a tener loro testa, i due italiani hanno trionfato a Beaver Creek, a Wengen e, appunto a Garmisch, con Innerhofer, nell’inferno della Stelvio a Bormio e nell’empireo della Streif, a Kitz, con Paris. Ma non dimentichiamo Werner Heel tre volte nei primi dieci con anche Varettoni e un Peter Fill che sta cercando di tornare il fuoriclasse che è dopo il gravissimo infortunio. Il SuperG, pur con meno gare, è stato portatore di enormi soddisfazioni, grazie a un Marsaglia grande protagonista con un primo e un secondo posto, nonché ancora un podio e grandi piazzamenti sempre di Heel, Fill e Klotz.

Nella classifica di specialità di libera Paris e Innerhofer seguono Svindal staccati di una manciata di punti quando al termine della stagione mancano solamente la gara di Kvitfjell e le finali di Lenzerheide.

Una squadra maiuscola, con dei fuoriclasse che, nel pieno della forma, sono imbattibili. Lo sci italiano sta conoscendo un fulgore non improvviso grazie al grande lavoro del Direttore Tecnico Claudio Ravetto, del responsabile della squadra delle prove veloci, Gianluca Rulfi, e di tutto il preziosissimo staff che negli anni sono stati capaci di costruire una nuova storia dello sci italiano.

Avremo di che divertirci ancora parecchio.