L’afflato di speranza che ti sale la mattina quando, rassegnata a sederti davanti al pc per consultare le offerte di lavoro, trovi in inbox una o due mail con oggetto: proposta di collaborazione.
panico. sudori freddi, mani palmate. tachicardia a mille.
ti guardi con gli occhi sbarrati e pensi: è il caso che la apra subito o me la gusto più tardi con calma?
no, la apro subito, la curiosità potrebbe uccidermi.
La apro.
la leggo.
La rileggo.
E’ la mail di una società di traduzioni che offre i loro servizi per “l’azienda” in cui lavoro e vorrebbe essere introdotta e presentata.
Perchè su Linkedin sono stata talmente brava che sembra che ancora lavoro. Per una società seria anche.
Certo.
La speranza è sempre l’ultima a morire, e a mio avviso ci mette anche fin troppo.
Meglio tornare a occuparmi delle mail di Monster, che mi invia le proprie specialissime occasioni di lavoro da non perdere: 7 stage e 3 collocazioni in uffici diametralmente opposti a quello di cui potrei occuparmi (spiegategli che l’IT non c’entra niente con il marketing… per favore!)
#grazietante