la stazione di Topolò

Mi viene in mente che l’anno scorso per la prima volta il Rototom Sunsplash si tenne fuori dal Friuli, in Spagna, e che fu a quanto pare un successo; quest’anno sarà di nuovo a Benicàssim. Per un misto di leggi assurde nazionali e bigottismo politico locale, abbiamo perso uno dei nostri festival più importanti. Abbiamo manifestato, sperato che tornasse, ci siamo indignati. Molti di noi hanno ricordi fondanti là, e non potranno più partecipare al rito del ritorno in un posto che significa qualcosa. Alcune delle persone che ci lavoravano sono dovute andare all’estero, trasferendo là anche le loro competenze. E’ una perdita grossa. Però penso anche che questo è un lutto che non ho voglia di tenere. Un festival non c’è più? Ne faremo altri! Magari in altri mesi, altrove, magari coi nostri vicini… Troveremo altri modi di accamparci in posti belli e scoprire qualcosa di interessante, godendoci le cose prima che diventino giganti, come il Rototom alla fine era. Che problema c’è? Non possiamo inventarci nuove feste, o riscoprirne di molto vecchie?

In questo momento sono ispirata perché ho visto il programma della Stazione di Topolò. Quel posto è piccolo e sperduto, è delicato, però ci fanno delle cose molto belle, e quest’anno ci potrò rivedere degli amici che non credevo sarebbero passati di qui.