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La truffa è alla porta

Creato il 25 febbraio 2014 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

logo-fuori-tgFuori Tg, in onda su Rai3, ammonisce i telespettatori a non aprire agli  sconosciuti perchè potrebbero cercare di truffarli. La categoria “furti, rapine, truffe agli anziani” sta assumendo i connotati di una piaga sociale. Parlano i numeri, in Italia ogni anno si registrano oltre 600 mila anziani truffati e il dato è destinato a salire, se si pensa che, spesso per pudore o vergogna, gli imbrogli non vengono alla luce.

Protagonisti dei fatti di cronaca archiviati come piccola criminalità, (piccola ma feroce) sono gli over, spesso indifesi.

Per un anziano è facile cadere preda di lestofanti che, solitamente si presentano con volto amich

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evole e toni gentili. Studiano le abitudini delle vittime e agiscono utilizzando stratagemmi diversi. Borseggi e distrazioni al bancomat, prestiti ipotecari e offerte telefoniche. E poi la falsa infermiera, il falso postino, il falso poliziotto e il falso operario dell’Enel. Truffe e raggiri di ogni tipo, che sempre più spesso hanno come vittima gli anziani. Oltre alla raccomandazione di non aprire la porta a sconosciuti che in realtà potrebbero imbrogliarci, Fuori Tg, mette in evidenza l’aspetto sociale che si è modificato nel tempo. Una volta c’era una rete protettiva, sociale, fatta da vicini di cas, amici, e parenti che aiutavano le persone anziane che abitavano da sole. Oggi,  sempre più soli soprattutto nelle grandi città del nord, vivono una quotidianità difficile e faticosa, dovendo fare i conti con la disgregazione delle reti parentali ed amicali e con i ridotti servizi socio-assistenziali garantiti dagli enti locali.

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In più si aggiungono, persone  ben organizzate e soprattutto spregiudicate che si spacciano per personale addetto alle società dell’energia o del gas, mentre in realtà appartengono a ditte che prendono in subappalto vendite di contratti. Il loro identikit si è evoluto nel tempo, le loro tecniche si sono raffinate. Mostrano tesserini, chiedono bollette, offrono sconti, ma in realtà sono a caccia di firme. Prima regole, non  guardare in faccia a nessuno e vendere a tutti i costi. Il sistema è scientifico. Una squadra di giovani che batte a tappeto il quartiere cercando di strappare più firme possibili. Sul contratto i ragazzi guadagnano sui 20euro mentre la società molto di più. Un sistema che incentiva le truffe. Telemarketing o vendita porta a porta in realtà si dimostrano vendite scorrette e avvengono quotidianamente. Forme e vendite truffaldine o ingannevoli che giocano sulla debolezza psicologica delle vittime, il raggiro più odioso. 

Poche le sanzioni, da un minimo di 50 euro a 1000. Rischio minimo a fronte di grossi introiti. Necessaria una lotta senza quartiere ai criminali delle truffe agli anziani che garantisca il potenziamento di dispositivi di sicurezza su tutto il territorio citttadino con controlli a tappeto e l’aumento delle pene per dissuadere i criminali.

Nel frattempo continuiamo a consigliare agli anziani di non aprire la porta agli sconosciuti, di effettuare prelievi in banca o in po

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sta accompagnati da persone conosciute e di sicura fiducia. E magari, nipoti e figli dovrebbero chiamare più spesso i loro parenti. I vicini di casa potrebbero scambiare ogni tanto quattro chiacchiere. Questo farebbe sentire le persone meno sole, perché è proprio la solitudine il terreno fertile sui cui i criminali puntano le loro carte.


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