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La Voce delle Stelle

Creato il 03 luglio 2011 da Giuseppe Armellini
La Voce delle StelleSe ho un cruccio nella mia "carriera" di fruitore di cinema, è senz'altro quello di non aver mai dedicato la giusta attenzione allo sconfinato, variegato e bellissimo mondo delle Anime giapponesi. Eppure, e gli appassionati lo sanno, questo è un mare, un'oceano, dove trovare mitili con la perla dentro è tutt'altro che raro e difficile.
Approfittando di un cliente che mi ha portato molto usato Anime da vendere, mi sono incuriosito di questo mediometraggio perchè ha alle spalle una storia incredibile. Il suo creatore, Makoto Shinkai, era un modesto impiegato appassionato di animazione. Un giorno, soltanto con il suo portatile e con programmi che volendo tutti noi possiamo usare, si è messo a lavorare a La Voce delle stelle. Vi salto molti passaggi per dirvi che Makoto riuscì a creare DA SOLO quest'anime (con tanto di doppiaggio suo e della sua ragazza...) sconvolgendo di fatto tutta l'industria del settore abituata, per creare opere simili, alla collaborazione di decine e decine di persone. Ora è famosissimo ma quest'opera prima, benchè certamente più grezza di quelle successive, rimane forse il suo capolavoro.
Malgrado la durata sia di soli 25 minuti (per questo, sempre che lo troviate, consiglio la visione a tutti, anche a chi non è abituato al genere) il dvd in giappone arrivò a costare anche 50 euro data l'importanza, la storia e la bellezza dell'opera.
Mikako e Noboru sono due quindicenni che si piacciono, molto amici. Un giorno Mikako (lei) deve partire per una missione spaziale alla caccia dei Tarsiani, terribili alieni vera e propria minaccia per la Terra. L'unico modo per comunicare tra i due ragazzini sono gli sms via telefonino, ma più Mikako si allontana dalla Terra, più gli sms tardano ad arrivare a Noboru, fino ad arrivare a metterci anche più di 8 anni...
Il concetto di amore che vive a prescindere dal Tempo e lo Spazio è il tema dominante del film. In un'atmosfera in cui si mescolano poesia, epica e tenerezza, assistiamo rapiti ma un pò spaesati a questo rapporto impossibile incentrato tutto su questo sporadico comunicare (3 messaggi in 8 anni) .
Spaesati, perchè un freddo ragionamento ci porterebbe a chiedersi come faccia Noboru a passare la sua vita da adolescente aspettando un messaggio di Mikako. Mentre di lui vediamo, attraverso grandi ellissi temporali, lo scorrere degli 8 anni (il tempo occorrente per far arrivare il 3° messaggio), le vicende di lei, impegnata in cruente battaglie spaziali, sono racchiuse in poco tempo, forse pochi mesi. Mikako è consapevole di quanto ci vorrà affinchè il suo sms arrivi a destinazione (glielo dice lo stesso telefonino), per questo la storia raggiunge vertici così straordinari, perchè il loro rapporto impossibile continua pur nella cosapevolezza delle insormontabili difficoltà della loro comunicazione. A tal proposito l'ultimo messaggio in cui Mikako scrive: "la Mikako 15enne al Noboru 24enne" è veramente straordinario.
Disegni e ambientazioni molto belle, certo non eccezionali per i motivi di cui sopra, per una storia però bellissima senza se e senza ma. E quando alla fine i due ragazzi cercano di mettersi in contatto solamente col proprio cuore, con l'amore che li lega, quando cioè provano, alla faccia di sms e distanze di anni luce, a pensare le stesse cose nello stesso istante il film raggiunge, e noi con lui, uno dei possibili significati, forse uno dei più belli, di quello che comunemente chiamiamo il senso della vita.
(voto 8,5)

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