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Lab | Un labrador contro gli abusi sul suo amato "padroncino"!

Da Galadriel

Lab | Un labrador contro gli abusi sul suo amato

Lab, un labrador contro gli abusi sul suo amato "padroncino"!

Lab è un labrador che grazie al suo affetto oltre ogni limite per il suo "padroncino" un bimbo di soli sette mesi, apre gli occhi dei genitori sulle violenze subite dal bimbo!
Lab è stato sin dalla nascita del piccolo Finn, affettuoso e protettivo in maniera davvero impensabile. Quando ha visto le violenze che il suo amato "padroncino" subiva per mano della sua baby sitter non ha esitato un'attimo a urlare, anzi abbaiare ininterrottamente fino a quando gli hanno dato attenzione. Solo grazie alla sua tenacia ed accorato affetto, si è potuto evitare una terribile tragedia. Scena di questa storia Charleston, nel South Carolina (Stati Uniti). L'eroe, il labrador Lab.
«Negli ultimi cinque mesi avevamo notato che il nostro cane era diventato particolarmente protettivo nei confronti del nostro piccolo Finn» spiegano Benjamin e Hope Jordan, genitori del bimbo di soli sette mesi. Il nostro cane era sempre più ostile nei confronti di Alexis, la baby sitter e un paio di volte abbiamo dovuto trattenerlo fisicamente perché non la aggredisse».
L'atteggiamento fuori dal normale del cane, che solitamente era sempre molto docile, ha insospettivo la signora Jordan, inducendola a nascondere il suo iPhone sotto il divano, al fine di registrare quanto accadeva nella loro casa, quando c’era soltanto la baby sitter. Dopo avere ascoltato l'agghiacciante registrazione, giunge l'inesorabile conferma: il piccolo Finn è stato vittima di violenze.
«Prima imprecazioni, ha raccontato il signor Jordan, poi il rumore di schiaffi, il pianto e grida di angoscia di Finn per il dolore che era costretto a sopportare. Non posso credere di aver consegnato il mio bambino a un mostro così. Se non fosse stato per il nostro cane e per l’istinto di mia moglie, sarebbe potuto capitare anche di peggio: la baby sitter avrebbe potuto uccidere il nostro Finn».
La baby sitter Alexis Khan ha confessato l’abuso un paio di settimane dopo il suo arresto ed è stata richiesta una pena da uno a tre anni di carcere. Inoltre, il suo nome stato inserito in un registro speciale segnalata per abusi sui minori, impedendole così di lavorare in futuro con i bambini. I Jordans dicono che il loro figlio sta bene e non ha effetti persistenti dall'abuso.

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