Dopo quella di Orlando, anche la Summer League di Las Vegas è in archivio. Dopo dieci giorni di partite, la Nba ha anche deciso di dare i primi verdetti: incetta di titoli per gli ex Kentucky, John Wall e DeMarcus Cousins. Wall è stato premiato come miglior giocatore della Summer League mentre Cousins è stato votato “rookie of the month” per il mese di luglio per le sue prestazioni alla Summer League di Las Vegas, dove in 5 gare ha viaggiato a 16,2 punti, 10,6 rimbalzi e 2,2 assist per partita. Direi che come inizio non c’è male… Tanti i giocatori che hanno ben figurato a Las Vegas e molti sono vicini a strappare un contratto, o lo hanno già strappato, come Jeremy Lin, Samardo Samuels e Gary Neal.
Tra le squadre, Spurs e Raptors hanno chiuso imbattute, con 5 vittorie in altrettante gare, mentre gli Wizards di Wall e dell’impressionante JaVale McGee, hanno concluso con un record di 4-1, perdendo l’ultima gara contro i Knicks, ma con la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft seduta in panchina. San Antonio ha trovato un grande realizzatore in Gary Neal, l’ex stella di Treviso: Neal ha strappato un contratto dopo una summer league a 16 punti di media tirando col 50% sia da due che da tre. Ottimo anche Alonzo Gee, esterno dalle grandi doti fisiche che ha firmato oltre 14 punti e 5 rimbalzi a gara. Nei Raptors, dominante e illegale il duo DeRozan-Weems, che già quando si gioca per davvero ha mostratii lampi di grande interesse. L’ex Usc ha chiuso a 21 di media (terzo cannoniere del torneo) mentre Weems ne ha firmati 17 ad allacciata di scarpe. I due hanno inscenato delle discrete giocate sopra il ferro: per Belinelli si fa davvero dura trovare minuti a Toronto… Bene anche il rookie Ed Davis: il lungo da Carolina ha chiuso con 12 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate di media mostrando anche un buon tiro dalla media. Non è Bosh ma ci si puo’ lavorare.
Sacramento ha chiuso con 4 vittorie e 2 sconfitte ma ha mostrato tutto il talento di DeMarcus Cousins. Il ballerino da Kentucky ha chiuso in sostanziale doppia doppia a 14+10 pur tirando male per un lungo (30% FG) ma ha mostrato sempre grande controllo, capacità di passare il pallone e far sentire la sua presenza in vernice. Nei Kings in doppia cifra anche Omri Casspi e Donte Green, e ha fatto vedere qualcosina anche l’altro rookie, il lungo Whiteside. Ha confermato le sue doti di stoppatore, 2.3 a sera, cui ha aggiunto 7 punti e 5 rimbalzi. Il ragazzo deve crescere…. E poi? Interessante è stato Reggie Williams, altro senzatetto pescato dai Warriors che ha chiuso a 22 di media, secondo marcatore di Las Vegas, col 41% dal campo e il 42% da due: Nelson ha già trovato l’erede di Anthony Morrow. Li trova tutti lui…
A Dallas, oltre a Jeremy Lin di cui approfondiremo in altra sede, ha mostrato il suo talento il rookie strappato ai Grizzlies, Dominique Jones, combo guard da South Florida. Ha fatto molto bene, sia in attacco che in difesa, costringendo Wall ad una gara da 4 su 19 al tiro. E’ un grande attaccante, come dimostrano gli oltre 16 punti, ma non è un tiratore, soprattutto da tre, dove l’ha mai messa. Però è stato votato nel quintetto ideale di Las Vegas e a Dallas sono convinti che potrà comporre il backcourt del futuro insieme al francese Beaubois. Molto bene i due rookie dei Lakers, due possibili steal che daranno subito il loro contributo: Ebanks è un’ala piccola alla Ariza, 15 di media con un sorprendente 45% da tre e tante buone giocate su due lati del campo. Caracter è un quattro undersized che ha chiuso a 15+9 di media, mostrando fisico e buone mani.Gli Hornets hanno avuto cinque giocatori in doppia cifra: oltre a Marcus Thornton a 18 di media, da segnalare i 15 del tuttofare Quincy Pondexter, un ragazzo pronto per sostituire Posey nel ruolo di ala piccola, grazie a tiro, fisico, difesa e grande intelligenza cestistica. Interessante anche il lungo tiratore Brackins: 47% da tre su 21 tentativi. Una specie di Channing Frye. E poi altri tre rookie: Aminu ha chiuso a 15 e 5 rimbalzi per i Clippers, Greg Monroe ha mostrato interessanti lampi per Detroit firmando un 14+8 di media; occhio anche a Gani Lawal, alona dei Suns che puo’ dare subito qualcosa alla causa e a Las Vegas ha viaggiato a 15+7 a gara.