Normalità.Carattere, condizione di ciò che è o si ritiene normale, cioè regolare e consueto, non eccezionale o casuale o patologico, con riferimento sia al modo di vivere, di agire, o allo stato di salute fisica o psichica, di un individuo, sia a manifestazioni e avvenimenti del mondo fisico, sia a situazioni (politiche, sociali, ecc.) più generali(…)
Ho preso qui la definizione di “normalità” -e vi risparmio il significato chimico del termine.
Da qualche giorno ci rifletto su, visto che poche cose mi sembrano ormai normali…o meglio,ciò che è normale per me, non lo è per un altro.
Io cerco la normalità, anzi penso di essere in qualche modo impastata di normalità…ad ogni modo, la desidero…e, perché no, la auguro come la cosa più bella che ci possa capitare…
Dopo questa breve disquisizione introduttiva, sappiate che oggi vi beccherete la ricetta delle lasagne all’ortolana…la cui sfoglia è a base di farina di quinoa ;-)
Se proprio volete saperla tutta, passate dal blog di Sabrina, la sfida per l‘MT Challenge, questo mese, è lanciata da lei.
Spero di poter partecipare anche con questa seconda ricetta, per la fretta non l’ho verificato.
Se così non fosse…pazienza! Meglio abbondare che deficere.
Lasagne all’ortolana
(Condimento e procedimenti liberamente tratti da Le Cordon Bleu, L’alta cucina a casa vostra.Pasta. Ed.Konemann)
Per la sfoglia di pasta
100 g farina di Quinoa Real
50 g farina di riso
50 g fecola di patate
1/2 cucchiaio di olio evo
un pizzico di sale fino
2 uova fresche
In una terrina, mescolare bene le farine col sale e versarle sulla spianatoia. Creare una fontana per le uova. Versare l’olio a filo e impastare. Stendere l’impasto il più sottile possibile, ripiegarlo in due e stenderlo di nuovo, tenendo l’estremità ben tesa sul mattarello e tirando la pasta. Ripetere l’operazione 10 volte. (Questo è il consiglio letto sull’opuscolo citato, ma io sono arrivata fino a 7).
Tagliate i fogli ottenuti con una lama affilata in strisce di circa 8×15 cm. Fate essiccare qualche ora.
Una grande pentola piena d’acqua salata fatta bollire servirà per cuocere la pasta, dopo aver aggiunto un goccio d’olio. Cuocere a gruppetti i fogli per 2-3 minuti, trasferirli in acqua gelata, scolarli e stenderli su tovaglioli di stoffa.
Besciamella al gruviera
20 g di burro
20 g di farina senza glutine
150 ml di latte p. sc.
noce moscata q.b.
pepe q.b
sale q.b.
200 ml di panna fresca
50 g di gruviera grattugiato
***
2 cucchiai di olio evo
1/2 cipolla rossa
3 pomodori maturi e pelati senza semini
timo
alloro
150 g di carote a cubetti
150 di broccolo verde
1/2 cavolfiore in cimette
50 g di formaggio gruviera grattugiato
Scaldate il burro e incorporate la farina con un cucchiaio di legno, fate cuocere 3 minuti. Levate dal fuoco, incorporate il latte freddo, mescolando energicamente, e condite con sale, pepe e noce moscata. Rimettete su fiamma bassa e fate cuocere 7 minuti, mescolando di continuo, finché il composto non diventa spesso. Aggiungete il formaggio e la panna. Togliete dal fuoco e mettete da parte.
Rosolate la cipolla nell’olio in una pentola pulita, unite i pomodori, il timo e l’alloro. Sobbollite per 15 minuti con almeno 250 ml d’acqua fino a quando il sugo non sarà addensato. Scartate l’alloro e regolate di sale e pepe.
In un’altra pentola alta, portate a ebollizione abbondante acqua salata, unite la carota, abbassate la fiamma e cuocete 4 minuti prima di aggiungere broccoli e cavolfiore, che farete cuocere altri 3 minuti. Scolate le verdure sotto l’acqua fredda e tenetele da parte.
Cottura e composizione
Preriscaldate il forno a 190°C. Amalgamate la besciamella e il sugo di pomodoro, fate sobbollire altri 15 minuti, unite le verdure e condite. Imburrate una pirofila alternando strati di pasta a strati di verdure, terminando con la pasta. Cospargete di formaggio la superficie e infornate per 35 minuti.
Con questa ricetta
partecipo (di nuovo)
al MTC di Ottobre